venerdì 1 agosto 2008
Bulli e sanzioni
Piano piano le cose stanno cambiando. Ed è giusto che cambino partendo proprio dalla scuola, dove si dovrebbe formare l'individuo-cittadino. Peccato che non ci abbiano pensato prima. Intendo "prima della fuga dei buoi", perché molti danni sono stati fatti e sarà duro correggerli. Basta prestare un po' d'attenzione a quello che si sente nei telegiornali. Sballi, droga, stupri, violenze di ogni genere, i cui responsabili sono sempre di più degli adolescenti. Io chiamerei in causa soprattutto le famiglie, assenti e colpevolmente distratte, oltre a molta inutile e dannosa televisione da quattro soldi. Anzi, se fossi lo Stato, alle famiglie chiederei addirittura i danni. Morali e materiali, per avere contribuito a guastare una società divenuta incapace di svolgere il suo principale ruolo che è quello della civile convivenza tra i cittadini, nel rispetto dei diritti ma, soprattutto, dei doveri. Alla faccia del sessantotto, che pur avendo avuto anche da noi qualcosa di positivo (lotte dei lavoratori per i salari e il lavoro, diritto allo studio per tutti, parità fra uomini e donne, lotta alle discriminazioni razziali, l'ambiente ecc.), ritengo sia stato il maggior responsabile del rifiuto dell'autorità costituita e, più in generale, passatemi il termine, di questo "sfascismo".
Perciò: sì a nuove norme sulla disciplina scolastica, la "condotta", appunto, che concorrerà alla valutazione finale insieme alle altre materie; sì ai grembiuli - naturalmente anonimi e, per favore, almeno questi non griffati - che finalmente coprano inguini più o meno implumi, fondi schiena e mutandine sfacciatamente esibiti, e pantaloni "bracaloni" col cavallo fino ai ginocchi e tasche posteriori all'altezza del piano poplitèo. Tutti uguali, per un maggiore senso di appartenenza.
Le diversità dovranno emergere non nei piercing o nei tatuaggi, ma solo nel profitto. Ci vorrebbe anche una sorta d'inamidatura muscolare, per evitare quell'andazzo strascicato da "come mi sento stanco eppure non ho fatto un cazzo ma mi sento stanco", ma non si può chiedere tutto insieme. E poi, vivaddìo, la ricomparsa tra i libri di testo dell'EDUCAZIONE CIVICA. Che dovrebbe essere la principale materia di studio, insieme all'Italiano.
E spero anche nel ritorno del latino. Che serve a imparare l'italiano e un sacco d'altre cose.
E i rimandati e i bocciati? Semplice: che studino di più o che ripetano l'anno.
Francesco Dotti (gerarca, esarca, oligarca e podestà)
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