mercoledì 25 marzo 2009
Alimentazione dottrinaria
Devo dire che non ho condiviso per nulla l'idea di ospitare a Porta a Porta il Sig. Karol Racz. Indipendentemente dal fatto che questo signore sia colpevole o innocente.
Ma tutti sappiamo che pur di aumentare lo "share" si fa di tutto, e quindi anche porta-a-porta-chi-ti-pare è giusto che si adegui. D'altra parte, anche se ci fa poco onore, siamo un popolo di "guardoni" incalliti. Questo chi fa televisione lo sa, e da tempo vi ha provveduto con adeguate inquadrature addestrandoci alla lacrima spuntante dall'occhio umido dell'intervistato-disperato, alle urla e alle sovrapposizioni vocali degli ospiti nei variegati tele-pollai e a tutto il vasto panorama che la telemonnezza da tempo ci ammannisce.
È possibile che non si possa far nulla? Certo che si può: basta spegnere l'odioso elettrodomestico e mettersi a leggere un buon libro. Oppure, se non abbiamo libri, guardare l'oblò della lavatrice spenta. Fate la prova. È così bello il silenzio...
Francesco Dotti (teleabbonato pentito)
Caro Francesco,
RispondiEliminasiamo d'accordo: in un post ho definito la TV il male assoluto, anche se ammetto che qualcosa continuo a vedere, soprattutto qualche buon film e qualche trasmissione di vera informazione come Report.
Non certo robaccia come Porta a porta. Una parte della soluzione del problema di queste trasmissioni è non vederle, ma comunque mi rattrista sapere che tanti, malgrado tutto, continuino a vederla.
Come va la gamba? A presto, Enzo
Il silenzio è meditazione, ma è proprio quello che LORO non vogliono.Teleimbonitori, giornalisti prezzolati, politici corrotti e corruttori vogliono un popolo di consumatori e sudditi plagiati e plaudenti.
RispondiEliminaUn saluto
Ciao carissimi, sto sinceramente pensando di non rinnovare l'abbonamento alla tivvù dell'anno prossimo. Devo solo trovare il modo. Quest'anno, purtroppo, non ci ho potuto far nulla e mi sono dovuto appecoronare anch'io.
RispondiEliminaConcordo su Report, una trasmissione davvero interessante. Di Porta a Porta, però, non butterei via proprio tutto, anche se spesso mi è capitato di restare davvero deluso. Come ieri sera.
La gamba è ancora lì (meno male!) e migliora di giorno in giorno. Ancora un po' e finalmente mi leveranno l'odiato "ponteggio". L'appuntamento - segnatevelo - è per il giorno 3 aprile, alle ore 08.00, nella Sala Gessi dell'ospedale. Darò un rinfresco, stapperemo qualche bottiglia di Eparema Reserve e, naturalmente, siete tutti invitati.
Vi aspetto!