mercoledì 5 agosto 2009
Elogio dell'Ozio
L'altro giorno, mentre ero seduto al mio deschetto cercando d'inventare qualcosa di simpatico e di accattivante per gli amici che mi seguono numerosi, mi sono imbattuto in una profonda e inquietante riflessione: "Se l'ozio è il padre di tutti i vizi - mi sono chiesto pensieroso -, l'equinozio è il padre di tutti i cavalli?"
E' probabile, ma non avendo intenzione di approfondire la seconda parte della mia indagine perché diosolosà dove mi avrebbe portato, mi sono limitato alla prima e ho scoperto che da alcune ricerche sul nostro stile di vita è apparso come l'intensa attività fisica non sempre sia salutare e quanto, invece, contrariamente a quanto crede la maggior parte delle persone, sia da rivalutare, restituendole la dignità che merita, l'Arte dell'ozio. Anche perché "oziare" non significa per forza stare senza far nulla.
Affannarsi a lavorare, a produrre, a guadagnare, a correre sempre e non perdere tempo fanno capire quanto uno stile di vita rilassato, creativo e naturale, in cui si possa fare ciò che ci piace quando ci pare, alla fine ridoni al tempo una dimensione più umana.
Insomma, per dirla come Roberto Gervaso: "L'ozio è il padre di quei vizi che ce lo fanno amare."
In praise of Idleness
The other day, while I was sitting at my desk trying to invent something beautiful and appealing to my many friends, I ran up against a deep and disturbing reflection: "If idleness is the father of all vices - I asked pensively -, the equinox is the father of all the horses? " (untranslatable idiomatic phrase... sorry)
It's likely, but not intending to investigate the second part of my consideration because only God knows where I would end up, so I limited myself to the first question that research on the lifestyle of Italians has demonstrated that physical activity is not always the best choice and that, contrary to what most people believe, the art of idleness ought to be re-evaluated and restored the dignity that it deserves. Also because “to be idle” does not mean necessarily to do nothing.
Everyday stress to work, to produce, to earn, to always be on the run and not to waste time make clear how a more relaxed, a more creative and natural lifestyle, when we can do what we like when we like, gives to life a more human dimension.
In short, to tell it with Roberto Gervaso: “Idleness is the father of those vices that makes us love it.”
Francesco Erasmo da Rotterdotti
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono sempre graditi. L'importante, per quanto possibile, è che non siano anonimi. Ma soprattutto che non contengano pubblicità.
Altrimenti non li pubblico e li cestino! 😉
Grazie per la comprensione 😊