domenica 24 gennaio 2010
Pensioni ai bamboccioni
Se la bella pensata del ministro Brunetta trovasse davvero un uditorio ministerial-governativo che, da boutade, la trasformasse in legge, allora, cari Amici pensionati, prepariamoci ad arrotare le dentiere e a scendere in piazza. Prima di essere costretti a strangolarci col tubo del catetere.
Prendiamo me, per esempio, che pur avendo la dentiera non sono ancora al catetere ma sono pensionato. Ebbene, ho due figli che ho fatto studiare con sacrificio (un solo stipendio da modesto impiegato statale), ma dai quali sono stato ripagato abbondantemente con le borse di studio e con la volontà di conseguire, da parte loro, il raggiungimento di quell'obiettivo che è l'indipendenza. Soprattutto quella economica. Ambedue si sono diplomati e sono usciti di casa molto presto: ambel'uno e ambel'altro hanno svolto vari lavori, talvolta anche umili, per pagarsi dei corsi di specializzazione ed acquisire qualche titolo in più, senza mai chiederci nulla. Neppure di partecipare al "Grande fratello". Di loro, mi creda Sig. Brunetta, siamo veramente orgogliosi. Anche perché ci amano e ci rispettano.
Oggi stanno bene, lavorano, hanno una casa, le ferie pagate, la macchina, insomma non gli manca nulla, sono soddisfatti e non sono mai stati bamboccioni. E se qualcuno glielo dice s'incazzano pure.
Durante la loro vita adolescenziale in casa tutti abbiamo sempre parlato molto e, come genitori, concesso il giusto, spiegando loro, quando non era possibile concedere, i motivi del nostro rifiuto. Non siamo mai stati minacciati, accoltellati, avvelenati, bastonati e non ci hanno mai tagliato i tubi dei freni all'automobile.
Nel frattempo io, col mio unico stipendio tassato alla fonte (l'acqua non c'entra) ma che ha sempre superato, ahimè, di poco quello che ci avrebbe dato il diritto di avere facilitazioni, pagavo l'affitto, le tasse, le bollette, i libri di scuola, il canone tivvù, le visite mediche specialistiche senza fattura, il meccanico senza fattura, l'idraulico senza fattura e tutto il resto. Spesso senza fattura. Non siamo mai andati in vacanza, pochissime volte al ristorante, un po' di più in pizzeria. E una volta a Parigi.
L'unica automobile nuova, una Panda giallo-ottimista, l'ho comprata quando sono andato in pensione e la sto ancora pagando.
"Ad augusta per angusta": questo avevamo affisso sui muri in tutte le stanze di casa. E fuori, sotto al campanello: "Per aspera ad astra".
Perciò, caro ministro Brunetta, non ritiene che famiglie come la nostra avrebbero il diritto di essere premiate dallo Stato? Abbiamo, sì o no, come genitori e con la comprensione dei nostri stessi figli, contribuito a costruire dei veri cittadini?
Malgrado tutto ciò siamo sempre stati felici e non ci è mai mancato nulla. Intendo dire del necessario.
Il superfluo invece sì. Ma per il superfluo ci sono sempre i sogni e noi, credetemi, siamo sempre stati una famiglia di sognatori.
Grazie papi, sei grande. Ma occhio a dichiarare al ministro che siamo una famiglia di sognatori altrimenti ce li tassano questi sogni...chissà magari anzichè un premio verremo puniti dallo stato per non aver mai desiderato (vergogna!!) di partecipare al Grande Fratello o di voler fare il Tronista o la Velina...ma che razza di genitori siete stati? non ci avete dato il buon esempio, a quest'ora potevamo passeggiare su e giù per i gradini di uno studio televisivo agitando un perizoma ascellare o chissà andare dalla Defilippi seduti su un trono con il petto depilato e i congiuntivi a casaccio a chiedere appuntamenti a giovani pulzelle...invece uno insegnante e l'altro impiegato!!!
RispondiEliminaCaro ministro ci pensi un po'...tutto questo con un solo stipendio di babbo statale e mamma maestra/casalinga...proprio dei veri bamboccioni questi italiani!!! menomale che ci siete voi a dirci come si fanno le cose, altrimenti chissà dove saremmo a quest'ora...
Voi, come i miei genitori e tanti altri in Italia, siete stati i veri "imprenditori"...
RispondiEliminaNel senso che per arrivare a fine mese con uno stipendio, far studiare i figli ect ect è stata un impresa!!
Complimenti!
Grazie Robidot, fa piacere sentirsi dire che come genitore non sei stato poi tanto malvagio... (a dire il vero credevo di essere stato con voi un nazista senza cuore, e in confronto a me la Gestapo era una congrega di francescan-benedettini...).
RispondiEliminaE grazie anche a te, Pino, perché sei un bravo ragazzo.
La cosa più bella per un genitore credo che sia l'amore e il rispetto dei propri figli.
Ciao
Ciao carissimo Pino, mi vergogno per non averti mai risposto e ti chiedo scusa. Chissà perché mi è sfuggito...
RispondiEliminaNaturalmente ti ringrazio per l'apprezzamento nei miei confronti e nei confronti di altri genitori che, come me, sono riusciti in questo bellissimo e difficilissimo ruolo. Anche se, almeno nel mio caso, molti errori li ho commessi anch'io, sono ugualmente soddisfatto di come sono stato ripagato dai miei figli.
È la società, invece, che non sempre ti ripaga, e infine lo Stato, che non si accorge mai di nulla.
Ti ringrazio ancora e ti saluto con affetto, Francesco