martedì 16 luglio 2013
No della Rai a Miss Italia
Con tutto quello che succede in giro la figura della donna è giusto che sia rivista, e non spettacolarizzata come avviene nella pubblicità "sessista" o in molti programmi e varietà televisivi dove cosce, seni, culi e ombelichi ignudi ignobilmente troneggiano provocando ingestibili sommovimenti testosteronici testicolari di varia natura tra gli astanti. Per combattere il dilagante femminicidio, l'ecatombe misoginica che vede la donna solo come oggetto e quindi naturale preda dei vari Jack the Ripper di turno, le istituzioni iniziano a muoversi.
Saranno così aboliti i balletti scosciati, le sfilate di moda dalle vergognose trasparenze, i concorsi di bellezza. Ma saranno anche proibiti i vestiti troppo scollati che mostrino le ascelle, soprattutto quelle col pelo, le minigonne (permesse solo in Formula 1), i topless, i pantaloni corti (gli "hot pants" filo-topa), e qualsiasi genere di ombelico (a filo, a cappuccio, a mandorla, ovale e rotondo) perché considerato zona altamente erogena.
Infine, è previsto un giro di vite anche per il sessantasettenne concorso di Miss Italia, che dopo l'abolizione delle misure antropometriche delle miss ora dovrà adeguarsi ai nuovi costumi della nostra società. Non si esclude che torni a essere trasmesso per radio, ma non in diretta perché potrebbe essere pericoloso.
Forse sarà presto abolita anche la Satira.
Ciao carissimo, tu pensi dunque che potrebbero arrivare a metterti il bavaglio?
RispondiEliminaE' probabile, mio caro Luigi.
RispondiEliminaDa "queste parti" ci dobbiamo aspettare di tutto. Ma io non mollo, e sono pieno di risorse.
Vorrà dire che continuerò a farla per strada, come facevo prima.
Un abbraccio, anche ai tuoi cari, e grazie per la bella visita
Francesco