Oggi, approfittando della magnifica giornata di sole e di clima talmente mite da richiamare alla mente la trascorsa, o di là da venire, primavera, sono rimasto a casa a dipingere. Siccome mi ero stufato dei Poetti e delle Selle del Diavolo, ormai riprodotti in tutte le salse, mi sono guardato attentamente intorno fintanto che l'occhio non mi è caduto sul cesto della verdura posto a giacere in un angolo assai remoto della cucina. Toh, chi si vede! Ho esclamato. Una melanzana, un peperone e una testa d'aglio (che tra le teste di cui disponiamo adesso nel Paese mi è apparsa sicuramente la più innocua): quasi quasi le dipingo. Aggiungo anche quella bottiglia di vino Bardolino che ci siamo scolati con affanno a Capodanno, e poi ci ficco pure quel vecchio bricco di alluminio acquistato a un mercatino rionale, nobile utensile che fa da soprammobile sul pensile. Così ho preso un paio di quei fogli regalatimi da mia figlia (però di quelli più spessi, il tanto che mantenessero l'acqua), qualche pennello da acquerello, qualche altro da tempera più un paio che usavo anni addietro per l'olio, consumati e spelacchiati ma più rigidi, e al suono delle note di "Susie Q" dei Creedence ho dato il primo abbozzo col carboncino che mi aveva portato la Befana, intervallando con pennellate veloci intinte nelle vaschette delle tempere e degli acquerelli. Terminato il guazzabuglio, ho firmato ambedue i lavori mettendovi la data del 1993 per farvi vedere come dipingevo dieci anni fa. Se vi piacciono sono felice, altrimenti la prossima volta metterò la data del 2018 per farvi vedere come dipingerò tra quattro anni.
giovedì 9 gennaio 2014
Nature morte
Oggi, approfittando della magnifica giornata di sole e di clima talmente mite da richiamare alla mente la trascorsa, o di là da venire, primavera, sono rimasto a casa a dipingere. Siccome mi ero stufato dei Poetti e delle Selle del Diavolo, ormai riprodotti in tutte le salse, mi sono guardato attentamente intorno fintanto che l'occhio non mi è caduto sul cesto della verdura posto a giacere in un angolo assai remoto della cucina. Toh, chi si vede! Ho esclamato. Una melanzana, un peperone e una testa d'aglio (che tra le teste di cui disponiamo adesso nel Paese mi è apparsa sicuramente la più innocua): quasi quasi le dipingo. Aggiungo anche quella bottiglia di vino Bardolino che ci siamo scolati con affanno a Capodanno, e poi ci ficco pure quel vecchio bricco di alluminio acquistato a un mercatino rionale, nobile utensile che fa da soprammobile sul pensile. Così ho preso un paio di quei fogli regalatimi da mia figlia (però di quelli più spessi, il tanto che mantenessero l'acqua), qualche pennello da acquerello, qualche altro da tempera più un paio che usavo anni addietro per l'olio, consumati e spelacchiati ma più rigidi, e al suono delle note di "Susie Q" dei Creedence ho dato il primo abbozzo col carboncino che mi aveva portato la Befana, intervallando con pennellate veloci intinte nelle vaschette delle tempere e degli acquerelli. Terminato il guazzabuglio, ho firmato ambedue i lavori mettendovi la data del 1993 per farvi vedere come dipingevo dieci anni fa. Se vi piacciono sono felice, altrimenti la prossima volta metterò la data del 2018 per farvi vedere come dipingerò tra quattro anni.
Carissimo Francesco, belle le tue nature morte, soprattutto se penso che le hai dipinte nel 1993... Begli anni allora, eravamo un tantino più giovani e forse proiettati verso quel futuro che, grazie a Dio, adesso stiamo raggiungendo. Al di là delle tue sempre fortissime vignette, ho apprezzato pure l'intercalare di un po' di tempo fa, lo sai che se anche non intervengo immediatamente mi fa sempre piacere gustare i tuoi lavori. Ciao, stammi bene e sii prudente nel rimanere in casa quando arriva la primavera. Un abbraccio, Luigi.
RispondiEliminaAhahahah...grande Francesco sempre simpatico e burlone.
RispondiEliminaBelli i dipinti con dei colori molto delicati ma decisi.
Ti auguro un buon weekend.
Un caro saluto
Ciao
Paolo
Oilà, carissimo Luigi: ben ritrovato!
RispondiEliminaLo so che mi osservi, anche se silente, ma sempre con professionale e amichevole attenzione, e questo mi fa tanto piacere. Uno di questi giorni scaldo a puntino pennelli e cartoni e poi stiamo a vedere cosa ne esce. Anche se, ad essere sinceri, ero più coraggioso gli anni passati, quando mi lanciavo in esperimenti & azzardatissime ricerche. Poi, mi sono accorto che la politica (che mi affascina e mi fa imbestialire) e la satira, scritta e disegnata, mi piacciono di più e così ho lasciato da parte la pittura.
Che il 2014, dunque, ci porti, oltre a un anno in più :( anche tanta serenità. Ne abbiamo davvero bisogno.
Un abbraccio anche da me,
Francesco
Carissimo Paolone, magnifico fotografo dal fantastico megapixel, grazie per la visita! E grazie anche per i sempre benevoli commenti, che accetto di vero cuore perché sinceri.
RispondiEliminaRicambio gli auguri per il weekend, certo che lo trascorrerai a fotografare la nostra bella Isola, con le cui immagini presto ci delizierai anima e corpo.
Ti sono piaciuto?
Meglio di così non sapevo che dire...
Un abbraccio e a presto,
Francesco