Pubblico il pensiero dell'Amico Carlo, al quale affianco il mio.
Ciao Luca, ti abbraccio con affetto. Francesco
ADDIO A LUCA BOSCHI, MAESTRO DEL FUMETTO
di Carlo Bartolini
Il ricordo di aneddoti e personaggi speciali che hanno affollato il “Campionato della Bugìa” da me organizzato dal 1995 al 2003 a Le Piastre, si avvolge del rimpianto per una perdita dolorosa. All’alba di martedì 3 maggio, nella sua casa di Pistoia, è infatti scomparso Luca Boschi: esperto di fama mondiale dei fumetti e dell’animazione.
Disegnatore di comics, critico, saggista, storico di notevole competenza aveva lavorato con Bonelli Editore e, da straordinario conoscitore dell’universo dei “Paperi” e dei “Topi”, con la Walt Disney. Saggista di Jacovitti, Hugo Pratt e innumerevoli personaggi, è stato autore teatrale, televisivo e conduttore, nonché apprezzato docente alla Scuola Internazionale dei Comics. Indimenticato e indimenticabile Direttore Culturale di Lucca Comics fino al 1999, ricoprì la stessa carica al Comicon di Napoli dal 2001 al 2017, mentre dal 2021 era Commissario di Valutazione dell'iniziativa “Promozione Fumetto”, indetta dal Ministero della Cultura. Insomma una carriera straordinaria, con una conoscenza enciclopedica manifestata con grande umiltà e ampia disponibilità a condividere quel suo immenso sapere che anch’io apprezzavo perché prodigo di consigli e generoso di informazioni dispensate sempre con il sorriso sereno di un amico vero. Perché, come ricorda Stefano Priarone su LA STAMPA, “non era soltanto un grande 'giornalinista' ma in primis una brava persona. Che se ne è andata, è vero. Ma non sappiamo dove. Probabilmente dentro un albo a fumetti da cui ci sta salutando.”
Volendo rendere davvero importante quell’estemporanea manifestazione nata un po’ per caso e un po’ per diletto nel piccolo paese sull’Appennino, era per far ripartire la sezione grafica del “Campionato della Bugìa” che nutrivo l’ambiziosa aspirazione di portare a Le Piastre tanti vignettisti bravi e soltanto italiani. Per quella Giuria pensavo a tempi, procedure e componenti diversi, quindi “Cosa si fa?...” domandai incerto e dubbioso a Giovanni Barbi, l’amico che l’anno prima avevo coinvolto nell’avventuroso esordio della rassegna. Poi aggiunsi “…e se chiamassi Luca Boschi?”. Sapendo che abitava a Pistoia ed era suo amico azzardai ancora “Sarebbe la persona giusta?...”. Sull’enorme poltrona marrone, avvolto nell’inseparabile nuvola della sigaretta, lui sorrise con la voce roca e interrotta da un improvviso colpo di tosse poi, gli occhi brillantemente complici della risposta, disse “…ma scherzi!?”.
Tanto bastò fin quando, sfiduciato per aver inutilmente tentato di contattare Luca al telefono e insistendo sul suo campanello di casa, mi rivolsi nuovamente a Giovanni che mi tranquillizzò “Dammi dieci minuti…”. Ne erano trascorsi però meno, quando mi richiamò trionfante “Luca sarà da me fra un quarto d’ora… cerca di esserci!”.
Pochi mesi dopo quell’incontro Giovanni ci lasciò definitivamente orfani del suo bonario sorriso e per sua gioia, penso, con Luca diventammo amici nelle Giurie piastresi a cui puntualmente arrivava con il fedelissimo Ciao-della-Piaggio, lo zainetto sulle spalle, gli occhiali scuri incollati sulla fronte e l’immancabile maglietta, con disegnato un personaggio dei cartoon. E con l’eccezionale binomio di giuriati 'Burattini & Boschi' che ancora ostento con impenitente orgoglio in questa foto in bianconero di Lorenzo Gori (da sinistra Leonardo Begliomini, io, Moreno Burattini e Luca Boschi) iniziammo davvero bene.
Luca era talmente disponibile che risultava facilissimo comunicare con lui, ma appunto per questo poteva diventare anche difficile. Così quando senza più Giovanni, restai solo a rintracciarlo chissà dove, imparai a contattarlo con i 'pizzini' lasciati nella sua cassetta della posta ai quali rispondeva immancabilmente allo stesso modo. Funzionavano quando lo volevo prezioso giurato a Le Piastre, e hanno puntualmente funzionato per ogni altra cosa. Fino a martedì scorso…
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