mercoledì 30 aprile 2008
Redditi sul web
Abbiamo cominciato con le clonazioni delle pecore e dei cavalli, poi è toccato alle carte di credito, ai bancomat, ai telefonini, ai siti bancari e postali.
Ora, in attesa dei nuovi studi di settore per il pagamento del pizzo on line, ci aspettiamo anche la clonazione dei redditi.
Staremo mai tranquilli?
Francesco Dotti (quello autentico; per il mio clone dovrete aspettare ancora un po')
domenica 27 aprile 2008
Vi chiedo scusa...
Vi chiedo scusa se qualche volta troverete alcuni errori nei testi ma, oltre ad essere un po' ignorante, spesso mi capita di scrivere le cose di getto, come mi vengono in mente.
Poi, rileggendole con più calma, mi accorgo che sono scritte male e cerco di correggerle.
Perciò vi chiedo il favore, se non vi dispiace perdere un po' di tempo con me e con le fesserie che vi racconto, mandatemi pure una e-m@il dicendomi, senza tanti complimenti, caro Dotti hai detto questo e quello ma non ti sembra di esagerare? oppure, guarda caro il mio vignettista saputello che ti dài un sacco d'arie ma ti rendi conto che dici un sacco di stronzate e che l'anacolùto lo hai scritto senza l'esegèsi eccosivvìa...
Grazie
Poi, rileggendole con più calma, mi accorgo che sono scritte male e cerco di correggerle.
Perciò vi chiedo il favore, se non vi dispiace perdere un po' di tempo con me e con le fesserie che vi racconto, mandatemi pure una e-m@il dicendomi, senza tanti complimenti, caro Dotti hai detto questo e quello ma non ti sembra di esagerare? oppure, guarda caro il mio vignettista saputello che ti dài un sacco d'arie ma ti rendi conto che dici un sacco di stronzate e che l'anacolùto lo hai scritto senza l'esegèsi eccosivvìa...
Grazie
venerdì 25 aprile 2008
giovedì 24 aprile 2008
mercoledì 23 aprile 2008
Liberi di muoversi
Ormai lo sanno anche i sassi che il problema grave di chi è afflitto da un handicap, sia esso transitorio o permanente, nelle nostre città è pochissimo sentito. Anzi, non è sentito per nulla. Ne sono prova gli innumerevoli ostacoli che si frappongono tra chi è costretto a subirli e le mète da raggiungere quotidianamente.
Eppure le leggi ci sono. Una di queste, la n.13 del 9 gennaio 1989, stabilisce puntigliosamente un insieme di norme la cui pervicace inosservanza da parte di chi amministra diventa gravissimamente spudorata allorché a praticarla sono proprio coloro che la legge dovrebbero applicare e far rispettare.
Ma non mi va di scrivere troppo, rischierei di annoiarvi con inutili chiacchiere. Preferisco invece che a parlare siano le immagini che ho raccolto (non ho faticato molto per trovarle, credetemi). Immagini che dimostrano ancora una volta quanto tempo abbia perso il legislatore per cercare le parole adatte a confezionare un’altra, ennesima raccoltina di utilissime e ragionevolissime ma inapplicate regole.
Le foto-vignette a corredo di queste fesserie che ho scritto, spero che servano soprattutto a far riflettere. Su quella carrozzella dove mi sono seduto io per fare le foto, un giorno ci potrebbe finire chiunque. E allora, ditemi la verità: quanti di noi, diversamente abili o abilissimi, trovandosi in circostanze simili a quelle da me illustrate, non hanno pensato almeno una volta: “Ah, se avessi una ruspa farei piazza pulita!”
Francesco Dotti
Barriere architettoniche
Senso vietato? Per forza, non si passa...
Come si può vedere, di spazio per mettere "a dimora" il palo ce ne sarebbe stato a sufficienza.
Invece, guarda un po' dov'è finito! Ma in questo Paese è poi tanto difficile pensare prima di fare qualcosa?
E non pensiate che dall'altro lato sia diverso. Macché, non cambia nulla. I pali della luce, per regolamento comunale, per legge, per decreto, secondo le norme Cee, per direttiva europea, per il principio di Archimede e secondo la convenzione di Ginevra (una mia amica che usufruisce di sconti vergognosi in un grande magazzino), vanno messi proprio al centro esattissimissimo del marciapiede. Guai a sgarrare, anche di un centimetro.
Le considerazioni in proposito fatele voi.
Avete notato dove hanno fatto la rampa di accesso al marciapiede, e a che altezza è da terra (in basso, a dx della foto, di fronte al chiusino)?
Ammesso che si riesca a salire sul marciapiede, come si fa a girare, per esempio, a sinistra?
Con quel palo proprio in mezzo... Sembra una presa per il culo. O no?
E anche nel pezzo precedente non è stato certamente agevole, il nostro cammin che vieppiù si fe' prolisso...
Ah, l'avete notata, oltre al solito palo, la scatola dell'elettricità (si chiama cosi? Boh!?)
Barriere architettoniche
Ah, dimenticavo di dirvi che quelle macchie biancastre che si vedono sull'asfalto molti, molti, moooolti anni fa erano le "strisce pedonali".
Che se le sia sniffate qualcuno?
È inutile: da questo porticato non si esce. Conosco persone che ci sono morte, lì dentro. Il giorno che provavano a uscire, zac! trovavano un nuovo vaso da fiori, un palo o un'altra cassetta delle lettere. E non si entra neppure! Bisogna esserci nati.
martedì 22 aprile 2008
Bracciale antistupro
È ora di dire basta ai soprusi e alle prevaricazioni ai danni del gentil sesso. D'ora in poi, ogni donna avrà in dotazione un simpatico braccialetto tempestato di allarmi♪♫♬!! Addirittura si pensa già di consegnarlo, insieme al "bonus bebè", ai nascituri di sesso femminile o neutro. Così, come le automobili hanno l'antifurto, loro avranno l'"antifotto"®. Satellitare, in più anche catalitico ed "ecopass" per quelle che abitano nei centri storici. Il braccialetto allarmato sarà collegato ad una centrale operativa dove una speciale commissione di esperti, dopo essersi consultata con le varie rappresentanze sindacali, valuterà il tipo di stupro in atto e predisporrà un piano d'interventi che saranno varati al prossimo consiglio dei ministri.
Per quanto riguarda gli extracomunitari, invece, saranno a breve targati, come i motorini. E per non avere grosse concentrazioni di vucumprà, rumeni, albanesi, marocchini, egiziani, nigeriani, marziani e tanti altri che finiscono in "ani", "esi", "ini", "eni" sui marciapiedi o ai semafori, essi saranno fatti circolare a targhe alterne. I giorni pari gli immigrati chiari, i giorni dispari gli immigrati scuri.
Francesco Dotti
mercoledì 16 aprile 2008
martedì 15 aprile 2008
Arcobaleno, addio!
Che volete che vi dica? Un po' se la sono cercata. Probabilmente avrebbero dovuto tener duro prima di entrare con Prodi. Allora, forse, sarebbero stati più credibili. Ora la frittata è fatta. Ed è una frittata di quelle pesanti, dure da digerire. Speriamo solo che tra gli orfani, quelli più "duri a morire" non facciano fesserie e accettino sportivamente la sconfitta. D'altra parte non siamo l'unico paese al mondo in cui esistono due schieramenti politici ai quali viene offerta, alternandosi come è giusto, la possibilità di governare. Uno ci ha provato e non si può certo dire che lo abbia fatto bene; ora è toccato a quell'altro. Aspettiamo e vediamo quello che fa. Se farà male, gli stessi che lo hanno eletto lo rimanderanno a casa. Ma prima, vivaddìo, lasciamoli lavorare. Siamo, o no, in democrazia?
Francesco Dotti (attendente, nel senso che aspetto...)
venerdì 11 aprile 2008
giovedì 10 aprile 2008
martedì 8 aprile 2008
Religione, carne e potere
Vienna: dopo i "Primi pranzi di Veltroni", suscita scalpore "l'Ultima cena di Leonardo, restaurata da Pier Paolo Pasolini". La tela, che raffigura i partecipanti al Cenacolo durante un'orgia omosessuale - e che non è quella rappresentata sul blog che è puramente indicativa -, è stata definita una "oltraggiosa ferita alla fede cristiana" ed è stata ritirata dalla mostra.
L'Autore si è difeso dicendo che non ne sapeva nulla e che, quando l'ha dipinta, stavano cenando tranquillamente insieme tutti quanti.
Francesco "Giuda" Dotti
lunedì 7 aprile 2008
Olimpiadi di pace
Si parla tanto di boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino e personalmente, anche se la mia opinione può contare quanto il due di briscola, ritengo che sia utile esercitare, sì, delle pressioni nei confronti del governo cinese, senza però sconfinare nella violenza. Episodi di intolleranza eccessivamente "infuocati", servirebbero solo ad inasprire ancora di più gli animi e alla fine risulterebbero inutili. Un po' come le varie dimostrazioni di forza dell'amico George "Cespuglio" Bush in Iraq: dopo sei anni di guerra e di morti, civili e militari, si continua a combattere e a morire per le strade. È forse cambiato qualcosa? I terroristi sono rimasti dov'erano, ben nascosti e ancora di più incazzati, Bin Laden ogni tanto ci fa sapere che sta bene e che ad arrendersi e fare il bravo ragazzo non ci pensa nemmeno, l'America spende miliardi di dollari per dare la caccia ai fantasmi ed è sull'orlo del fallimento, e i bambini poveri del mondo continuano a morire di fame e di sete mentre si pensa ad una prossima colonizzazione di Marte. Ora, però, mi sto allargando troppo.
Tornando invece alle Olimpiadi, un segno forte di dissenso nei confronti della Cina e delle sue violazioni dei diritti umani potrebbe essere - e non solo secondo me - proprio il disertare, da parte di tutti i capi di Stato, la cerimonia di inaugurazione dei giochi olimpici. Tanto, fra un miliardo e mezzo di persone, chi se ne accorge?
Francesco Dotti (ex tedoforo di straforo)
domenica 6 aprile 2008
sabato 5 aprile 2008
Alitalia: non stacchiamo la... Spinetta
venerdì 4 aprile 2008
Soldati gay nelle Forze Armate?
Soldati gay nelle nostre Spett. Forze Armate? Giammai! Ve l'immaginate se, putacaso, dovessimo perdere la guerra per una "fuitina" con un caporale dell'esercito nemico?
Francesco Dotti (ex Maresciallo d'Italia)