sabato 31 dicembre 2016

Discorso di Fine Anno di Cecco Dotti


Sinceramente vi devo confessare una cosa... e ve la dirò molto sommessamente, com'è giusto fare in casi come questo. Ebbene: "Ciavete proprio rotto con questa storia della tele-cucina, degli scèff e delle ricette! Non se ne può più! Basta!!"


Ma come, ci sono un casino di poveri e denutriti in tutto il mondo, condannati a una vita di miseria e di stenti, e voi ci asfissiate coi fornelli catodici, le intolleranze alimentari e i salvatori di ristoranti in crisi? Salvo poi chiederci, ad ogni interruzione di film, documentario, notiziario, tolk sciò, e con sempre più petulante insistenza, tra immagini di bimbi secchi rifiniti e pieni di lacrime e mosche, qualche euro da mandare alla tale associazione benefica che combatte la fame, o alla tal'altra per portare l'acqua nel deserto o l'istruzione dove manca e gli ospedali dove servono. 
Basterebbe smetterla di fare le guerre, per esempio, che oltre a distruggere interi territori compromettono agricoltura e produzione alimentare e fanno fuggire anche gli abitanti. Almeno quelli che non ci lasciano la pelle e che riescono a tagliare la corda in tempo. Che poi, dico, facessero una guerra unica e basta, anche grossa, dove quelli che si vogliono ammazzare si ammazzano e non rompono più i coglioni, ma dopo di quella una bella pace duratura di qualche secolo! Macché! Invece ne fanno tante, di guerre, di qua e di là, e quel che è peggio non finiscono mai e i poveri diventano sempre più poveri. 
E, tanto per addolcire una pillola già di per sé amara, ora ci mancava anche Obama. Che sinceramente mi sembrava migliore di quello che sta dimostrando di essere. Mi riferisco alle accuse di presunte intromissioni "piratesche" di Putin nelle elezioni di Trump - non lo dico io ma la CIA -, sfociate nelle reali ritorsioni di Obama nei confronti di Putin con l'espulsione dei diplomatici russi dal suolo americano. E quando in cose del genere - ma anche in altre - ci mette lo zampino la CIA bisogna stare attenti. Ahhh, se bisogna stare attenti!...
Ma come, già ci sono un sacco di casini in giro per il mondo, ci mancava pure che Obama ne aggiungesse degli altri prima di farsi da parte. Vivere tranquilli no?!? Tra venti giorni te ne devi andare in pensione, e allora vattene e vivi tranquillo. Ti prendi le tue belle mazze da golf, un paio di canne da pesca, e te ne vai in vacanza dove cazzo ti pare. Il tempo - e i soldi - non ti mancano. Se poi preferisci restare a casa, hai una villa immensa di 750 mq tutta per conto tuo, con l'affitto a equo canone di appena 22 mila dollari al mese e vicina alla Casa Bianca. Che vuoi di più?
fonte:
Meno male che Putin s'è dimostrato più diplomatico - e intelligente - di lui: non è caduto nel tranello, ha fatto finta di nulla e dalla Russia non espellerà alcun americano. Obama, beccati questa: tiè'! E bravo Putin!
E noi, invece? Perché in tutta questa faccenda anche noi - intendo io e la mia Signora -, in quanto abitanti di questo sciagurato Pianeta, un po' di voce in capitolo l'abbiamo; noi, dicevo, siccome di solito con la pensione arriviamo alla terza settimana del mese, con la mia Signora abbiamo deciso che dal prossimo anno ci autosanzioneremo imponendoci di arrivare solo fino alla seconda settimana, risparmiandone una, e quello che ci avanzerà a fine anno lo daremo ai poveri. A patto che però con i nostri soldi comprino programmi televisivi per i ricchi, con ricette povere di colesterolo, glutine e lattosio e carenti di potassio e lipìdi, in modo che sappiano anche loro cosa vuol dire mettersi a dieta e patire la fame. E quando loro, i ricchi, andranno al ristorante, come sui pacchetti delle sigarette, sui menù al posto delle pietanze e dei contorni ci trovino le foto dei bambini macilenti coperti di lacrime e mosche, o dilaniati e amputati dalle bombe delle guerre e degli attentati.
E quando torneremo a votare, ricordiamoci che a volte votare per il male peggiore non è sempre sbagliato...


giovedì 29 dicembre 2016

Pillole di democrazia


Una deliberazione del Consiglio Comunale di Roma, la n. 28 del 7 febbraio 2005, prevede la "sostituzione dell'art. 6 - Giochi sul suolo pubblico - del Regolamento di Polizia Urbana di cui alla deliberazione della Giunta Comunale Provvisoria n. 4047 in data 8 novembre 1946 e successive modificazioni e integrazioni"
fonte:
https://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/2014_reg_polizia_urbana.pdf 
Nella medesima delibera, da pag. 27 fino a pag. 32 si fa riferimento, appellandosi a convenzioni sui diritti del fanciullo e relativi articoli sulla sua libertà di espressione, al suo "diritto al riposo e al tempo libero da dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età,... alla quantità di compiti assegnati per il fine settimana o le vacanze... che il diritto al gioco è previsto per tutto l'arco dell'età evolutiva del bambino..." e quindi, proprio l'art. 6 del Regolamento del 1946 (per farla breve), vietando i giochi sul "suolo pubblico" priverebbe infanti e adolescenti in età evolutiva di diritti sanciti per legge. Perciò va cambiato. Anche perché nel frattempo pargoli e giovinetti si sono in qualche modo "sindacalizzati" (vedi legge 28 agosto 1997, n. 285, art. 7) e, diventando parte attiva dei vari piani strutturali dei Comuni, anche loro hanno facoltà di elaborare e proporre le proprie idee e le proprie visioni secondo aree tematiche più svariate. Perciò: attenzione a come li trattiamo! La libertà, come si dice, è il sale della democrazia, e considerati i risultati disastrosi di molti Comuni dove "comandano i grandi", che male c'è se i bambini mentre imparano a essere democratici si divertono pure e ottenengono risultati perfino migliori degli adulti? Magari fosse stato così quando a scuola ci andavo io... che il sale c'era, sì, ma era quello grosso e invece che sulla democrazia te lo mettevano sotto i ginocchi (sic!)...
fonti:
http://www.camera.it/parlam/leggi/97285l.htm
 

Bei tempi! Oddìo, si dirà, però crollavano meno ponti... la corruzione c'era ma non si vedeva... l'inquinamento si vedeva ma non se ne parlava, e la malasanità... lasciamo perdere...
Quindi, ripeto, tutto giusto: la delibera, i bambini, il gioco e la democrazia, ma... e qui casca l'asino, nella vita reale di tutti i giorni è davvero così? Intendo riferirmi a quella valanga di letteratura giuridica che viene scritta nelle delibere o nei regolamenti: tutti, nessuno escluso. Pensate sul serio che ci sia qualcuno che la legga quella roba? E infine, qualora fosse anche letta ma poi nessuno avesse il tempo, la capacità e la volontà di applicare tali norme, allora cui prodest? A chi prude? direbbero i latini. 



Perché se non la leggi e neppure la applichi, e di conseguenza nessuno la rispetta, allora cosa l'hai scritta a fare?
Così mi sono preso lo sfizio di vedere a Pistoia, che è la mia città natale, cosa dicono a proposito di civile convivenza, e quindi di vivibilità, di una comunità, e ho trovato questo, che vi consiglio di leggere.
https://www.comune.pistoia.it/media/statuto_e_regolamenti/regolamento_disposizioni_civile_convivenza.pdf 
Dàtemi retta... sforzatevi... in fondo che vi costano cinque minutini del vostro tempo sottratti a wozzàp e a feisbùk, per leggere un documento che di sicuro  vi farà riflettere soprattutto se lo confronterete con la realtà: la vostra, e quella dei paesi e delle città nei quali vivete.
Si tratta di un regolamento di "civile convivenza", che magari a prima vista vi sembrerà molto palloso, ma che è stato scritto per tutelare le persone che vivono insieme nello stesso Comune secondo un codice comportamentale tuttavia valido per tutti gli esseri umani. Il cui rispetto, in molti casi, viene affidato "per contratto" alla Polizia Urbana locale. Così, dopo averlo letto, anche se palloso, non pensate cari amici che se tutto ciò che questo regolamento predica venisse realmente applicato - anche dai "contrattisti" - e rispettato da tutti, significherebbe vivere davvero in un Paese civile? Insomma, si scrive un sacco, si parla di più e spesso a vanvera, ma si legge davvero pochino. 

E così, quando si tratta di agire, restiamo lì, fermi e imbambolati, aspettando la befana...

domenica 25 dicembre 2016

INPS Richiedi il PIN online


INPS - RICHIESTA PIN ON-LINE

Qui sotto, vi metto il video che spiega come ottenere dall'INPS il PIN online, che è necessario per accedere al sito e a tutti i servizi offerti al cittadino. Molto utile.
Tra le altre cose, siccome oggi, giorno di Natale, avevo necessità di consultare i cedolini della pensione e il PIN che avevo era vecchio, mi sono collegato al sito dell'INPS https://www.inps.it/portale/default.aspx  e dopo pochi minuti mi hanno fornito quello nuovo, aggiornato.
Quando le cose funzionano, si vive benissimo. Grazie! 

Buon Natale!




sabato 24 dicembre 2016

Buon Natale


Buon Natale!


Sempre a proposito di migranti e integrazione, in riferimento ai fatti tragici di Berlino mi viene da dire che l'integrazione, quella vera e non "pelosa" di una certa sinistra, non si fa ammucchiandoli nelle galere a cielo aperto che sono le piazze, le stazioni, i sottopassaggi, oppure nei palazzi abbandonati delle periferie, dove stanno tutti insieme e dove magari covano, moltiplicandoli, sentimenti di rivalsa o di vendetta nei confronti di chi sta meglio di loro. E neppure si fa chiudendo gli occhi davanti a chi sfrutta il loro lavoro nei campi o altrove, sottopagandoli e tenendoli quasi come gli schiavi nei campi di cotone. Per giunta consentendo che vivano in baracche di cartone e lamiera senza servizi igienici e il minimo indispensabile per condurre un'esistenza che possa dirsi dignitosa, alimentando l'eterna lotta tra ricchi e poveri che, ahimè, sta cominciando a farsi strada anche da noi. Come fai a integrare centinaia, se non migliaia, di persone di cultura diversa dalla nostra per di più incazzati col mondo intero per le guerre, la fame e le carestie che spesso abbiamo portato noi stessi a casa loro con le nostre politiche dissennate? Un sano rapporto con questi popoli si porta avanti e si realizza non privilegiando solo i nostri più biechi interessi ma promuovendo legami e relazioni di tipo politico, commerciale e culturale che assicurino loro il giusto benessere a casa loro. Sono anni che lo diciamo.
Eppoi integrare significa attuare, in modo serio e organico, quei processi culturali che, col giusto tempo naturalmente, consentono all'individuo d'inserirsi in un dato ambiente in modo da essere in armonia con l'insieme che lo circonda, rispettandone leggi e regole. Ma non si fa dall'oggi al domani, e neppure isolando e ghettizzando chi vorremmo integrare, con la scusa del "rispetto delle diversità e del multiculturalismo". E della "solidarietà". Troppo comodo. Comodo e pericoloso. Specialmente quando a tutto questo si aggiunge la religione, che nel caso di quella islamica, in particolare se radicalizzata ed estremista, tende a non separare la politica dalla religione in quanto chi governa lo fa praticamente per volere del dio, senza una distinzione logica tra ragione e fede. Come fai a separare le nostre leggi da quelle loro, senza però confondere il dialogo, necessario, ma difendendo le nostre radici cristiane e le nostre tradizioni, con la supina condiscendenza e la rassegnazione?
Se, invece di separarli in piccoli gruppi come sarebbe più giusto, dai loro la possibilità di vivere "ammucchiati", è più facile e probabile che tutti insieme uniformino il loro pensiero "radicale", quando vi fosse, ispirandosi al primo "califfo" di turno facendo proseliti.
Il terrorista di Berlino, che per fortuna i nostri bravi poliziotti hanno ammazzato a Milano, era stato in galera in Italia per quattro anni. E, stando alle notizie che si sentono in giro, aveva avuto come compagni di cella altri del suo "Paese". Non frequentava certo detenuti avviati sulla strada della redenzione!
Magari, almeno in questo, da parte delle istituzioni sarebbe stato più prudente pensarci prima.
Perché l'integrazione può anche iniziare in galera...

mercoledì 21 dicembre 2016

Raggi Natale


Buone Feste a tutti! 😍


Che dire... dopo sei mesi esatti dalle elezioni, a Roma siamo più o meno ancora al punto di partenza. E certo non è tutta colpa del nuovo sindaco, la quale a forza di dimissioni, inquisizioni e arresti vari rischia di restare a governare da sola. Per non parlare dei contenziosi, dei debiti fuori bilancio, dei recuperi di entrate tributarie e affitti, delle passività delle partecipate, dei trasporti pubblici, del decoro urbano e forse ho dimenticato qualcosa, a causa dei quali stilare un bilancio preventivo, a Roma, non è cosa facile. 
Un po' d'ingenuità e di sottovalutazione delle difficoltà? Può darsi. Non sono lì, non conosco Roma e sinceramente non sarei in grado di gestire neppure due posti auto scoperti alle case popolari. Ma personalmente ritengo che per amministrare una città come questa più che un sindaco come Virginia Raggi ci sarebbe voluto un "domatore". E pure "cazzuto"!
Però l'albero di Natale c'è, è costato poco e, anche se è bruttino, è illuminato. Poi non produce costi per il Comune, che di questi tempi è già qualcosa. Insomma, è un albero... onesto.
Forza Raggi, non mollare, resisti almeno fino a febbraio e Buone Feste a tutti!


fonti:
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/marra-raggi-chiede-verifica-atti-interrogatori-36a79055-ef76-4a13-b5f6-dff1e1d3039c.html
http://www.ilgiornale.it/news/quando-raggi-diceva-pd-ascoltate-loref-1344797.html
http://www.huffingtonpost.it/2016/12/10/albero-natale-roma_n_13545954.html
http://www.repubblica.it/economia/2016/12/21/news/la_raggi_ha_tempo_fino_al_28_febbraio_per_riaggiustare_il_bilancio-154572832/

sabato 17 dicembre 2016

Alfano Ministro degli Esteri



La fuga dei talenti, soprattutto di quelli del Mezzogiorno, continua inarrestabile.
"You're doing the right thing", gli hanno detto le opposizioni felici della scelta. E lui, imperterrito, pare che abbia risposto: "E' l'ultimo album dei Pink Floyd?"


fonti:
http://www.ilgiornale.it/video/politica/quando-alfano-ritardo-si-scus-usando-gesti-im-sorry-uaind-1341960.html



giovedì 15 dicembre 2016

Reato frittura di pesce



Anch'io mi distanzio e aspetto l'evoluzione degli eventi che, si sa, coi tempi che corrono evolvono secondo il vento che tira, le battute, e chi le fa. L'importante in questi casi è avere sempre la coscienza tranquilla e, come si dice di solito, "confidare nella magistratura".
Io, comunque, d'ora in poi prima di ordinare fritture al ristorante ci penserò due volte...  
fonti:

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/12/14/news/incontro_de_luca-sindaci_indagine_per_voto_di_scambio-154070942/?ref=HREC1-6
http://www.ilgiornale.it/news/politica/se-frittura-pesce-reato-1342655.html
http://www.agropolinews.it/tag/frittura-di-pesce/

lunedì 12 dicembre 2016

Nuovo Governo Gentiloni


Il governo si è rimesso in moto...

«Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra»
Questa è una delle citazioni che compaiono nel romanzo "Il Gattopardo", mentre così rispose Tancredi Falconeri - nipote del principe di Salina - all'inviato dal governo sabaudo Chevalley di Monterzuolo, che con l'annessione della Sicilia al Regno di Sardegna comunicava l'intenzione del governo di Torino di nominare lo zio senatore del Regno (offerta che Don Fabrizio rifiuterà): "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi".
E il clima della Sicilia ai tempi del romanzo di Tomasi di Lampedusa non mi pare che negli anni sia di molto cambiato. Anzi, s'è esteso e dilatato, a dimostrare la facilità con la quale, soprattutto noi italiani, ci adattiamo ai cambiamenti sociali ed economici - dei quali addirittura fingiamo d'essere fondatori e sostenitori - per poter alfine mantenere intatti potere e privilegi. Ma, più semplicemente, ci condanna con una sola parola: "trasformismo". Perché la libertà ha un costo, in impegno civico e morale, per tutti. Quel che conta è che si sia disposti a pagarne il prezzo.
In quanto al paese di... Donnafugata, poi, residenza estiva dei Salina, per fare un parallelo con la nuova compagine del governo Gentiloni si sarebbe potuto pensare che qualche signora avrebbe "saltato" la poltrona. 

A proposito di "trasformismi"...  
fonti:
http://www.corriere.it/la-crisi-di-governo/cards/governo-gentiloni-ecco-nuovi-ministri/maria-elena-boschi-pari-opportunita_principale.shtml 

venerdì 9 dicembre 2016

Referendum le ragioni del No



Aggiunto oggi, 10 dicembre.

Il 10 dicembre 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotta la "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo", cioè l'imprescindibilità dei diritti umani per le nazioni e le società del pianeta. Tra i quali, per ricordarlo, c'è il diritto alla vita, all'istruzione, all'alimentazione, alla salute, alla libertà di stampa e di espressione, ad un giusto processo e a professare la propria fede. 
Oggi, 10 dicembre 2016, si celebrano i 68 anni dell'adozione di questi diritti, la cui applicazione è ancora lontana dall'essere pienamente soddisfatta.
Se qualcuno di voi fosse curioso di sapere cosa questa Assemblea Generale avesse proclamato nel 1948, se lo può leggere qui:
http://www.interlex.it/testi/dichuniv.htm

Tra le altre cose, la nostra Costituzione - quella che s'intendeva modificare con l'ultimo referendum - nei suoi 139 articoli ricalca molto da vicino tali principi fondamentali. E anche questa, se vi interessa, la trovate qui:
http://www.testolegge.com/italia/costituzione


Una particolare attenzione la dedicherei all'art. 70 - uno di quelli che si voleva modificare - che nella sua forma originaria così recita:
Art. 70 ("vecchio").
«La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere» (in tutto 9, semplici parole).


E questo sotto è quello "nuovo", se fosse passata la riforma Renzi-Boschi e avesse vinto il Sì:
Art. 70 ("nuovo").
«La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all'articolo 71, per le leggi che determinano l'ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di senatore di cui all'articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma.

Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all'esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L'esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all'articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all'articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d'intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all'esame della Camera dei deputati».

Se ce l'avete fatta a leggerlo tutto, e a capirlo, vuol dire che siete bravi e allora fatemi un fischio! Perché il grande difetto di questo nostro bel Paese è che si scrive troppo e si legge poco. Forse, anche dopo aver scritto...
Buona giornata.


Foggia: incendio - con morto - nella baraccopoli denominata "Ghetto dei bulgari", a circa 20 km da Foggia, che "ospita" circa un migliaio di immigrati che lavorano nei campi.
fonte:
http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/12/09/news/foggia_incendio_in_una_baraccopoli_una_vittima-153744703/


Foggia: nuovo incendio - dopo quello di febbraio di quest'anno - nel "Gran Ghetto" tra Rignano Garganico e San Severo, altra baraccopoli che "ospita" circa 500 migranti impegnati nella raccolta di prodotti agricoli. Più volte è stato chiesto alle istituzioni di cancellare dalla Puglia la "vergogna dei ghetti".
fonti:
http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/02/15/news/incendio-133455944/
http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/12/02/news/foggia_brucia_ghetto_rignano-153262445/

Roma: da Villa Ada a Porta Pia, dal Flaminio a Colle Oppio, di fronte al Colosseo,  degrado e bidonville a cielo aperto.
fonti:
http://centro.romatoday.it/esquilino/colle-oppio-stupro-degrado.html
http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/07/19/news/dal_centro_al_flaminio_cosi_fioriscono_le_favelas_nella_citta_dimenticata-144461927/

Torino: degrado e sporcizia diffusa...
fonti:
http://www.torinotoday.it/social/segnalazioni/degrado-urbano/
http://www.torinotoday.it/social/segnalazioni/degrado-urbano-torino-san-donato.html

Milano: vedi Torino, Roma, Foggia...
fonti:
http://www.milanotoday.it/social/segnalazioni/degrado-urbano/
http://notizie.tiscali.it/photostory/gallery/Degrado-urbano-a-Milano-le-segnalazioni-dei-cittadini/41868/

Firenze: vedi Milano, Torino, Roma...
fonti:
http://www.firenzetoday.it/social/segnalazioni/degrado-urbano/
http://www.thesocialpost.it/2015/06/16/il-degrado-urbano-a-firenze-una-donna-defeca-in-strada-in-pieno-giorno/

Napoli: vedi...
fonte:
http://www.napolitoday.it/social/segnalazioni/rifiuti-al-vomero-denuncia.html


E, volendo cercare, le notizie di questo genere non mancano...
Insomma, tra migranti "economici", profughi di guerra muniti di regolare "certificato di bombardamento", più tutto il resto del vastissimo sottobosco migratorio che sconfina nella clandestinità fino ad arrivare ai parcheggi dei supermercati, agli angoli delle strade, ai semafori e alle bidonville ormai sparse dappertutto meno che a Capalbio, credo che i nostri politici, prima di tornare a essere simpatici - ammesso che lo siano mai stati - dovrebbero farsi un severo esame di coscienza su come hanno lavorato in questi anni. Anche perché, per lavorare, li abbiamo pagati - e li stiamo pagando - profumatamente. Eppoi si chiedono anche per quale motivo all'ultimo referendum, quello "costituzionale", la gente, tanta, ha manifestato nei loro confronti il più ampio dissenso votando no, cercando di capire se questo fosse più di destra, di sinistra o di centro. 

A parte la discutibile riforma costituzionale e le fantasiose proposte di abolizioni dei noti stipendifici istituzionali, tra i cittadini vi è stata soprattutto la volontà di reagire alla profonda divaricazione tra le loro aspettative e la realtà economica e sociale che in questi anni di crisi li ha impoveriti, espropriandoli dei più elementari diritti, nell'unico modo democratico che avevano: cioè votando no. 
In parole povere, sono stanchi di pigliarlo nel culo e, se proprio dovranno continuare a pigliarlo, almeno vogliono essere loro a scegliersi il partner.
Per non parlare della giustizia e della sicurezza, reali o percepite, sulle quali conviene stendere un velo pietoso. Con molti reati depenalizzati e impunità diffuse, lo Stato scarica su di noi le sue responsabilità e le inefficienze del sistema. 

fonti:
http://www.ilgiornale.it/news/politica/niente-carcere-furti-e-truffe-cos-renzi-velocizza-giustizia-1068268.html 

http://notizie.radicali.it/node/2797
http://www.repubblica.it/cultura/2013/10/18/news/cultura_luigi_ferrajoli_il_filosofo_del_diritto_italiano_leggi_ad_personam_protagonismo_dei_magistrati_populismo_giudizia-68861758/
http://video.corriere.it/auto-blu-renzi-fa-venditore-venghino-signori-venghino/0ac7c352-aa10-11e3-9476-764b3ca84ea2?refresh_ce-cp
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/22/senato-la-riforma-regala-ai-sindaci-limpunita-il-parlamento-lavera-i-reati/2054657/
http://www.repubblica.it/politica/2016/11/17/news/i_1000_giorni_di_renzi_atti_promesse_e_scommesse_di_un_premier_sempre_sul_filo-152170089/
http://it.ibtimes.com/crisi-di-governo-ecco-perche-renzi-farebbe-bene-rifiutare-un-reincarico-e-prendersi-una-vacanza

Concludendo, per dirla con qualcuno, le masse sono abbagliate più facilmente dalle grandi bugìe che da quelle piccole, e per illuderle che vivono in democrazia di tanto in tanto gli si dà un po' di sovranità...

martedì 6 dicembre 2016

Renzi il Congelato



Vài, vài... vài a saluta' Verdini... e già che ci sei salutaci anche Rossini!...
Ora staremo a vedere se questa è la volta buona che se ne va, oppure se sarà trattenuto dai... "poteri forti". Noi tutti, anzi quasi, ma anche molti, si spera di No, cioè che non rimanga; e perché fosse chiaro lo abbiamo anche barrato con una bella croce sulla scheda. Ovvìa, siamo sinceri, un po' c'era venuto anche a noia vederlo anda' 'n giro con le mani in tasca con quell'aria da "brindellone" a tagliar nastri in maniche di camicia, mentre spesso e volentieri t'agguantava certe cantonate che nemmeno a Montecarlo al "Tabaccaio"... 
Tipo quello che gli è successo d'essersi dimenticato i documenti a casa proprio la domenica che si votava per il referendum e che sapeva che glieli avrebbero chiesti al seggio. Perché non ci verrà a dire che era la prima volta che andava a votare!
"Tanto m'avete riconosciuto!", ha esordito spiritando battute fresche di giornata con quell'aria da misirizzi. E quando il presidente del seggio gli ha detto "Buon giorno signor Crozza, anche lei vota a Pontassieve?" allora ha chiamato a testimonia' la su' moglie... che lei, i documenti, li aveva portati...

fonti:
http://video.repubblica.it/dossier/referendum-costituzionale/referendum-renzi-vota-a-pontassieve-senza-documento-sono-riconoscibile/261501/261828?refresh_ce 
https://www.loccidentale.it/articoli/143786/referendum-renzi-fa-lo-sbruffone-al-seggio-e-vota-senza-documento-sono-riconoscibile 
http://www.ilgiornale.it/news/politica/renzi-vota-senza-documento-spero-essere-riconosciuto-1338888.html 

lunedì 5 dicembre 2016

Renzi a casa





Questa volta ho l'impressione che i "gufi" abbiano vinto contro gli "avvoltoi"...

... Ora si apre lo scenario post referendum e, visti i risultati, soprattutto quello post renziano; perché chi governa non dovrebbe perdere di vista che con quella valanga di No il popolo - sovrano, è bene ricordarlo sempre -, ha voluto definitivamente seppellire Renzi e la sua spocchia. Al quale, nel suo discorso di addio alla Nazione che pareva scritto da Edmondo De Amicis, va riconosciuto almeno l'onore delle armi per la sua straordinaria dote di comunicatore. Anche di slogan. Naturalmente a patto che ora se ne vada per i fatti suoi, e ci consenta democraticamente di eleggere chi vogliamo. Il prima possibile, ma questa volta con elezioni regolari e non con i soliti trucchetti del tipo "che però i Sì sono stati tantissimi, e che comunque c'è una consistente parte di elettorato - maggioranza relativa, la chiamano - che ci sostiene della quale dobbiamo tener conto". 
Oppure - vade retro satana! - un altro "governo tecnico".
Però con quale legge elettorale si dovrebbe andare a votare, di grazia? Perché farlo con una qualsiasi non mi sembra facile, soprattutto con quelle a disposizione: scivolose e infìde per come sono state concepite e probabilmente incostituzionali, e difficilmente raccordabili per la elevata frammentazione delle parti politiche in gioco.
A questo punto, secondo me che sono ignorante e m'intendo di politica come di funghi mangerecci, dovrebbe essere proprio la Corte Costituzionale a dettare le regole, magari con un governo temporaneo del Presidente della Repubblica che ci traghetti verso una legge elettorale seria che non scontenti nessuno, e poi si vada al più presto a votare. Perché, è bene ricordarlo, noi non esercitiamo questo nostro dirittto dal lontano 2011. Prima che gli animi si scaldino veramente e che la gente, stufa delle "forchette" e delle "brioches", cominci a tirar fuori da sotto al letto qualche forcone!

venerdì 2 dicembre 2016

Prodi vota Sì



Considerando la piega che ha preso il referendum, si presume che ai voti di pancia seguiranno di conseguenza quelli di... naso turato!
Ma comunque vada, come dice l'ìlare Renzi, a qualcosa il referendum è servito: a far discutere, e talvolta anche a far sorridere gli italiani. E allora, cari italiani, discutete e, se vi va, sorridete pure.
Tanto, riderete ancora per qualche giornetto... eheheheheheh... 



Ahh... a proposito di truffe, mi dimenticavo una cosa importante che ci riguarda tutti e che stasera ho trovato sul web. Ci sono in giro certi furbacchioni nei quali ognuno di noi potrebbe suo malgrado incappare in questi giorni che precedono le feste. Oggi ho trovato questi avvisi per i... "naviganti" e ve li metto qui sotto:



E poi, finite le truffe, per continuare a stare allegri, pare che stia circolando anche un certo virus, chiamato "Gooligan", che si installerebbe tramite alcune apps sugli smartphone che hanno Android. Io non m'intendo molto di queste cose, ma vi giro lo stesso la notizia sperando possa esservi d'ausilio.

fonti:


giovedì 1 dicembre 2016

Referendum: Prodi vota Sì




Ora che sappiamo che Prodi voterà Sì, dormiamo tutti più tranquilli. Soprattutto perché Prodi è la stessa persona che ci ha portato in Europa. Meno male che in questi anni il Professore ha deciso di restare fuori dalla politica, perché chissà cosa sarebbe successo se dopo l'Europa si fosse occupato anche della riforma costituzionale...


domenica 27 novembre 2016

Pop Art



Ieri notte ho avuto un incubo da uovo sodo e baccalà con cipolle, e quando mi sono svegliato ho cercato di dipingere quello che avevo incubato...
Se volete la ricetta, ve la do volentieri!

giovedì 24 novembre 2016

mercoledì 23 novembre 2016

Referendum costituzionale


Siccome con questo referendum ci stanno facendo due palle così da diversi mesi, avvicinandosi la data in cui dovremo scegliere come votare vi invito a fare alcune riflessioni. I sostenitori del Sì ci chiedono alcune cose, che non vi elenco perché troppo lunghe e difficili da spiegare, ma che troverete sui link che vi metto qui di seguito:
fonti:

http://www.leggioggi.it/2015/01/12/riordino-delle-province-schizofrenia-normativa/
https://www.forexinfo.it/Riforma-costituzionale-2016-cosa-cambia-novita-cosa-prevede-in-10-punti
http://www.ilpost.it/2016/11/05/guida-senato-riforma/

Le riflessioni alle quali accenno, invece, riguardano la riforma costituzionale e la modifica radicale del Senato (nota come "fine del bicameralismo perfetto"), i cui senatori dagli attuali 315 passerebbero a 100.
A questo punto, il nuovo Senato sarebbe composto di 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 eletti dal Presidente della Repubblica (che non saranno più senatori a vita e resteranno in carica solo sette anni). I nuovi consiglieri regionali "senatori", anziché essere eletti direttamente dai cittadini, saranno scelti dalle assemblee regionali tra i consiglieri che le compongono, e lo stesso vale per i sindaci-senatori. Ogni Regione li eleggerà in proporzione ai propri abitanti, e sindaci e consiglieri-senatori, se ho capito bene, resteranno in carica per il tempo del loro mandato. I "risparmi", secondo l'opposizione, tuttavia sarebbero risibili; perché anche se non percepiranno lo stipendio da senatori e manterranno quello di sindaci e consiglieri regionali, avranno tuttavia diritto ai rimborsi per le trasferte (viaggi, vitto e alloggio nella Capitale) e quelli per i "collaboratori". Senza contare che il loro incarico dovrà dividersi tra Roma e la regione di provenienza, con tutti i problemi che da questa sorta di "part-time" ne deriverebbero. Eppoi, durante il loro mandato, godranno pure dell'immunità parlamentare! Da tener presente che all'interno della riforma si innestano altre "competenze" che, con la "supremazia" dello Stato, potrebbero ridurre o addirittura annullare i poteri delle autonomie locali. Infatti l'ultima parola spetta sempre alla Camera, che secondo la maggioranza può decidere se accogliere e approvare, oppure ignorare gli emendamenti presentati dal "nuovo" Senato; che verrebbero sì accolti, ma solo se alla Camera non ci fosse alcuna maggioranza che si oppone.
Ogni tanto, per non perderlo di vista, fa bene ricordare l'art. 1 della Costituzione, che se non cambiano anche quello recita ancora: "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
A questo punto, se davvero le intenzioni del governo fossero state quelle di risparmiare, visto che il Senato faceva "perdere tempo", bastava cancellarlo del tutto e avremmo risparmiato ben 540 milioni di euro all'anno.

 
Nelle foto che vi mostro (scattate stamani, 23 novembre c.a.) si vede il lungomare del Poetto, ovvero il meraviglioso litorale che da Cagliari va verso Quartu e il Margine Rosso: percorso, dal lato del mare, da bagnanti, ciclisti, jogger (si dice così?) e amanti del passeggio in generale; mentre dall'altro lato c'è la strada asfaltata, percorsa da auto, bus, moto e altri tipi di veicoli di varia natura, con conducenti e passeggeri a bordo.
Tutti, a piedi o veicolati,  "normovedenti" ma probabilmente... "ipopensanti".























... e qui, probabilmente, ci dorme anche qualcuno di quegli "sciagurati" 
che ci vantiamo di ospitare e integrare

Ma siccome questa riforma dicono che è fatta per poter "meglio rappresentare le autonomie locali", mi chiedo in che modo possano rappresentarle amministratori che da anni lasciano il proprio territorio in simili condizioni. Specialmente se poi saranno anche impegnati nelle "faticose" riunioni romane.
Perché come cittadino che paga le tasse mi sento davvero poco "rappresentato"...