domenica 13 ottobre 2013
Ius soli
Sono ormai decine di migliaia le persone che ogni anno arrivano in Italia, che sperano in un futuro migliore e che scappano da guerre, dittature e fame. Per farlo, pagano cifre esorbitanti ai loro traghettatori e non sempre arrivano sani e salvi. Tragedie, si chiamano. Ma questo disastro umanitario si può arginare? A quanto pare non è semplice. Eppure abbiamo delle leggi serie(?), ma soprattutto chiare(?), che ci dicono come fare in simili circostanze(?). Tanto più che chi le contravvenisse inevitabilmente andrebbe ad alimentare le già folte schiere di detenuti che affollano le patrie galere. E con le carceri che abbiamo in Italia non mi sembra proprio il caso. Allora, che fare: salvarli, questi migranti-naufraghi, o lasciarli a bagno? Perché se li salvi rischi pure di essere indagato per concorso nel reato d'immigrazione clandestina; ma se li lasci a bagno rischi di abdicare al solidaristico principio del soccorso di un tuo simile. Si salva un cane o un gatto, e non un essere umano? Sarebbe un'enormità. E allora: nel caso dei migranti via-mare, il diritto alla vita è legale o clandestino? Se aiuti un naufrago in alto mare sei sicuro che sia un migrante? E come fai a sapere con certezza da dove arriva? Non potrebbe essere un turista straniero caduto in mare chissà dove, senza documenti perché li ha persi nel naufragio? Che fai: lo tiri in secco, o lo lasci a mollo e avvisi la Capitaneria di porto? E ancora: è in acque nazionali o internazionali? Che fai: guardi la cartina? Perché se è in acque internazionali vuole dire che ci sei anche tu. E che ci facevi in acque internazionali? ti potrebbero chiedere. E poi, che fai: resti lì? Perché se lo porti in salvo e lo traghetti in acque nazionali stai già commettendo un reato. Se, invece, è in acque nazionali, secondo la legge tu sei a posto, ma lui è già "clandestino", e tu, tirandolo a bordo favorisci la sua "clandestinità" e commetti un reato.
Secondo la legge tutto dev'essere o bianco o nero. Il grigio non esiste. E perché, quand'anche esistesse, diventi bianco o nero, da noi, nei nostri tribunali, con la giustizia che ci ritroviamo, la finisce come la tela di Penelope e poi resta sempre grigio. Cioè come il cumulo di fesserie che sto ancora scrivendo e nelle quali stento a raccapezzarmi. E in tutto questo l'Unione Europea che fa? E' possibile creare un corridoio umanitario europeo? Ma tra chi e chi? Certamente tra le terre di provenienza e quelle di destinazione, che però non deve essere solo l'Italia perché viene... di strada, ma l'intera Europa. Facile a dirsi, ma più difficile a farsi per il caos che, appunto nelle terre di provenienza, regna sovrano. Oltre alla scarsa volontà dell'Europa. E poi, come si fa a stabilire accordi di questo tipo, per esempio, con la Libia? E chi ci va, e ci resta, in Libia, per assicurarsi che tali accordi vengano rispettati: solo i nostri militari, come ormai ci hanno abituati, o una forza multinazionale?
E anche ammettendo che gli accordi vengano rispettati e i migranti "filtrati" alla partenza, stabilendone le priorità a seconda da chi e da che cosa stanno fuggendo, dove li mandiamo: dove chiedono di andare, cioè da parenti o amici sparsi per l'Europa, o ce li dobbiamo tenere per forza noi perché da noi sono approdati? Perché se non ci sono preesistenti e chiari accordi tra noi e le altre Nazioni europee, che facciamo: li accompagnamo fino al confine, che so, della Francia o della Germania, e li abbandoniamo lì? Così diventano clandestini per loro: francesi e tedeschi. Ma perché mai non vanno in Spagna, mi chiedo, se è molto più vicina all'Africa dell'Italia? Non sarà mica perché la Spagna pattuglia le sue coste coi soldati e respinge - pare anche con la forza - qualsiasi tentativo di sbarco? Non ci posso credere! La civilissima Spagna abolisce la corrida per salvare i tori ma non salva gli immigrati?
Insomma, non si chiamerà mica "ius soli" perché, invece di avere il "diritto del suolo", hanno il diritto a... rimanere soli? E si chiamano ancora tra-ge-die.
Queste, ahimè, le grandi domande alle quali ancora nessuno ha dato risposte. Neanche i toreri.
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Temo caro Francesco, che aspetteremo senza avere una risposta, per fermare
RispondiEliminaquesti poveri che cercano solo una vita migliore! E invece trovano la morte. Buona settimana amico.
Tomaso
Hai ragione, caro amico! E nel frattempo la mattanza continua. Ogni giorno ne muoiono a decine!
RispondiEliminaSperiamo che nel frattempo a qualcuno rimorda la coscienza e si prendano seri provvedimenti. Se una cosa si vuole fare, si fa. Specialmente quando di mezzo ci sono le vite di tante persone, molte delle quali bambini innocenti...
Buona notte,
Francesco