Questa dovrebbe essere la fabbrica dei sali di bromo. Dico "dovrebbe", perché anche se mi pare di averlo letto da qualche parte tuttavia non sono sicuro al ciento per ciento... In ogni caso, ammettendo che lo sia, il prodotto che allora ne usciva, oltre che puzzare, serviva, come il piombo tetraetile, per abbassare il potere antidetonante della benzina aumentandone il numero di ottano ed evitando così il fenomeno dell'autoaccensione. A tale proposito, ricordo che molti anni fa una mia lontana cugina che aveva da poco comprato una cinquecento usata, una mattina decise di uscire per provarla. Si vestì da cugina che deve provare l'auto e andò in garage. Salì in macchina, girò la chiave nel quadro d'accensione, tirò prima la levetta dell'aria, poi quella della messa in moto e... mise in moto. Poi partì per il giro di prova. Arrivò fino a Forlì, girò a destra per Bagnacavàllo, poi Verolanuòva, Mortàra, Pievepèlago e Forlimpòpoli. Arrivata a Forlimpòpoli, si fermò e disse: "Corbézzoli, e adesso che ci faccio a Forlimpòpoli se abito a Sinalùnga? La macchina va bene, quasi quasi torno indietro passando per Ripafràtta. Però, prima mi voglio bere un caffè in quel bar che vedo laggiù".
Arrivata nel parcheggio, accostò vicino al marciapiedi e spense il motore. Ma il motore, dopo aver borbottato qualche secondo sballonzolando la macchina su e giù che sembrava un sisma di Mercalli, non si fermò. Anzi, riprese a girare come se nulla fosse. Per fortuna, nel dipresso del bar v'era un capace meccanico esperto di motori a scoppio che aveva visto tutto. Si avvicinò alla macchina, si presentò educatamente a mia cugina dicendole che si chiamava Archimede e che ci avrebbe pensato lui ché di queste cose era pratico. "Qui c'è qualcosa che non va con gli ottani... le dispiacerebbe scendere, così le do un'occhiata?"
Mia cugina, che qualche anno prima aveva avuto una brutta esperienza con un elettrauto che le aveva dato un'occhiata, scese dall'auto di malavoglia anche se giocoforza altro non poteva fare. Il meccanico aprì il cofano motore, e dopo averne attentamente auscultato i battiti esclamò: "Eureka! Ecco spiegato il guasto! Che benzina ha messo? Non avrà mica messo la normale, perché se così fosse le mancano degli ottani e il motore batte in testa!"
Mia cugina si offese molto a sentir quelle parole, e gli rispose che nella sua famiglia al massimo poteva mancare qualche venerdì, ma non gli ottani. A casa nostra gli ottani non sono mai mancati perché avevamo degli ottani così, ma se voleva qualche isomero glielo avrebbe battuto in testa il fratello Pistone appena rientrato da fare il soldato! Enonsiazzardi più!
Ovvìa!
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