Tra gli anni '70 e '80 alcuni tratti della fascia sabbiosa del Molentargius che da Cagliari conducono a Quartu S. Elena, a causa degli insediamenti urbani hanno subìto una profonda trasformazione.
Tra le principali emergenze ambientali di tale fascia vale la pena di ricordare le numerose discariche abusive sorte un po' dovunque, dove nel tempo è stato scaricato di tutto. La successiva pressione antropica e la necessità di utilizzare tali terreni a scopo abitativo, può darsi che abbiano reso necessario, al posto di una complicata e costosa bonifica del territorio, "coprire tutto con qualche camion di terra e seppellire" definitivamente i rifiuti abbandonati. Sui quali, nel corso degli anni, è cresciuta una folta vegetazione palustre.
Nello scorso mese di luglio, alla periferia di Quartu - tra le vie Marconi e Turati -, c'è stato un vasto incendio che ha lambito anche una scuola e ha riempito di fumo mezza città. Subito intervenuti, Protezione Civile e Vigili del Fuoco, sono riusciti a domarlo con ripetuti interventi degli elicotteri.
fonti:
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/07/14/quartu_incendio_minaccia_un_distributore_di_benzina-68-623217.html
http://www.castedduonline.it/quartu-brucia-grosso-incendio-tra-via-marconi-e-via-turati-video/
Scuola Via Turati
A causa della prolungata siccità che ormai dura da alcuni mesi, è probabile che il terreno non abbia assorbito l'acqua gettata dagli elicotteri dell'antincendio, che se è servita a spegnere le fiamme in superficie non è stata tuttavia sufficiente a impregnare il terreno sottostante. Infatti, se il calore sviluppato dalla combustione in superficie è elevato, può avvenire che quello propagatosi nel sottosuolo, non potendo fuoriuscire, si alimenti e continui a bruciare senza fiamma attraverso "corridoi" d'ossigeno che provengono dall'esterno.
Ne è risultato che nei giorni seguenti (fino ad oggi, 18 settembre compreso) si è sviluppata una combustione lenta delle sostanze vegetali presenti nel sottosuolo (torba, muschio e humus indecomposto), e probabilmente anche dei rifiuti, che ha reso irrespirabile l'aria di buona parte del centro abitato.
fonti:
http://www.unionesarda.it/multimedia/articolo.aspx?id=645716
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/09/18/quartu_focolai_in_discarica_fumo_nero_e_puzza-68-645705.html
Più volte chiamati e prontamente intervenuti anche di notte, sia i Vigili del Fuoco che la Guardia Forestale, quando si sono resi conto della situazione hanno detto che solo l'intervento massiccio di un Canadair che sganci sul posto diverse "bombe" d'acqua potrebbe risolvere il problema in profondità.
Ma la richiesta per un simile provvedimento necessita di procedure complicate, oltre che costose, coordinate tra Regione, Protezione Civile, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco attraverso il Centro Operativo Aereo Unificato (Coau).
fonti:
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_dossier.wp?contentId=DOS25433
Da tenere presente che gli incendi "sotterranei" sono i peggiori, e se non s'interviene subito in modo adeguato possono durare addirittura degli anni. Gli esempi, ahimè, non mancano...
fonti:
http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/ambiente/incendi-sottosuolo/incendi-sottosuolo/incendi-sottosuolo.html
http://museorosate.altervista.org/incendi/incendi.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Centralia_(Pennsylvania)
Non ne sapevo nulla. Come sono ignorante 😥
RispondiEliminaImmagino ti riferisca alla combustione sotterranea e ai fumi che genera...
RispondiEliminaTranquillizzati, perché anch'io non ne sapevo nulla! Me ne sono interessato solo quando il fatto mi ha riguardato direttamente, l'altra notte, svegliato di soprassalto dall'odore acre e disgustoso che ci aveva invaso la casa.
Così ho fatto un giro per la città, col naso per aria pronto a catturare afrori - in questo caso tutt'altro che gradevoli e sensuali -, fino a quando, di notte, al lume di un fanale stradale, non ho intravisto una voluta di fumo alzarsi in direzione dello stagno. Trovato!
La mattina seguente, cavalcando la mia birota giapponese a pedali, mi sono ivi recatovicisi e munito dei conforti fotografici ho acquisito le immagini che mi necessitavano. Da lì a trovare ulteriori spunti e notizie per imbastirci un modesto articoluccio il passo è stato breve. Ora mi auguro che breve sia anche l'intervento delle Autorità, le quali, burocrazia permettendo e comunque prima di eventuali decessi tra la popolazione, mettano definitivamente fine all'asfissiante tanfo che da giorni ci ammorba!
Grazie milleccinque per il commento, graditissimo di questi tempi in cui non commenta più nessuno (pensa che sono stato costretto a crearmi un paio di account fasulli così mi commento da solo...), e augurandoti una felice notte fresca e pulita ti saluto con stima, simpatia, affetto e un po' d'invidia perché sei fuori dall'Europa,
Francesco
Tecnicamente non ancora 😉
EliminaMi sono dovuto rileggere tutto il mio commento (lo sai che palle!☻ ☻ ☻) per capire che ti riferivi alla "Brexit"...
RispondiEliminaPerché se io sono verboso, ridondandante e pure prolisso, tu sei stringata, laconica e vieppiù essenziale. Ultimamente troppo... Non starai mica pensando a una... "Floxit"? ☺ ☺ ☺
Volevo scrivere ridondante, ma siccome sono toscano ho abbondato con... dante ☺ ☺ ☺
RispondiEliminaStarò diventando dislessico, o... "paragrafico"? Interessante sito:
RispondiEliminahttps://www.aiditalia.org/it/la-dislessia
Caio, si taluto e buata giornona,
Frascenco
Ciao Francesco, la situazione è piuttosto seria, come ben descritta da te, pare proprio si tratti di incendi "sotterranei"…di una vecchia discarica mai bonificata….ora, ancor più grave è che l’amministrazione comunale abbia perso così tanto tempo, dopo quasi un mese di segnalazioni da parte dei cittadini il sindaco Delunas ha inviato una lettera alla Prefettura riguardo la presenza nell’aria, in diverse zone della città di Quartu, di “odori altamente sgradevoli e soffocanti”….dice anche che:” la causa sarebbe la combustione di materiali all’interno del Parco del Molentargius, gestito dall'Ente Parco e non direttamente dal Comune di Quartu, presumibilmente in località Su Idanu, ma non si è ancora riusciti a individuare con precisione l’origine e la causa del fenomeno, che non solo interessa un'area vasta e impervia, ma si manifesta con dei focolai apparentemente provenienti dal sottosuolo. “….Da notare come si stia realizzando il classico scaricabarile…infatti, il Signor Sindaco sottolinea che il problema è all’interno del Parco di Molentargius gestito dall’Ente Parco e non direttamente dal Comune… ergo..”non è mica colpa mia”!!! Io penso invece che proprio lui in prima persona e tutta l’amministrazione comunale abbia delle grosse responsabilità, in primo luogo per l’intempestività nell’intervenire, in secondo luogo perché, per i cittadini, sono loro i nostri referenti con il compito istituzionale nella cura degli interessi della Comunità!!
RispondiElimina(CITTÀ DI QUARTU SANT’ELENA Statuto Comunale APPROVATO con deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 08 febbraio 2001. TITOLO PRIMO: PRINCIPI GENERALI E ORDINAMENTO Art. 1 La Comunità; comma 4. Nell'esercizio delle funzioni di tutela e sviluppo della Comunità, gli organi del Comune curano, proteggono, accrescono e valorizzano le risorse ambientali e naturali che ne caratterizzano il territorio, assumono iniziative per renderle fruibili ai cittadini per concorrere all'elevazione della loro qualità di vita.)
In buona sostanza al cittadino poco importa quale sia l’Ente gestore del Parco Molentargius, l’Amministrazione comunale ha il dovere di intervenire tempestivamente a tutela della salute dei cittadini, poi attraverso quali passaggi istituzionali e burocratici lo faccia penso ce ne possa fregar davvero poco!! Ora non ci resta che sperare in un intervento efficace e risolutivo da parte degli organi competenti……
Un abbraccio e a presto rileggerti!
Felice giornata :-)
clori
p.s. anche se non ho commentato sappi che leggo tutti i tuoi pezzi con infinito piacere :-)
Se lo scaricabarile sofferenza sport olimpico, noi ne saremmo i campioni indiscussi
RispondiEliminaCome al solito, si scrivono un sacco di belle parole... si parla di tutela dell'ambiente... della salute delle persone... di quali iniziative assumere perché tutto ciò avvenga... si organizzano conferenze sul clima... si vieta il fumo nei locali pubblici, financo nelle spiagge e nei giardini o in macchina in presenza di bambini e donne incinte... si consigliano le diete da seguire per vivere di più... e poi?
RispondiEliminaE poi, nel momento in cui si rende necessario agire, subito, senza perdere tempo, perché davvero in casi come questo si corrono seri rischi per la salute, ci si barcamena tra le competenze, le gerarchie e le frammentazioni delle attribuzioni. Cosicché (e cito a braccio Carlo Dossi) avviene che gli affari dello Stato si conducano nel peggior modo possibile e nel più lungo tempo possibile...
Ma come? Non sanno neppure dov'è l'incendio e lo presumono? Ma il fumo, non lo vedono? Perché non ci vanno di persona, come ho fatto io seguendolo "a naso", e poi rimanendo coi Vigili del Fuoco e la Guardia Forestale fino a notte fonda, così capiscono da dove proviene? Perché mi devi rovinare la salute, quando io faccio di tutto per mantenermi sano?
Ecco, di queste cose ce ne dovremmo ricordare tutti al momento del voto. Quando cioè una classe politica di inetti, di chiacchieroni, di ominicchi, pigliainculo e "quaquaraquà" (e qui cito Sciascia) ci manderà a casa il bigliettino con su scritto "Caro Amico...". Perché altrimenti gli inetti, i chiacchieroni, gli ominicchi, i pigliainculo e i quaquaraquà saremo noi.
Ciao Clori, grazie e speriamo che si sbrighino a restituirci un'aria respirabile perché davvero non ne possiamo più!
Un abbraccio,
Francesco
Ciao Flo!
RispondiEliminaChe dire di più di quanto è stato già detto?...
Nel barile, a fare i "pesci", ci siamo entrati benissimo perché è il luogo che ci si addice di più... In quanto a scaricarci, poi, ci penseranno loro!
Un abbraccio, grazie e buona notte,
Francesco