sabato 3 maggio 2008

Gheddafi-Calderoli


Al di là dei "porcogiuda", "puttanaeva" e "maremmamaiala" che fanno parte dell'intercalare nostrano, talvolta fuor di proposito ma innocui, ci sono altri ingiuriosi epiteti - irriferibili - che però in certi casi vanno a toccare religioni diverse dalla nostra e che ritengo non debbano essere imposti usando il nostro metro di valutazione.
Il sentimento di devozione e di fede verso Dio, chiunque Esso sia e a chiunque appartenga, merita sempre il nostro rispetto. Nonostante una coltre teologica a volte copra questi sentimenti rischiando di comprometterli.

Ma da qui alle dichiarazioni del figlio di Gheddafi ce ne corre. Se l'onorevole Calderoli, magari eccedendo momentaneamente in goliardìa, ha esibito una maglietta con dei disegni che deridevano il Profeta commettendo una leggerezza, l'onorevole figlio di Gheddafi non può certo imporci la formazione del governo. Che è, e rimane, vivaddìo (il nostro, a scanso di equivoci), un affare che riguarda solo il nostro Paese.
Francesco Dotti (cristiano maronita, nel senso che tifo per Maroni)

1 commento:

  1. Acuta riflessione. Ne avevo fatta una analoga anche io, tempo fa, anche se il punto della discussione non era proprio lo stesso. Ti lascio il link, cosicché tu possa dare un'occhiata.

    http://ilrestodelpautasio.blogspot.com/2007/11/tv-sorrisi-e-cristoni.html

    A presto, Pautasio

    Ps Bel blog, complimenti davvero.

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