venerdì 29 marzo 2013

Buona Pasqua!


Tanti auguri di Buona Pasqua, cari Amici, a voi e alle vostre Famiglie!

Bersani aggrappato al Colle

Ci risiamo: un altro buco nell'acqua! Bersani, che non ha perso ma ha non vinto le elezioni, salirà di nuovo al Colle. E questa volta, per coerenza e onestà intellettuale, lo farà non per rinunciare ma per non acconsentire. Che è una bella differenza. O non uguaglianza. 
Si perderà quindi ancora del tempo prezioso o, com'è ormai nelle cose, alla fine si sarà perso del tempo non inutile, mentre le schiere dei diversamente ricchi, dei variamente occupati e dei dissimilmente impiegati in generale cominceranno, instabilmente pacifici e non violenti, a inondare le strade e le piazze fin sotto ai palazzi della politica in attesa di poter toccare con mano i diversamente provvidi inquilini che li occupano. Intanto, Grillo, perseguendo il suo cammino per lo sviluppo degli organi civili e istituzionali, avendo per contratto elettorale rinunciato alla scorta e per non farsi riconoscere dalla gente che lo ha votato, metterà il costume da "uomo rogna" al suo autista e cambierà strada. 
In attesa che il Presidente Napolitano, per tagliare la testa ai topi, decida di nuovo per un governo non tecnico ma differentemente inesperto. 
Pax et bonum.

giovedì 28 marzo 2013

Bersani al Colle

Bersani per adesso rinuncia all’incarico. Anzi, no. Forse... E chissà se tra qualche giorno lo faranno resuscitare...

lunedì 25 marzo 2013

Bersani: serve miracolo

Dunque, vediamo un po': la situazione è tragica (o tragicomica, secondo i punti di vista).
Bersani si trova di fronte a mille difficoltà: accontentare il pentastellato Grillo, smontare la baracca e andarsene a casa, oppure inventarsi lipperlì qualche miracolo, ammesso che gliene venga uno. Oppure potrebbe "aprire" al Cav tendendogli una mano, ma si dovrebbero limare certe pretese e certe proposte, alcune delle quali da ambo le parti indifendibili. 

Nel primo caso, escludendo un improbabile miracolo e mantenendo la baracca, Bersani potrebbe trovare un accordo col Movimento 5Stelle, magari non alla luce del sole, ma se poi si venisse a sapere crollerebbero tutte le promesse fatte da Grillo in campagna elettorale. E sai che figura?! Specialmente per la protesta sull'Alta Velocità in Val di Susa, la prima che mi viene in mente, appoggiata sia dai 5Stelle che da Sinistra Ecologia & Libertà, quest'ultimo alleato prezioso e irrinunciabile del Pd.
Nel secondo caso, cioè tendere una mano a Berlusconi (anche se nel Pd c'è qualcuno che invece di una mano gli darebbe volentieri una... manetta, pur di levarselo di torno una volta per tutte), tra gli ostacoli che si pongono - oltre alle solite vecchie ruggini e, non ultima, la notizia della condanna del senatore Dell'Utri  - c'è la presunta "incandidabilità" del Cav. In base all'art. 66 della Costituzione, infatti: "ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità". A questo punto bisogna dire che l'interpretazione di questo articolo (disciplinato anche dal D.P.R. n. 361 del 1957), se non affiancata dal giudizio di un giudice terzo, potrebbe cambiare col variare della maggioranza di governo lasciando il Parlamento unico elemento giudicante. Detto con parole mie, in conclusione, se Berlusconi non fosse stato candidabile in virtù di una legge, avrebbe dovuto NON esserlo fin dall'inizio della sua ascesa in politica. Ma non adesso, e solo adesso.
Perciò, considerando lo stato in cui versa il Paese e considerando probabile(?) un'apertura a "grandi intese" che vedrebbero Bersani premier e Alfano vice(?), una volta definiti i punti cruciali da affrontare per salvare il salvabile (tenendo conto anche dei suggerimenti del Movimento 5Stelle), riterrei più utile questa soluzione piuttosto che tornare a nuove elezioni. Soprattutto se prima non si cambia la legge elettorale. 

Inoltre, e per non dimenticare, tra un po' ci tocca la nuova Tares (tassa sui rifiuti e servizi comunali), la prima rata dell'Imu e l'aumento dell'Iva al 22%. 
In poche parole, per prima cosa giù le tasse! Perché con qualcuno degli otto punti bersaniani, per esempio "la riforma della politica e della vita pubblica", "il falso in bilancio e voto di scambio", "il conflitto d'interessi e doppi incarichi", "la banda larga", "la cancellazione delle Province e il dimezzamento dei parlamentari in Costituzione" e via dicendo, oltre a volerci molto tempo prima che si realizzino, gli Italiani non ci mangiano. E la fame incombe...

sabato 23 marzo 2013

Politica e mercati

E' inutile che ci facciamo illusioni: questo governo - se si farà, e quando - nascerà bell'e morto!
E se Bersani si dice "preoccupato" per le sorti del Paese (figuriamoci noi!) metta una buona volta da parte le beghe sull'incandidabiltà di Berlusconi, sulle misure per la legalità e sulla legge elettorale. A meno che, quest'ultima, non la si faccia in una settimana e poi si torni a votare. 
Ma siccome i governi delle "chiacchiere" sembrano non finire mai, allora continuiamo a chiacchierare e buon pro ci faccia...

giovedì 21 marzo 2013

Il video che tutti dovremmo vedere


http://www.youtube.com/watch?v=p9dahuhCRiQ&feature=em-uploademail 

Quante cose, che non vediamo perché fuori dalla portata dei nostri occhi, hanno ormai irrimediabilmente compromesso la Terra su cui viviamo? 
Questo video, intenso e tristemente reale, queste cose ce le mostra e ci invita tutti a riflettere e a rispettare la Natura e tutte le sue creature. 
Perché create da Dio.

Leggetevi "La ballata del vecchio marinaio", di Samuel Taylor Coleridge.

martedì 19 marzo 2013

Cipro e risparmi

E ora, cari Friends, aspettiamo che l'Europa "matrigna" dopo Cipro arrivi anche da noi. I precedenti, d'altra parte, non mancano: vi ricordate nel 1992 cosa fece il governo Amato (solo di nome, però)?

Riccometro 2013

Il governo Monti - quel signore che non solo avrebbe desiderato essere rieletto nel "nuovo" governo, ma addirittura aveva offerto la propria candidatura alla presidenza del Senato - non finisce di darci pensieri. Dal primo febbraio, per combattere l'evasione fiscale - ma non gli sprechi di Stato - è entrato a far parte dei nostri incubi anche il "decreto ISEE". Un decreto che dovrebbe fornire allo Stato l'esatta situazione economica di ogni cittadino con lo scopo di favorire e tutelare le famiglie realmente bisognose. Ma per la complessità di certi calcoli, il timore di rischiare di compromettere quella cosa che in tempi normali, con governi normali e con politici normali, dovrebbe servire a garantire a tutti i cittadini la fruizione di quei servizi sociali dei quali non si può fare a meno - altrimenti detto welfare -, esiste. Anche perché fino ad oggi si è "grattato il grattabile" dove è stato più facile "grattarlo", ovvero tra i pensionati.
Ulteriori informazioni si possono trovare qui:


http://www.idealista.it/news/archivio/2013/02/11/071958-riccometro-2013-il-nuovo-isee-penalizza-i-proprietari-di-case


L'ISEE, dunque, questo sconosciuto, è l'indicatore della situazione economica equivalente in base al quale il cittadino può accedere alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate.
Per determinare se il cittadino ha o no diritto a tali agevolazioni entra in ballo l'ISE (ovvero l'indicatore della situazione economica), che è dato dalla somma dei redditi complessivi ai quali viene aggiunto il 20% del patrimonio (quello immobiliare più quello mobiliare). Inoltre, si deve tener conto di una scala di equivalenza (in base ai componenti il nucleo familiare) e di alcune variabili (canone di affitto, patrimonio mobiliare in titoli, depositi bancari, Bot, la casa di abitazione ecc.).
Il calcolo, come sempre nella nostra complicatissima fiscalità, non è semplice, ma andando su questo sito troverete esaurienti spiegazioni e anche qualche esempio:


http://informazionipertutti.blogspot.com/2008/11/ise-isee.html

Mentre il sito dell'Inps dove si parla di questa "dichiarazione ISEE" è questo:

http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=6655

In quanto agli "sprechi di Stato", poi, vi consiglio vivamente la visione degli ottimi servizi di Filippo Roma, andato in onda ieri sera su "Le Iene":

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/379027/roma-uffici-fantasma-del-senato.html

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/379020/roma-i-tagli-valgono-anche-per-monti.html


 Altro che spending review! Ora capisco perché si muovono tutti con la "scorta"...

domenica 17 marzo 2013

Papa Francesco


Papa Francesco è uno di noi! All'uscita dalla chiesa di Sant'Anna in Vaticano, si è fermato a salutare i fedeli e si è fatto abbracciare, toccare, baciare da tutti. Una cosa mai vista prima, almeno che io ricordi. 
Ve l'avevo detto che sarà un Grande Papa.
Buon lavoro, Santità, Le auguro un pontificato lungo, sereno e gioioso.

venerdì 15 marzo 2013

Vertice governo

Credo che anziché continuare a buttarla sulla conta dei consensi elettorali, che al punto in cui siamo servono a poco, e sulle ineleggibilità di lana caprina del Cav, sarebbe auspicabile che TUTTI, a destra, a sinistra e al centro, fronde comprese, si mettessero la mano sulla coscienza - magari togliendola dal portafoglio - e dessero un governo al Paese. 
Lasciando perdere le chiacchiere da campagna elettorale (alle quali nessuno più crede), ma piuttosto intervenendo sulle emergenze del lavoro e dello stato sociale, perché non c'è più tempo. 
Nell'attesa di mettervi d'accordo, se vi resta ancora un po' di dignità: VERGOGNATEVI!!

mercoledì 13 marzo 2013

Habemus Papam


E' il nostro nuovo Papa: Jorge Mario Bergoglio, in "arte" Francesco. 
Niente ori, pietre preziose, lucide catenone e crocioni sfolgoranti. Solo un semplice crocifisso, forse di legno. Eppoi, quando ha gli occhiali e sgrana gli occhi - mi perdoni Santità -, ha un'espressione che ricorda vagamente Woody Allen. 
Mi piace. Sarà un Grande Papa.
Tanti auguri di vero cuore, Santità!

martedì 12 marzo 2013

Sfida Bersani Grillo


Processi Berlusconi



Se la sentenza di condanna per la pubblicazione delle intercettazioni (caso Unipol-Bnl) vale per il cittadino Berlusconi, mi chiedo perché non dovrebbe valere ugualmente anche per tutte le altre intercettazioni che lo hanno personalmente riguardato in passato - e sono tante -, incredibilmente fuoruscite dalle Procure e pubblicate a dritta e a manca su molti giornali, messe su internet e divenute oggetto di accese discussioni nei vari talk show? 
Perché ora si condanna lui e non gli altri? La giustizia non dovrebbe essere applicata nello stesso modo e allo stesso modo valere per tutti? 
Oppure mi sfugge qualcosa?
E sempre per rimanere più o meno in tema di processi, per quanto riguarda l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (o contributi elettorali che dir si voglia) da più parti - referendum compreso - giustamente richiesto, ci si giustifica dicendo che se si abolisse si favorirebbe una politica fatta da "miliardari". Mi chiedo perché. 
Se fossi miliardario e se, per simpatia o per convinzione politica, volessi foraggiare un partito, non vedo per quale motivo questo partito - se fosse davvero un partito degli onesti - a causa del mio finanziamento, se chiedessi favori poi dovrebbe concedermeli. 
Naturalmente stiamo parlando di finanziamenti ineccepibilmente trasparenti, pieni di ricevute, fatture, assegni e tutto il resto che la legge prevede. Ma se, nonostante la trasparenza, alla fine lo facesse, non si renderebbe colpevole, che so, di voto di scambio il partito, e io di corruzione? D'altra parte, la legge parla chiaro (vedi art. 96, Testo unico delle Leggi Elettorali).


venerdì 8 marzo 2013

Serve un governo

Ditemi la verità: tornereste di nuovo a votare tra qualche mese? Ve l'immaginate il fatto di doversi sorbire un'altra campagna elettorale? 
Le solite facce, i soliti discorsi, i soliti rimpalli di responsabiltà, quasi sempre urlati a coprire le altrui lagnanze: "La colpa è di Berlusconi!"... "Sì, però Monti l'avete sostenuto anche voi!"... "Ma voi l'avete sostenuto di più!"... "La gente non ce la fa più ad arrivare a fine mese!"... "L'avevo detto prima io!"... "Sì, ma io lo avevo anche pensato. E prima di te!"... e via di questo passo. 
Roba da far rivoltare lo stomaco. Questa volta però a quelli che c'erano, e che ci sono sempre stati, si è aggiunta la "novità" Grillo col suo Movimento 5 Stelle. E anche lui urla, da tempo e giustamente, contro tutti e tutto. E meno male che c'è. Perché se non ci fosse stato e non avesse interpretato, indirizzandolo democraticamente verso le urne, il generale disgusto per la politica e chi la fa, oggi saremmo già in guerra a scannarci nelle piazze. Perché, cari miei, a parte l'aumento del numero dei disoccupati e dei poveri e delle aziende che chiudono e dei prezzi che salgono e delle tasse che aumentano, anche se i buoni propositi si sprecano, di cambiamenti veri se ne vedono davvero pochi. 
Intanto ad aprile ci sarà da pagare la nuova Tares (in aggiunta alla Tarsu), a giugno il primo acconto dell'Imu (stesso salasso dell'anno scorso), a luglio l'aumento dell'Iva al 22% e mi fermo qui per non farci ancora del male. Perciò, se Bersani, Berlusconi e Grillo non trovano un accordo, almeno iniziale, per fare qualcosa di veramente utile, questa volta si rischia davvero brutto. 
L'ultima notizia, con le altre alle quali purtroppo siamo abituati ma mai proni, è quella che riguarda i consiglieri regionali della Lombardia che potrete leggere qui:  

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_marzo_8/pirellone-stipendio-consiglieri-regione-lombardia-21281939911.shtml

o quella dei consiglieri, sempre regionali, ma questa volta della Liguria, il cui stipendio, qualsiasi cosa accada, non si tocca! Anche se qualcuno di loro dovesse finire in galera. Anche per un reato grave come il peculato o la concussione, percepirebbe per diritto(?) una bella sommetta: più di 2.000 euri netti al mese. Questa voce, estesa a tutti i dipendenti del comparto pubblico, si chiama, pensa un po', "assegno alimentare", e servirebbe alla famiglia dell'eventuale recluso per tirare avanti. Una sorta di reddito, non di "cittadinanza" come si chiede da tempo, ma di... "penitenza" visto che siamo in tema di penitenziari. La notizia ve la potete gustare su questa paginetta:

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/03/07/APsITpwE-regione_stipendio_anche.shtml

Allora, se così stanno le cose, che torniamo a fare a votare? Per spendere altri soldi che non abbiamo?
Prima di chiudere, azzardo una previsione sulle prossime (speriamo di no) eventuali elezioni: il Pd perderà molti consensi, come ne perderà molti anche il Movimento 5 Stelle. L'unico che salirà, a dispetto di molti, sarà invece il Pdl di Berlusconi. Mi ci gioco la dentiera. 

Tanto, se continua così, a che mi serve?
  
Tra le notizie che apprendo in questi ultimi minuti c'è questa, che non c'entra nulla col governo, ma che vi giro sperando possa esservi utile:


http://punto-informatico.it/3733434/PI/Brevi/evernote-sotto-attacco.aspx 

Festa della Donna

Tanti auguri a tutte le Signore & Signorine di ogni età!

giovedì 7 marzo 2013

Equitalia

E' inutile, tanto prima o poi ti trovano!

CUD 2013


Forse non tutti sanno che la recente "Legge di Stabilità" prevede che a partire da quest'anno i rispettivi Enti previdenziali non spediranno più a domicilio il CUD (Certificazione Unica dei Redditi da lavoro dipendente).
Per ottenerlo ci sono alcune strade, più o meno facilmente accessibili, alle quali il contribuente potrà ricorrere. I più penalizzati da questa novità, com'era prevedibile, saranno i pensionati (come si dice: "chi ha dato, ha dato, ha dato... chi ha avuto, ha avuto, ha avuto... scurdámmoce 'o passato, simmo 'e Napule paisá!"), i quali, avendo pochissima pratica di Internet e di codici PIN, non sapranno dove sbattere la testa. Come al solito, lo Stato, per risparmiare scarica tutto sui più deboli.
Per informazioni complete e dettagliate (in fondo all'articolo trovate il collegamento diretto al sito dell'Inps), vi consiglio di andare su:

http://www.giornaledibrescia.it/economia/inps-per-avere-il-cud-2013-basta-una-telefonata-1.1577978


Mentre, sempre lo Stato, in barba alle "Spending review" e alle "Leggi di stabilità", pare non affannarsi molto sulla riduzione di sprechi, soprattutto nel campo della Sanità pubblica. In pratica, si sbandierano i decreti, ma alla fine, per una ragione o per l'altra, non si rendono operativi.
Vi consiglio la visione di questo servizio, realizzato da Le Iene il 25 febbraio 2012:

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/376455/toffa-sanita-un-ministro-in-fuga.html 

 

martedì 5 marzo 2013

Un governo per uscire dalla crisi


Ora chiude anche la Firestone di Modugno (BA), mentre è probabile che prima o poi anche alcuni stabilimenti Fiat ne seguano le sorti. Con tutto ciò che ne deriva per l'insieme di industrie, grandi e piccole, e di artigiani ad essi legati con migliaia di lavoratori a spasso.
La stessa cosa vale per gli immobili. E tutto ciò viene compreso nei rispettivi servizi, diretti e indiretti, che vanno a costituire i poli industriali supporti logistici inclusi. Migliaia di lavoratori a casa, senza lavoro. E sempre più incazzati. Soprattutto nei confronti di quei politici, delle banche e di quei manager pubblici che, pur essendo i principali responsabili del malgoverno e della crisi, continuano a godere di superpensioni, supervitalizi e superliquidazioni. Per loro i soldi ci sono, eccome!
In un Paese dove possedere una casa o un'auto non è più una necessità ma viene inteso come un lusso, e per questo si spreme tassando all'inverosimile chi li possiede, è normale che non si comprino più né case né auto. In più, per quanto riguarda l'auto, ci sono i costi dei carburanti, aggravati da ogni genere di anacronistico balzello.
Per fare un esempio personale, se una trentina di anni fa percorrevo con il mio "Cinquino" una media di 30-40 mila chilometri all'anno e cambiavo anche le gomme, oggi ne percorro sì e no 10 mila e cambio le gomme ogni tre-quattro anni. Se trent'anni fa riempivo il serbatoio più volte in un mese senza problemi, oggi, per lo stesso periodo, mi bastano 20 euro di benzina. E certi mesi me ne avanza pure. Niente più viaggi con la macchina o giri "fuori porta" nei fine settimana, maggiore uso della bicicletta o delle... scarpe, meno consumo di carburante, di gomme, meno manutenzione generale e meno meccanico. Tradotto: risparmio.
Ma anche minor incasso di accise e tasse per lo Stato, perché se non compro le gomme, la benzina e tutto il resto, alla fine chi li vende ne vende meno. E io valgo per uno. Se mi moltiplicate per qualche milione di persone che, come me, hanno deciso di usare meno la macchina, ecco spiegata una "fetta" della crisi. Dell'auto e dei gestori di carburanti. Aggiungiamo a tutto questo l'insostenibile aumento delle tasse, la globalizzazione selvaggia dei mercati, il costo che da noi ha il lavoro e, quindi, il prodotto finito con l'euro supervalutato: 1 euro = 1,30 dollari (anche se per la enciclopedica Frau Merkel potrebbe salire fino a 1,40 dollari che per lei è lo stesso), a chi pensiamo di vendere le cose che produciamo? Ecco perché, a conti fatti, le politiche di austerità imposte in Italia con la benedizione della Germania della Merkel ci porteranno, nel tempo, ad un aggravamento della crisi e della recessione. E siccome i maggiori "clienti" del mercato sono rappresentati dalla classe media e medio-bassa, che sono in maggior numero ma che però si vanno a mano a mano impoverendo, oltre a creare una schifosissima disuguaglianza sociale è impensabile che soddisfacenti risultati si possano ottenere rivolgendo il mercato esclusivamente alle classi più agiate. Che sono di meno e che hanno già tutto...
Anche se non ho studiato economia - pur avendola praticata per anni -, se consideriamo che essendo diminuiti i consumi molti prodotti restano invenduti perché l'offerta supera la domanda, chi produce non guadagna. Inoltre, a causa dell'eccessiva tassazione, si impoverisce ed è costretto a licenziare e a chiudere bottega. Gli esempi purtroppo non mancano. Intanto si pensa anche a un referendum sull'euro. Che si pensi di tornare alla vecchia, cara lira?
Termino con una esortazione a Grillo e al suo movimento, nei quali molti di noi hanno creduto:

Beppe, datti una mossa e fai qualcosa di serio, altrimenti non ti crede più nessuno!

venerdì 1 marzo 2013

Grillo travolge l'Europa


Elezione Papa

Una volta raggiunto il "numero legale" dei cardinali candidati elettori, come prescrive la Costituzione Apostolica, si procederà all'elezione del nuovo Pontefice, la cui sede è ormai da ieri vacante. In pratica succede la stessa cosa per il nuovo governo, la cui sede, al contrario vacante da molto più tempo, attende con ansia qualcuno che la occupi. 
Per adesso, il totopremier vede favoriti Bers... Renz... Berl... Grrr... Prrr...