sabato 27 marzo 2010

Il gabbiano

   Oplà!...

Pazientate fratres... ancora qualche giornetto durante i quali sarò occupatizzimo a mettere quelle cose là qui, e quelle qui là... poi dovrò sistemare il sistemabile... fare il fattibile... ammaestrare il gabbiano... togliere le castagne dal cuoco... montare tutti gli armadî, dagli appendini alle ante... attaccare l'attaccabile...
Insomma, che vi devo dire? Aspettate.

mercoledì 10 marzo 2010

Periodo sabbatico


Cari Amici,
come vi avevo preannunciato alcuni giorni fa sotto le sincere spoglie del "Cavaliere Nero", mi sono dovuto prendere un periodo sabbatico durante il quale non scalerò montagne né farò il periplo della Sardegna in monopattino.
Mi dedicherò, invece, alla
difficile arte di tentare di cambiare in meglio quel poco rimasto della mia schifosa esistenza, e vi garantisco che alla veneranda età di anni quasi-sessantaquattro non è impresa di poco conto.
Perciò abbiate pazienza: dovrebbe risolversi tutto entro il breve arco di un mese o due, e poi tornerò da voi più arzillo e pimpante che mai.
E, forse, vi racconterò anche quello che ho fatto...
Un caloroso e adesivo abbraccio,
sempre vostro Francesco

mercoledì 3 marzo 2010

Acquerello

Lo so, probabilmente penserete di averlo già visto da qualche parte, sul mio blog. Ed è probabile che abbiate ragione.

Io stesso non ricordo se l'ho disegnato altre volte, oppure se, nel ricordo di qualcosa già fatto, prendendo il foglio bianco, stamani quasi all'alba, non ho fatto altro che ricopiarne la memoria.



Ma anche se, come dicevo, questo schizzetto "marittimo" assomiglia ai tanti che ho disegnato, ho voluto aggiungervi qualcosa in più: un paio di colpi di gessetto, qua e là, a casaccio, senza esagerare (spero), per ravvivare il primo piano e l'alberello piegato dal maestrale, utilizzando anche lo "sfumino" che vedete sotto, al centro della scatola dei gessetti.


Eccoli, gli stupendi gessetti colorati regalo di un caro amico di Firenze.
Grazie, Ferdinando. Ti ricordo con nostalgia per le allegre giornate trascorse insieme ad Adriana, e con tanta, tanta simpatia.


Poi, per evitare che la polvere di gesso imbrattasse il vetro dello scanner, ho spruzzato sul foglio la consueta lacca per capelli e l'ho "fissato".
Ora, in attesa che mia moglie mi chiami per la cena, sto cercando di scollarlo - accidenti ad aver esagerato con la lacca! - dal maledetto vetro dello scanner.
Perché si è "fissato" anche lì... Ma sarò scemo?!...