sabato 31 gennaio 2015

Sergio Mattarella Presidente della Repubblica



Espletate le liturgiche "cannonate" (a salve!) gianicolensi, il suono di campane montecitoriche, i picchetti d'onore coi corazzieri di scorta, la visita all'Altare della Patria e dopo il giuramento di martedì prossimo in Parlamento, il nuovo Inquilino s'insedierà definitivamente sul Colle presidenziale dal quale dovrà iniziare a fare i conti con i problemi del Paese. Renzi compreso (ma anche gli altri non scherzano...). 
Le sue prime, confortanti parole sono state per gli Italiani in difficoltà, le cui speranze attendono ormai da troppo tempo. Auguriamo di cuore al nuovo Presidente che riesca a fare di tutto per non deluderle.


giovedì 29 gennaio 2015

Taglio delle tasse



Renzi dice che vuole togliere l'Irap e abbassare le tasse... 
Vuoi vedere che con la scusa del terrorismo ora ci metteranno qualche accisa sulla circolazione dei cammelli?
Che so, dato che la fantasia non gli manca, si potrebbero inventare una tassa chiamata "Imposta Su Invasioni (e) Sabotaggi"... 

mercoledì 28 gennaio 2015

Minacce Isis



Intanto, tra un rinvio e l'altro, slittano a data da destinarsi le norme sulla sicurezza antiterrorismo. I motivi? Pare che non si possano dare i necessari "superpoteri" agli "007".
D'altra parte, quello che conta di più adesso è che passi la legge elettorale, che si arrivi alla nomina del nuovo inquilino del Colle condiviso da tutte le forze politiche e che nel Mov 5Stelle si mettano d'accordo su cosa fare. Per il resto c'è tempo. Almeno noi ce lo auguriamo. Poi, se Alfano ci tranquillizza bisogna crederci.
E quei terroristi che hanno annunciato che approderanno presto coi barconi sulle nostre sponde, s'informino: il decreto che glielo impedirà è quasi pronto, perciò da noi non si passa! 

fonti:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/27/terrorismo-salta-per-terza-volta-cdm/1376178/
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/lisis-vuole-infiltrarsi-sui-barconi-dei-clandestini-1086591.html

http://www.romatoday.it/cronaca/terrorismo-roma-isis-minacce.html 


lunedì 26 gennaio 2015

SYRIZA



Il 27 febbraio 1953, a Londra, venne firmato il trattato di "parziale cancellazione del debito" che impegnava la Germania a rimborsare i debiti per i danni di guerra contratti tra il 1919 e il 1945. Il debito, molto elevato, alla cui riscossione Italia e Grecia rinunciarono per le parti di loro competenza, fu tuttavia ridotto del 50% e dilazionato in più di 30 anni! Dopo la caduta del muro di Berlino, con l'unificazione delle due Germanie, ne restava da pagare ancora una metà, e l'Italia e la Grecia, nazioni che avevano riportato immensi danni di guerra, ancora una volta rinunciarono ad avere la loro parte di soldi. 
Solo nel recente 2010, evitando per ben due volte il default, la Germania ha finito di rimborsare il dovuto per un importo di quasi 70 milioni di euro!

fonti:
  http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-10-14/la-merkel-ha-dimenticato-quando-l-europa-dimezzo-debiti-guerra-germania-151827.shtml?uuid=ABkKN62B
http://it.wikipedia.org/wiki/Accordo_sui_debiti_esteri_germanici

E allora? Verrebbe spontaneo chiedersi, per non voler essere volgari a tutti i costi, che cavolo vuole adesso la Merkel. E', sì o no, la Cancelliera? E allora cancelli! Eccheccazzo!

sabato 24 gennaio 2015

Romano Prodi Presidente della Repubblica



E... se invece eleggessero Romano Prodi? In fondo, non sarebbe una cattiva idea. Con un presidente ciclista si risparmierebbero un sacco di soldi per le autoblù!

Economia mondiale


Stasera, girovagando per il web, a questo indirizzo:  http://www.theyrule.net/2004/tr2.php  ho trovato questo... "giochino" (non più aggiornato dal 2004, ma ugualmente significativo), che mostra le varie connessioni di potere tra chi governa e controlla i principali settori dell'economia mondiale, anche da poltrone diverse, peraltro non sempre visibili a tutti. Niente di male o di segreto, per carità, ma è pur sempre interessante saperlo.

Funziona così:

- si entra nel sito, e dopo l'iniziale presentazione (che si può abbreviare cliccando sulla pagina), si clicca sulla poltrona che gira sulla quale è scritto "They Rule".
- nella nuova pagina bianca che appare, in alto a sinistra c'è un menù che contiene un sacco di voci. Cliccando su "Companies" (Società), si apre un menù a discesa nel quale figurano riportate molte delle principali aziende mondiali. Io, per esempio, ho scelto la prima della lista. Cliccando sul nome dell'azienda vi appare una scrivania che, se ci cliccate sopra col mouse tenedolo premuto, vi consente di spostarla comodamente dove volete; mentre, passandoci sopra col mouse senza cliccare, vi mostra alcune voci: "Show directors, search, website e delete" (cancella).
- se la scelta non vi soddisfa, potete rifarla cancellando la mappa dal menù a sinistra ("Clear map") e ricominciare daccapo con un'altra Compagnia.



Nell'esempio sottostante, passando il mouse sopra la scrivania, ho cliccato su "Show directors" (mostra i dirigenti), e mi è apparso quello che vedete. 


 
Anche in questo caso, le persone che appaiono si possono spostare tenendovi premuto sopra il mouse e trascinando. Se ci fate caso, non tutte le persone sono uguali e delle stesse dimensioni. Quelle più "magre" non hanno alcuna ramificazione e, se ci passate sopra col mouse, mostrano solo due voci: "remove" (cancella) e "research" (ricerca, che vi spiega chi sono e cosa fanno); mentre quelle più "grasse", se ci passate sopra col mouse di voci ne mostrano tre: "show boards" (mostra quadri di comando, settori), "remove" e "research".


Cliccando su "Show boards", appaiono altre scrivanie (che possono appartenere anche ad altre aziende), ciascuna delle quali, come già detto in precedenza, passandoci sopra col mouse mostra altre ramificazioni e altri dirigenti. I quali a loro volta mostreranno altre scrivanie e altri dirigenti, continuando, forse, all'infinito...
Siccome ogni volta che si aggiungono elementi è probabile che questi si sovrappongano all'immagine precedente, per maggiore comodità di visualizzazione ciascuna poltrona (o persona) potrete disporla a vostro piacimento dove vi pare spostandola col mouse.


In pratica, gli interessi di A e di B non necessariamente devono restare solo tra A e B, ma potrebbero interferire anche con C e con D, i quali potrebbero essere collegati anche con E e con F... fino alla Zeta. Con la conseguenza che A potrebbe avere legami anche con Zeta. Carino, vero?

Naturalmente, tutto questo l'ho preso dal web e quindi è di dominio pubblico. Ma resta il fatto che se qualcuno non avesse piacere di vederlo pubblicato, sarà sufficiente dirmelo e io lo rimuoverò subito. Grazie.

L'Elite dei banchieri e il Nuovo Ordine Mondiale


Scoperto oggi: molto interessante e istruttivo





 

giovedì 22 gennaio 2015

Tutti al voto



Vedendo come si stanno mettendo le cose, sento da un po' una vocina che mi dice di non andare a votare. Ormai ne ho talmente le palle piene di questi "non-so-più-come-chiamarli" e delle loro trovate, che sarei disposto ad andare a vivere anche con gl'Indios lungo il Rio delle Amazzoni. Ne ho parlato anche in casa, con la mia Signora, e fuori dalle mura domestiche, con qualche amico; ma la mia Signora teme le zanzare - e degli Indios non si fida - e i miei amici mi hanno confessato che agli Indios preferirebbero di gran lunga la Tahilandia, e alle zanzare il carnevale di Rio. Perciò alla fine me ne starò dove sono e aspetterò. In fondo, le zanzare le abbiamo anche qui, e tra un po' sarà carnevale. Peccato che non ci sono le Amazzoni... Però andrò a votare. Metterò il pilota automatico e andrò al seggio. Ah, se andrò! E sapete a chi lo darò il voto? Ve lo dico? 
E invece non ve lo dico.

Cagliari da Molentargius



Dipinto qualche giorno fa, con le mani in tasca perché faceva molto freddo.
Tra l’altro, questo è uno dei miei primi acquerelli con l’eco. Me ne sono accorto subito dopo averlo dipinto, quando un signore che passava di lì per caso mentre dipingevo ha esclamato: “Perbacco… acco… accoacco! Ma questa è Cagliari vista da Molentargius… argius… argiusgiusus!”

E così mi ha sùbito còlto il desìo compositìvo:

"Città inerpicàta sul còlle di tufi maestri
che cèli orizzonti nascósti tra muri maldestri,
dai ciòttoli sparsi di vicoli strétti
odo esili passi ruzzolando canèstri.
Beàto beòta allegrotto e servétta acerbétta
che inarchi le póppe sculando pedestre
tra tufi maestri e muri maldestri
nell'ombrosa frescura di vicoli stretti
io passo rombante in motocicletta!"

Il Poeta


mercoledì 21 gennaio 2015

Giuliano Amato Presidente della Repubblica



"Abbiamo promesso agli Italiani che avremo restituito orgoglio, speranza e onore al nostro Paese, e lo stiamo facendo". Queste, in sintesi, le "virtù teologali" che Renzi ha annunciato prima di prendere parte al World Economic Forum di Davos, dove "coglierà l'attimo" tra branzini e opportunità, prosciutti e riforme strutturali, parmigiano e innovazioni, il tutto innaffiato da pregiati prosecchi. 
fonte: http://www.repubblica.it/economia/2015/01/20/news/davos_al_via_in_salsa_italiana-105379823/
Ora, siccome guardandomi intorno non mi pare che l'annuncistica renziana possa trovare credito in un Paese, il nostro, dove le diseguaglianze sociali e il divario tra ricchi e poveri crescono a vista d'occhio, dove i disoccupati sono di più di quelli che lavorano, dove 2 imprese ogni ora e 62 al giorno falliscono e dove ci sono ancora pensioni da fame, mi chiedo anche di quale "onore" Renzi parli di "rendere" al Paese. Secondo alcuni approfondimenti in fatto di ricchezza e povertà è apparso che nel 2013, in Italia, ci siano dieci famiglie più ricche del 30% degli italiani, e che l'aumento della ricchezza ha favorito solo chi era già ricco di suo.
Quegli 80 euri famosi, dei quali il governo ha fatto quasi una bandiera dicendo che avrebbero aiutato chi ne ha più bisogno (escludendo però pensionati e incapienti e, udite! udite! anche coloro che hanno un reddito inferiore a 8 mila euro all'anno), a conti fatti sono finiti anche nelle tasche di chi ne avrebbe potuto benissimo fare a meno. I casi sono parecchi e di variegata natura, ma non potendo elencarli tutti per fare un esempio mi limiterò a citarne uno che riguarda le coppie che sono in regime di separazione dei beni. Mettiamo il caso che io sia un deputato con un reddito annuo lordo di circa 200 mila euro, e che mia moglie sia impiegata alla Regione, una qualunque, e abbia un reddito annuo lordo fino a 26 mila euro, il "furbesco-elusivo" sistema della separazione dei beni in questo frangente mi soccorre e fa sì che la mia Signora abbia diritto agli 80 euro del governo Renzi. Domanda: vi sembra giusto? Risposta: a me no.
E allora non sarebbe più giusto se in casi simili, prima di dare 80 euro a "vanvera", fosse applicato quel famoso "indice ISEE" (ovvero l'Indice di Situazione Economica Equivalente), di cui parla il D.l. 31 marzo 1998 n. 109, modificato con quello del 5 dicembre 2013 n. 159, che tiene conto dei redditi effettivi di un nucleo familiare per aver diritto a prestazioni sociali agevolate (perché gli 80 euro rappresentano comunque una "prestazione agevolata")?
Se avete la pazienza di leggervelo, il decreto lo trovate qui: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/1/24/14G00009/sg
Naturalmente, tra commi e rimandi ad altre leggi e decreti, non è cosa per novellini, ma estenderlo anche al nucleo familiare dell'onorevole in questione e ad altri che, come l'onorevole, vi soggiacerebbero, mi sembrerebbe cosa buona e giusta. A questo punto, quando Renzi parla di restituire "l'onore" al Paese mi piacerebbe sapere a quale onore si riferisce. Perché un Paese così segnato da evidenti diseguaglianze sociali non mi pare certo un Paese "onorevole".
Termino con l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, che secondo le mie previsioni sarà quasi sicuramente Giuliano Amato. Come, Giuliano Amato chi? Quello che la notte tra il 9 e 10 luglio 1992 prelevò forzosamente dai nostri conti correnti il 6‰ di ciascun deposito.
fonte: http://www.ilgiornale.it/news/amato-e-quel-colpo-mano-notturno-che-impose-patrimoniale.html
Ma che oggi, prima di salire al Colle, si sospende la pensione.
fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/speciale-quirinale-2015/11746765/Giuliano-Amato-si-sospende-la-pensione.html
Tanti auguri, Presidente.

Cagliari e Molentargius


In attesa dell'elezione di un Presidente che sia espressione del popolo della Repubblica e non dei partiti; di una legge elettorale che questa volta consenta ai cittadini di scegliere il Parlamento che vogliono; di altri referendum abrogativi che, nonostante il quorum raggiunto e i voti popolari favorevoli all'abrogazione di questo o di quello s'impipano della Costituzione che li prevede (vedi, per fare qualche esempio, quello contro la privatizzazione dell'acqua pubblica: inascoltato; quello sul finanziamento pubblico ai partiti: abrogato, ma reintrodotto subito dopo aver cambiato nome; e infine l'ultimo, quello di Salvini sulla "legge Fornero": bocciato dalla Consulta perché inammissibile, più tutti gli altri probabilmente ammissibili ma ai quali non abbiamo saputo-voluto dare risposte perché siamo un popolo di cazzoni, fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Consultazioni_referendarie_in_Italia ), aspettando tutto questo ma anche altro, dicevo, in questi giorni ho ripreso con piacere a farmi gli affari miei. Cioè niente di eccezionale, ci mancherebbe; solo qualche foto qua e là, approfittando d'un tepido sole del quale la clemenza del tempo ci ha deliziato in questi ultimi giorni. Così, sempre con la solita bicicletta, me ne sono andato al Poetto a vedere i lavori del nuovo lungomare, che di sicuro diventerà più bello, ma che nel frattempo è interdetto al traffico velocipedistico. Almeno se i cartelli dicono il vero.


Infatti, siccome a destra c'è il marciapiede pavimentato mistoerba; a sinistra (dove si vede il vecchio Ospedale Marino), oltre l'altro marciapiede mistoerba, è recintato perché fervono i lavori, e al centro le due uniche corsie sono riservate ai mezzi pubblici, da ciclista mi chiedo come, parafrasando la bella canzone dei Gens, potrò arrivare in fondo al viale, "in quel caffè dove la gente non sa cosa fare", e magari, chissà, incontrare "lei" (ascolta, se vuoi, la canzone su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=Dda26k7HLvM  ). Stranezze della viabilità!
Allora, siccome mi sono regalato un telefonone cinese dotato di tutti i comfort e pagato una cazzata (anche se ci ha messo un mese per arrivare), sapendo che una zona del Parco di Molentargius è fornita di Wi-Fi libero e gratuito, ho fatto dietrofront e me ne sono andato al Parco. Lì, ho pensato, sotto un albero e comodamente acciambellato su una panchina, potrò cybernavigare a tutto spiano senza pagare un cent!  
Ne parlano anche qui (se riuscite a decifrare alcune parole in dialetto "alieno"):
http://www.parcomolentargius.it/layout.php?dest=rassegna_view&artcl=761

Questa sotto, dietro l'albero di ulivo, è la panchina:


E questo è il "punto Wi-Fi" libero messo gentilmente a disposizione dal Comune:


Certo, la connessione non è delle migliori, ma non si può mica avere tutto dalla vita.
W l'Italia, W le tasse, W il Governo!

venerdì 16 gennaio 2015

Pugni e Papi



Più chiaro di così!

Concordo col Santo Padre: non si possono tollerare le offese quando sono rivolte a dei simboli, tanto più se sono religiosi e appartengono ad altri. Naturalmente, l'iperbole papale del "pugno" non significa che si deve rispondere con la violenza, ma una reazione può essere compresa nel prezzo. Credo, umilmente, che un conto sia la libertà di espressione nella satira quando colpisce il potere e chi lo esercita, e un altro sia offendere la fede. Poi, da qui ad ammazzare in nome di un dio c'è una bella differenza, e la carneficina che quei fanatici hanno fatto, prima nella redazione di Charlie Hebdo e poi nel supermercato dove c'erano ebrei, è e resta soltanto uno sproporzionato, esecrabile, ingiustificabile atto criminale. Aggiungerei che se ridere degli altri può significare saper ridere di se stessi e delle proprie miserie, quando si toccano certe sensibilità un po' di attenzione in più non guasterebbe.
 

venerdì 9 gennaio 2015

Charlie Hebdo



Finalmente la Polizia francese li ha beccati e li ha fatti secchi. Tutti. Brava Polizia francese! Ve l'immaginate se una cosa del genere fosse successa da noi? Io me la sono immaginata così:
“Coi terroristi asserragliati con gli ostaggi nel supermercato, si convocherebbe in tutta fretta - al massimo entro Pasqua - un consiglio dei ministri per discutere un disegno di legge per la lotta al terrorismo da inserire nella prossima legge di stabilità insieme agli altri disegni annunciati da Renzi.
Frattanto le televisioni, aprendo un altro fronte di offensiva in diretta, si precipiterebbero di corsa a intervistare la mamma di uno dei massacratori assistita da un avvocato che passava di lì per caso. Raggiunta la donna nella casa popolare che occupa abusivamente nella periferia di Roccafresca, ella affermerebbe che il figlio non è un terrorista bensì un trattorista che lavora da anni per una azienda agricola della zona, e se una volta lo avevano sentito dire che "sarebbe morto da martire" era solo perché il principale non gli pagava più lo stipendio da sei mesi. Quindi, quello del supermercato non è certamente suo figlio. Pubblicità.
Nel frattempo l’intelligence italiana è riuscita a scoprire la vera identità di uno dei sequestratori: un figlio di madrassa, noto alle forze dell’ordine per aver più volte sottratto le merende ai connazionali durante il sacro mese di digiuno, tuttavia rilasciato dopo cinque minuti per decorrenza dei termini della carcerazione preventiva e riaccompagnato a casa con la macchina di servizio a spese dello Stato e con le scuse della Questura. Perciò, per procedere al fermo del terrorista tornato in libertà - che nel frattempo si riempie il carrello della spesa restando fermo un giro alla cassa senza passare dal via -, non potendolo arrestare in flagranza perché secondo l’agenzia delle entrate il reato non sussiste se non viene notificato entro sessanta giorni dalla data della notifica, è necessario per prima cosa il nulla osta della provincia di competenza del supermercato e poi il parere dell'amministratore di condominio e quello del comitato di quartiere, perché un reato non è tale fino a quando non lo stabilisce l’assemblea con i quattro terzi della maggioranza più uno. A questo punto, siccome le Province sono state abolite da Renzi in data da destinarsi, verrebbe sollevata l’obiezione, peraltro giustificata, che secondo la legge Severino un colpevole non è colpevole fino a quando non viene dichiarato colpevole a meno che non venga provata, retroattivamente, la sua innocenza sentiti anche i sindacati di categoria.
Oltre ai numerosi esperti di strategie fumose chiamati in causa anche la politica scenderebbe in campo con la diplomazia, e alla domanda cosa avrebbe fatto la Lega, Calderoli, con la bava alla bocca e agitando minacciosamente 2 metri di luganega, tuonerebbe che “bisogna buttarli tutti giù dall’elicottero, come ha fatto Bill con Ridge quando gli ha rapito Brooke! ”
Al quale da sinistra magari si obietterebbe che “non possiamo costringere un essere umano, soprattutto se fugge dalla guerra, a salire su un elicottero e poi buttarlo di sotto contro la sua volontà!”
Pannella nel frattempo riprenderebbe lo sciopero della fame, della sete e degli aperitivi per le inumane condizioni dei carcerati, peraltro sanzionate severamente dal consiglio europeo, e nell’attesa di ulteriori decisioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu verrebbe proclamata l’amnistia su tutto il territorio nazionale”.

Charlie Hebdo





giovedì 8 gennaio 2015

Charlie Hebdo




Una vigliaccata simile è come se l'avessero fatta a tutto il genere umano! Perché la libertà di espressione è sacra per tutti. 
Fanatici e vigliacchi!
Sono talmente incazzato che riesco a controllarmi a fatica.

Aggiunto oggi, alle  16,20 circa

La notizia del vile attacco alla sede di Charlie Hebdo e l'uccisione di giornalisti e agenti di polizia mi ha colto del tutto impreparato davanti ad un evento di simile portata. Perché se anche in passato vi erano state minacce e addirittura un attentato incendiario alla sede del giornale, non avrei mai immaginato che si sarebbe giunti a tanto! E' stata un'esecuzione in piena regola, portata avanti con fredda determinazione e, aggiungerei, di stampo militare. Insomma, quei tizi imbacuccati e farneticanti frasi che con l'Islam moderato spero non abbiano niente da spartire, non erano "avventizi" del crimine ma sapevano benissimo cosa stavano facendo ed erano addestrati a farlo. Il fatto che poi sia stato trovato un documento d'identità all'interno dell'auto utilizzata per la fuga mi fa tornare in mente altri documenti, sempre d'identità e appartenenti ai dirottatori, che furono rinvenuti "intatti" tra le macerie arroventate e fuse delle Torri gemelle, e spinge a chiedersi come sia possibile...
Detto questo, veniamo a noi e all'ipocrisia che ci contraddistingue e che ogni volta, ahimè, prende il sopravvento. Già, perché tutti noi invochiamo la libertà di stampa, e adesso in particolare di satira, salvo poi censurare e condannare quando colpisce "alcuni". Mi riferisco a una vecchia vignetta di Vauro, denunciato per vilipendio quando disegnò Cossiga "tra i carabinieri", e a Forattini quando "sbianchettò" D'Alema per la lista Mitrokhin (ex archivista del KGB) e le discutibili attività dei servizi segreti sovietici nel nostro Paese. Quest'ultima, secondo me, una delle migliori vignette di Forattini, satira pura, che però gli costò una querela con richiesta di danni, non da Mitrokhin ma dallo stesso D'Alema, che fortunatamente, e aggiungo intelligentemente, poi ritirò. E' chiaro che la satira spesso eccede, talvolta spingendosi a lambire o ad immergersi totalmente nel cattivo gusto e nella riprovazione, financo nella dissacrazione, e allora credo che in questi casi debbano intervenire quei freni inibitori che ciascuno di noi possiede, o dovrebbe possedere, anche se in misura diversa l'uno dagli altri, facendo scattare una sorta di autocensura, e quindi l'opportunità o meno di pubblicare un testo o una vignetta, soprattutto se di carattere religioso che offendano l'altrui credo. Una volta ricordo che si diceva "scherza coi fanti ma lascia stare i santi", e forse vale ancora. Ma se per noi può valere di meno e ci dimostriamo ipocritamente bendisposti e tolleranti, per gli altri ci sono dei "santi" che valgono più dei nostri e bisognerebbe rispettarli.

sabato 3 gennaio 2015

Accise e tasse benzina



Pare che i ventilati aumenti delle accise sulla benzina siano rientrati al... mittente. Almeno queste sono le voci che corrono, e speriamo che sia davvero così! Intanto, oggi, un caro amico mi ha inviato questo specchietto sul prezzo dei carburanti alla pompa. Siccome mi è piaciuto perché fa riflettere, lo faccio leggere anche a voi. Affinché, come me, riflettiate.


IL PREZZO DELLA BENZINA… sta scendendo!
 
Oggi un amico qui in montagna stava commentando il fatto, tutto soddisfatto.
Allora ho fatto presente che:
sulla benzina le SOLE accise ammontano, IVA compresa, a 0,8835 euro/litro, cui si aggiunge il costo carburante (circa 0,40 euro/litro) e l'IVA sul carburante (ciò significa che se il costo del carburante su un litro di erogato è pari ad euro 0,40, bisogna ancora aggiungere 0,088 euro di IVA). Perciò, tra accise e Iva, sono quasi un euro di imposta per ogni litro di benzina (per la precisione: € 0.9715 ndr).
Un pieno di 60 litri, insomma, corrisponde ad un prelievo fiscale di circa 60 euro. Per un automobilista che percorre 30.000 km annui e che consuma approssimativamente 3000 litri di carburante, sono 3000 euro di tasse. A tali cifre occorre ancora aggiungere altre eventuali accise regionali che, dal 1999 le Regioni sono autorizzate ad applicare localmente a fronte di necessità particolari (come le alluvioni in Liguria). 
Senza accise, con la sola IVA al 22%, un litro di benzina costerebbe alla pompa meno di 0,5 euro al litro!


Il mio amico si è improvvisamente zittito!


Ecco alcuni esempi, non esaustivi, delle accise che quotidianamente paghiamo per ogni litro di benzina che consumiamo:


0,000981 euro: finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935-1936;
0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez del 1956;
0,00516 euro: ricostruzione post disastro del Vajont del 1963;
0,00516 euro: ricostruzione post alluvione di Firenze del 1966;
0,00516 euro: ricostruzione post terremoto del Belice del 1968;
0,0511 euro: ricostruzione post terremoto del Friuli del 1976;
0,0387 euro: ricostruzione post terremoto dell’Irpinia del 1980;
0,106 euro: finanziamento della missione in  Libano del 1983;
0,0114 euro: finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
0,005 euro: acquisto di autobus ecologici nel 2005;
0,0051 euro: terremoto dell’Aquila del 2009;
da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (ma molti parlarono di “cinema di quarta categoria…”) nel 2011;
0,04 euro: arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011;
0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana nel novembre 2011;
0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011;
0,02 euro: terremoti dell’Emilia del 2012.
Non occorrono commenti.


Buon anno dal distributore!