lunedì 29 novembre 2021

Nuovo Super Green Pass

 

Nuovo Super Green Pass

Modello indossabile, anche per chi va in monopattino! 😁

 

Ormai appare sempre più chiaro che il traguardo del "Covid Zero" resta ancora molto lontano dall'essere raggiunto. E siccome appare altrettanto chiaro che la politica non possa fregiarsi del merito di averlo del tutto sconfitto coi vaccini, la scelta più semplice per la salute pubblica cade su restrizioni e divieti. Da inizialmente "normali", a un crescendo di "super" e "rafforzati" che però non confliggano con l'economia e la "ripresa" del Paese, ora al 6 e passa di Pil. Perché se salvare vite è difficile, non lo diventino almeno il Natale e le file per gli acquisti.
fonte: https://www.tgcom24.mediaset.it/2021/video/covid-la-variante-omicron-non-frena-l-assalto-ai-centri-commerciali_42309670-02k.shtml
https://gds.it/video/politica/2021/07/22/dl-covid-draghi-lappello-a-non-vaccinarsi-e-un-appello-a-morire-d52109b7-7356-4b7d-a0ef-218024f80e99/
 
In tale dicotomia tra il rimanere chiusi in casa o sfidare virus e varianti uscendo allo scoperto, pur se mascherati e distanti, per adesso non resta che la magra consolazione di contarci nelle manifestazioni di piazza schiumando rabbia pro o contro gli immunizzati dal salvifico siero e gli "untori" no-vax. Aizzati l'uno contro l'altro anche dalla martellante propaganda dei media in sintonia col "Sistema", perché la campagna vaccinale non si deve assolutamente fermare. Anche a costo di una esclusione sociale a criteri variabili nei confronti di chi non si adegua e protesta. O, bene che vada, a una condanna periodica rinnovabile ai tamponi forzati.😵
fonti:
https://tg24.sky.it/economia/2021/11/27/super-green-pass-app-controlli
https://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/il-governo-draghi-decreta-lapartheid-dei-non-vaccinati-anti-scientifico-e-incostituzionale/
https://lanuovabq.it/it/no-vax-fuori-dalla-societa-draghi-normalizza-lapartheid
https://www.ladige.it/attualita/2021/11/25/draghi-e-i-no-vax-non-vanno-criminalizzati-ma-vi-ricordate-il-natale-dell-anno-scorso-1.3065933

Senza nulla togliere alla speranza che in questa battaglia tra le diverse verità e il convulso rincorrersi dei pareri dei "tele esperti", dove ognuno soffia sul fuoco che gli pare più giusto per sistematica opposizione, alla fine abbia la meglio la pacifica convivenza.
Tra noi umani, virus compreso. 🤗  

venerdì 26 novembre 2021

Alcatraz

In attesa delle prossime festività, complice il virus, i vaccini, i lasciapassare verdi e il tempo atmosferico che anche da noi sta facendo i capricci, mi sono rimesso a frugare tra le mie vecchie cose accatastate un po' dappertutto. 
E così, fruga che ti fruga, indovinate un po' cosa ho trovato? Allora... avete indovinato? No? Va bene, ve lo dico io.
Ho trovato un pacchetto di vecchi negativi 6x9, rovinati dal tempo e dalle muffe, appartenuti ad un lontano prozio che, a causa della crisi e di certi guai con la giustizia, tanti anni fa fu costretto ad emigrare per lavoro ad Altrac... Altraz... ad Alcatraz. 


 

Per contratto, ci sarebbe dovuto restare almeno una trentina d'anni, ma siccome quando emigrò di anni ne aveva 57, calcolando che si sarebbe liberato solo verso gli 87, decise di lasciare il lavoro anzitempo e dopo un paio d'anni se ne andò senza salutare nessuno rinunciando anche ai contributi. Questo fatto dispiacque molto al suo datore di lavoro, tanto che, insieme alle maestranze, si diede un gran daffare per ritrovarlo affiggendo, per tutta la California e gli Stati con essa confinanti, un numero imprecisato di avvisi recanti la sua immagine, sia di fianco che di profilo, aggiungendovi un lauto premio in denaro. Ma ogni ricerca risultò vana: di Frank "Due dita", questo il suo nome d'arte, nessuna traccia.  Disciolto, liquefatto, gassificato, evaporato, emulsionato, svanito nel nulla.
Ora, siccome insieme ai negativi ho trovato anche un paio di lettere dal fronte, dall'attenta lettura di una di queste, ancora più consumata e rovinata dei negativi, sono venuto a sapere che il nomignolo "Due dita" gli era stato affibbiato da alcuni suoi commilitoni quando, durante la Prima Guerra Mondiale, perse d'un botto tre dita della mano destra. Si legge che, bloccato insieme ai suoi compagni dal fuoco austriaco a quota "626", in una delle tante trincee del Carso che in quell'anno abbondavano alle pendici delle Alpi Giulie, una mattina il comandante del suo plotone chiese un volontario per portare un dispaccio al comando per avere rinforzi.
"Vado io!" - gridò il prozio Frank, alzando generosamente la mano destra. "Ta-pum!" - fu la subitanea risposta all'impavido gesto. Il maledetto cecchino austriaco, perennemente in agguato, anche quel giorno ebbe la sua vittima. Con un audace, quanto fortunato tiro a tre sponde: borraccia di Cavarzan, elmetto di Bortolon, padella di Brusadin gli portò via in un sol colpo mignolo, anulare e medio.
Ma torniamo ad Azaltr... Acaltr... Altzac..., insomma al nuovo lavoro che Frank avrebbe svolto nella baia di San Francisco. Lo avevano assunto alla "Rocca" perché era un tipo molto industrioso e pieno di fantasia. Quello che oggi si direbbe un "creativo"
Lo aveva scoperto un noto talent scout del luogo una mattina mentre tentava di smontare la Statua della Libertà per sostituirla con un'altra quasi uguale del noto burattino di collodiana memoria.


                                                      L'opera d'Arte del prozio Frank

Subito informati del fatto, accorsero a frotte prima i giornalisti - che in quel momento erano tutti ad Avetrana per certi fatti che sarebbero dovuti accadere di lì a qualche anno -, poi la polizia americana - ché anche quella non scherza -, e infine le televisioni - anch'esse ad Avetrana per filmare il plastico di una villetta che sarebbe dovuta apparire in una nota trasmissione televisiva una volta avuta la licenza edilizia. 
Insomma, la storia della statua e del burattino aveva fatto davvero scalpore. Il povero Frank, da principio si era giustificato dicendo che quello che stava per fare tutto sommato aveva un fondamento di verità... che sotto sotto gli americani qualche piccola bugia la dicono anche loro... e che poi, esteticamente parlando, una volta sistemato a dovere sul piedistallo, anche un burattino avrebbe fatto la sua bella figura. Di burattini, ahimè, è pieno il mondo... Macché! Quelli non vollero sentir ragioni e, burattino compreso, lo imbarcarono subito per una gita all'isola delle nebbie, dove arrivò nel pomeriggio inoltrato di due mesi dopo.



Il principale, avvisato per telefono dai giornalisti che intanto erano già sbarcati da qualche ora insieme alle televisioni, lo accolse a braccia aperte, gli spalancò subito il cancello e, una volta stabiliti i termini del contratto, gli mostrò la stanza dove avrebbe dovuto soggiornare. Inizialmente Frank si schermì dicendo che con due sole dita lavorava maluccio, e che se avesse dovuto spostare per esempio il faro che c'è lì, sulla punta, smontandolo, per sostituirlo con la statua del burattino, ci avrebbe messo un sacco di tempo. Il principale lo rassicurò dicendogli che non si doveva preoccupare, che aveva a disposizione tutto il tempo che voleva, e che in trent'anni, di cose, ne avrebbe spostate un sacco.


 Dopo i primi giorni, il prozio Frank cominciò a sospettare che lo avessero preso in giro. Di lavoro neppure l'ombra, e poi la camera era stretta, il letto poco confortevole, il bagno non era un granché - anche peggio di quello che aveva al paese -, la porta aveva le sbarre e, cosa peggiore di tutte, non poteva uscire quando voleva ma solo per un'ora al giorno, insieme agli altri operai del cantiere e ad orari stabiliti. 

                                  Alcune immagini dell'interno dell'azienda dove lavorava il mio prozio


                                    Lo stupendo panorama di cui godeva lo zio dalla sua camera


                                             La camera di "zio" Frank, vista dall'esterno

Più volte tentò di parlare col principale, minacciando anche di rivolgersi ai sindacati, ma senza ottenere risposte. Così, giorno dopo giorno, iniziò a insinuarsi nella sua mente l'idea di abbandonare il lavoro.
"Da domani mi metto in mobilità!" - disse una mattina, svegliandosi di buonora carico di energie positive. Ma lo spazio era quello che era, e nonostante si muovesse per tutto il giorno a destra e a sinistra, avanti e indietro, non arrivava mai da nessuna parte. Un pomeriggio, mentre stava seduto sul letto assorto nei suoi pensieri, si accorse che proprio sotto al lavandino c'era una grata...



"Chissà che ci sarà lì dietro..." - pensò. Incuriosito, piano piano iniziò a grattare con le due dita l'intonaco che c'era intorno. "Meno male che non è duro e viene via facilmente... e poi sono anche fortunato che ho solo due dita, così non sono costretto a piegare le altre tre mentre gratto con l'indice".
L'intonaco grattato via lo conservava dentro le tasche dei calzoni e ogni giorno, senza farsi vedere dai capicantiere, ne buttava un po' in giro per il cortile durante la pausa pranzo.
Poi la lettera continuava: parlava dell'abbandono del posto di lavoro attraverso l'intercapedine del muro, dietro al lavandino... di qualcuno che addirittura gli aveva sparato perché tornasse indietro... del fatto che, forse a causa degli scioperi, non ci fosse neppure un traghetto che a quell'ora tarda lo portasse sulla terraferma... dell'acqua fredda che gli gelava le ossa... Insomma, di tutto quello che gli era capitato prima di giungere dall'altra parte della baia. In certi punti facevo fatica a leggere, la lettera era strappata, rosicchiata dagli acari, l'inchiostro sbiadito e macchiato. S'intuiva, però, che il povero prozio doveva averne passate di tutti i colori.
Giunto a riva, Frank, asciugatisi alla meglio i vestiti allo spirare di Zèfiro, dopo un'ora di cammino trovò una ferrovia lungo la quale di lì a poco passò un treno merci sul quale si issò a fatica. Il vagone era abbastanza spazioso e trasportava materiali ferrosi destinati in Germania. 



Suppose dalle targhette lette qua e là che il vagone stesso doveva essere di fabbricazione germanica, e che probabilmente era stato agganciato, con tutto il suo contenuto, al resto del treno per poi essere trasferito in Germania.
Non avendo altro da leggere oltre alle targhette, distrutto dalla stanchezza, Frank si addormentò profondamente. La mattina seguente, aperta la pesante porta di ferro e legno del carro merci, si accorse di essere nel bel mezzo di una prateria americana.



Di quelle che si vedono nei film. E come percepì profilarsi in lontananza le sagome di alcune case, forse un villaggio, approfittando del rallentamento del treno che in quel tratto percorreva una stretta curva, afferrandosi con la destra al maniglione di ferro dello sportellone, ratto come il fulmine si lanciò giù dal vagone!


"Ahhh!!" - gridò di dolore il meschino prozio Frenk "Due dita". L'infame maniglione "Made in Germany", forse lontano parente del cecchino che tanti anni prima gli aveva segato mezza mano, a causa di una piega che ne sagomava l'impugnatura verso il basso, gli aveva imprigionato l'indice amputandolo di netto. Frank capitombolò pesantemente alla base della massicciata, dove restò, in mezzo al pietrisco, al sangue e alla polvere, privo di sensi. 
Quando si svegliò il sole stava calando. Non sapeva per quanto tempo era rimasto svenuto, né dove si trovasse; per giunta senza un dollaro in tasca e con un altro dito di meno. 
E ora?... Come lo avrebbero chiamato, ora che gli era rimasto solo il pollice? Frank "Un dito"?... "Pollicino"?... Oppure Frank "Monodattilo"? Ecco... Frank "Monodattilo" suona bene... e poi, come nomignolo, è anche cólto... Gli ricordava vagamente il monòmetro dattìlico del mètro imenèo di elegìaca memòria, studiato al liceo tanti anni fa.
Ma vediamo cosa diceva ancora  la lettera... per il soprannome c'è sempre tempo. In quel momento, la cosa più urgente da fare era raggiungere un centro abitato per medicare la ferita, ma soprattutto per mettere qualcosa sotto ai denti.
Ah... ecco... la lettera, dopo un paio di strappi e altre parole illeggibili, continuava dicendo che Frank arrivò dopo qualche ora di cammino a una stazione di servizio, di quelle che fanno il turno anche di notte; che parlò col gestore e, mentre lui lo medicava, gli raccontò quasi tutta la sua storia - omettendo però di raccontare i fatti di Atral... Alcaz... Azatr..., insomma di quel posto là da dove era scappato.


Seppe che si trovava vicino a Sierra Vista, in Arizona, nei pressi del confine messicano, e così domandò al brav'uomo se poteva dargli una mano - ne avrebbe avuto anche bisogno... -, e che cercava un lavoretto per tirare su qualche dollaro per continuare il viaggio e tornare a casa sua, in Italia.
Il benzinaio, che da subito lo aveva accolto amichevolmente, lo mise subito alla prova convenendo che alla pompa di benzina, anche con una mano sola, Frank ci poteva lavorare tranquillamente. E poi, col pollice, una volta fatto il pieno, sollevando la mano, senza alcuno sforzo poteva sempre dire: "Okey!". E così andò per la pompa di benzina. 
Rimase alla stazione di servizio circa tre anni, poi ebbe una storia con la moglie del principale in seguito alla quale fu costretto ad andarsene di corsa. D'altra parte in quegli anni era riuscito a mettere da parte un discreto gruzzolo che, se non altro, gli avrebbe almeno consentito qualche mese di piena autonomia. E poi, così come era riuscito a trovare quel lavoro, ora che si era, diciamo, "specializzato" in pompe di benzina, non gli sarebbe stato difficile trovarne un altro simile. Per spostarsi, con le sue poche cose raccolte in uno zainetto a spalla, non ebbe difficoltà. Era sufficiente che alzasse la mano destra perché le poche automobili che passavano da Coronado Road inchiodassero proprio davanti a lui. La perdita del dito indice, lasciandogli intatto l'unico dito utile in quei frangenti, lo facilitava incredibilmente per trovare passaggi: d'altronde, c'è chi ha il "pollice verde" e chi ce l'ha "on the road". Lui lo aveva "on the road". E, parafrasando Kerouac, i forti contrasti con la vita borghese di quel tempo, le belle donne, la musica jazz e tutto quello che gli era capitato, lo convincevano sempre di più a ripercorrere quegli itinerari così tanto cari allo scrittore. Durante gli spostamenti in auto, o in camion, a seconda di chi lo prendeva a bordo, venne a sapere che in una città chiamata Las Vegas, da qualche anno assurta a "capitale" del divertimento e del gioco d'azzardo, uno come lui si sarebbe trovato benissimo. E poi, pensò, anche i risparmi non sarebbero durati in eterno. Insomma, tutto considerato, Las Vegas sarebbe stata un'ottima scelta, anche per cercare un nuovo lavoro. Dopo una breve tappa a Tucson, proseguì per Phoenix, e da lì per Las Vegas, dove giunse una mattina di un giorno qualunque, quasi all'alba. 


 
Fece un giro per la città, a quell'ora ancora deserta, e quando vide una stazione di servizio provò a chiedere al ragazzo seduto sotto alla pensilina se per caso lì avessero bisogno di un aiutante per la pompa. Gli fu risposto di tornare più tardi, perché il principale arrivava verso l'ora di pranzo, in bicicletta, e che per quanto lui ne sapesse una pompa ce l'aveva già e che la bicicletta di solito se la gonfiava da sé. Frank non polemizzò col ragazzo, era giovane, non conosceva nulla della vita. Gli disse che sarebbe ripassato più tardi e s'infilò nel primo bar che trovò aperto: il "Pepito's Hot Steack Beef New Inn".
Dopo aver ordinato un panino con frittata e il solito caffè americano, più acqua che caffè, rivolse la stessa domanda al barista, un messicano rubizzo e baffuto di nome Pepito Lindo, che era anche il proprietario del "Pepito's Hot Steack Beef New Inn". 
Da circa due mesi Pepito era rimasto da solo a gestire il locale: sua moglie, una cubista del vicino "Big Hot Horn Casino", era scappata insieme a un'amica escort con un tale di Arcore, un riccone simpatico e sempre pieno di donne, amante delle barzellette e conosciutissimo da tutti i procuratori distrettuali della contea. 



 Quando, più tardi, si accorse che Frank aveva in tutto sei dita, invece delle consuete dieci come tutti, e solo il pollice nella mano destra, non fece una piega. Gli disse che non si sarebbe dovuto preoccupare e che, anzi, dato che aveva l'ufficio al piano di sopra, se lo avessero cercato Frank non avrebbe avuto difficoltà a spiegare dove fosse: gli sarebbe bastato alzare il pollice e avrebbero capito subito. A questo punto non sto a raccontarvi tutto quello che Frank fece a Las Vegas. Posso dirvi però che vinse un sacco di soldi nei vari casinò, che ne sbancò addirittura un paio e che rimase in quella città molto a lungo. 
La lettera, alla fine, faceva intuire che aveva sempre in animo di rientrare in Italia. E tutto lascia pensare che poi, dopo un periodo trascorso a fare lo sciamano in una riserva Shoshone nella Valle della Morte, ci fosse riuscito.


 
D'altro canto, se avessi trovato prima questi documenti, avrei potuto chiedere a qualcuno della famiglia se avevano conosciuto il prozio Frank "ex Due dita", poi "Monodattilo", ma siccome mi sono morti tutti i parenti più prossimi da un sacco di anni, compresi i collaterali, i congiunti e gli affini, dovrò accontentarmi di quello che ho letto. Comunque è una bella storia ed è un vero peccato che sia finita così presto.
Larga la moglie, stretta la zia, dite la vostra che ho detto la mia.
Francesco Dotti

mercoledì 24 novembre 2021

Super green pass

 

Super green pass

😖😭

In vista delle prossime festività, ma anche prima, si inaspriranno le regole di accesso a tutti i luoghi pubblici compresa l'ipotesi di estendere l'obbligo vaccinale per alcune categorie.
Servirà il certificato verde anche per usufruire del trasporto pubblico locale, inclusi bus, metro, treni regionali, interregionali e voli pindarici. Però ancora da valutare.
A tale proposito sono curioso di vedere cosa succederà quando chiederanno il lasciapassare verde a chi non paga il biglietto, salta i tornelli e minaccia il personale... 🤔
Vita dura per i refrattari alla vaccinazione, che non potranno andare quasi più da nessuna parte. Neppure a sciare o a fare le flessioni in palestra. Terrribbbile! 😱
Il solo tampone servirà unicamente per andare a lavorare. Per chi ancora il lavoro ce l'ha. Tutti gli altri, che si attacchino al tram. Con la mascherina e il green pass! 😠
Infine, per le zone a colori, verranno adottate altre misure.
🎨 Sempre praticabili come da tavolozza ministeriale se la situazione contagi si aggravasse, al punto da prevedere l'obbligo della mascherina non solo al chiuso ma anche all'aperto. Compresi vaccinati, guariti, feriti e afflitti da calli e occhi di pernice.
Insomma, un Natale come da previsioni... 🎄    

fonti:
https://www.corriere.it/politica/21_novembre_24/nuovo-decreto-super-green-pass-quando-e4fc63d6-4ca4-11ec-93ad-d9e7f28c53fe.shtml
https://www.quotidiano.net/cronaca/super-green-pass-italia-1.7072477
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/24/nuove-misure-covid-cabina-di-regia-verso-il-super-green-pass-gia-dalla-zona-bianca-stretta-sui-non-vaccinati-dai-ristoranti-agli-stadi/6403660/
 


 

mercoledì 17 novembre 2021

Alimentazione dottrinaria

 

Alimentazione dottrinaria e vaccini

Teorie cospirazioniste a parte, che tuttavia esistono, non c'è solo una verità ma tante verità. Anche se bisogna sempre aspettare prima che vengano fuori...
La stessa cosa vale per la medicina in genere, perché la medicina non fa bene a tutti, in quanto tutti siamo diversi, e non reagiamo tutti allo stesso modo. Soprattutto quando la "medicina" è unica e si pretende che valga per tutti!
fonti:
https://thedailycases.com/audizione-al-senato-del-prof-mariano-bizzarri-la-sapienza-milioni-di-persone-esposte-a-una-proteina-tossica/
https://www.adnkronos.com/variante-delta-fino-a-8-volte-meno-sensibile-ad-anticorpi-da-vaccino-lo-studio_2jihYL28DaTxApYGO66Y8a

Così è comprensibile che le persone continuino a farsi domande sui vaccini e la loro obbligatorietà, ma anche sull'utilità del "lasciapassare verde". Perché l'informazione non si dovrebbe fermare alla caccia alle "streghe" non vaccinate, come se fossero loro l'unica fonte di contagio, ma è giusto che continui per altre vie. Anche esprimendo pareri diversi e meditati, ma non per questo risibili e indegni. Soprattutto per quegli eventi collaterali di cui spesso sentiamo parlare come associati ai vaccini, e i possibili rischi, anche se rari o rarissimi, ai quali chi decide di vaccinarsi ed è sano potrebbe incorrere. Anche se ciò fa parte delle "incertezze della vita".
Ai quali si aggiungono le recenti preoccupazioni di Robert W. Malone, lo stesso scienziato che ha posto le fondamenta per le attuali terapie geniche mRNA e DNA in uno dei più prestigiosi istituti californiani di ricerca scientifica in campo biomedico (il Salk Institute for Biological Studies).
Naturalmente bollate come "bufale" o "fake" perché contrarie alla "narrazione medica ufficiale"... 🤔
Nonostante sia anche giusto sottolineare che i rischi di eventi avversi a seguito dell'infezione da SARS-CoV-2 (il Covid) sono maggiori di quelli associati alle vaccinazioni... 😟 

fonti:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/07/04/usa-uno-degli-scienziati-dellrna-messaggero-denuncia-censurato-da-linkedin-dopo-aver-espresso-preoccupazione-sulla-trasparenza-del-governo-rispetto-ai-potenziali-rischi-dei-vaccini-la-polemic/6249833/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/30/vaccini-covid-lo-studio-di-oxford-su-rischi-neurologici-dopo-la-prima-dose-rari-tre-volte-piu-frequenti-se-si-risulta-positivi-a-sars-cov-2/6372914/
https://www.nature.com/articles/s41591-021-01556-7

Così il "discutibile", peraltro più che legittimo, viene sottratto e sostituito dai controlli e dalle "concessioni dall'alto". Quindi la discussione dovrebbe valere anche per le manifestazioni, se autorizzate, non violente e conformi alle misure anti Covid, perché tutti hanno il diritto di poter manifestare liberamente e senz'armi.
Detto questo, è possibile che nessuno si chieda come mai in un Paese in cui la maggioranza delle persone sono vaccinate stiano aumentando i contagi? E se invece fossero proprio loro a contagiare, i vaccinati, nell'illusoria convinzione di aver raggiunto quell'immunità che anche il certificato verde ha loro assicurato, andandosene tranquillamente in giro magari anche senza la mascherina "perché tanto sono vaccinati"? Per poi finire in ospedale! Anche se in maniera meno grave e più lieve rispetto a chi non è vaccinato.
Perché se i vaccinati adesso sono la maggioranza è possibile...🤔
Distinti e dubbiosi saluti! 😊

domenica 14 novembre 2021

giovedì 11 novembre 2021

Natale e Covid

 

Natale e Covid

Mentre a una delle frontiere dell'inciviltà si ammassano migliaia di disperati, e di bambini, che con l'inverno alle porte ancora non sanno quale sorte toccherà loro, le vergogne di questo mondo schifo e ipocrita si sommano in un crescendo di persecuzioni, discriminazioni, disuguaglianze sociali e violenze. E l'ingiustizia sarà fatta! 😡
E anche il clima non cambierà, statene certi, solo perché un manipolo di infingardi burocrati si sono dati appuntamento per farlo. Anche perché nessuno, e loro per primi, è sinceramente disposto a cambiare radicalmente le proprie abitudini e i propri interessi. Altrimenti lo avrebbe fatto da tempo...
Legati indissolubilmente come sono al proprio prestigio ma anche alle loro stesse contraddizioni.
Così, tra una puntura e l'altra che rafforzi in noi l'illusione di affrancarci da un virus sconosciuto e le incazzature delle piazze divise ad arte per comandarle meglio, con il miraggio di una società opulenta e sempre più capitalista, anche quest'anno ci stiamo avviando mestamente verso un "nuovo" Natale che però nuovo non sarà.
Nel frattempo la manipolazione continua... 😞

fonti:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/10/covid-il-cnr-netto-rialzo-dellincidenza-in-mezza-italia-in-35-province-oltre-50-casi-ogni-100mila-abitanti-maga-prudenza-a-natale/6387154/
https://www.quotidiano.net/cronaca/natale-2021-covid-1.7008751
https://www.ilmessaggero.it/italia/covid_natale_2021_come_sara_cenone_viaggi_vacanze_restrizioni-6313036.html
https://www.adnkronos.com/covid-bassetti-giu-le-mani-dal-natale-chi-e-vaccinato-o-guarito-festeggi_6k8m4gyZ6Ec1kl2iUsVojJ
  

sabato 6 novembre 2021

Opinione pubblica e media

 

Mass media e opinione pubblica

Stamani, per tentare di liberarmi da quel groviglio di nodi dei vaccini, dei virus, dei green pass, dei no-vax, dei sì-vax, delle quarte ondate, delle varianti (compresa quella del Brennero), dei decessi, delle terze dosi, dei nuovi farmaci anti Covid e di tutto il casino che da un paio d'anni ci rende la vita impossibile, mi sono messo a fare le parole crociate.
Trentanove verticale: i "media" che condizionano l'opinione pubblica... Soluzione, subito trovata: "mass". 😉😁
Ecco, assimilare e lasciarsi manipolare da chi ha interesse a farlo non è mai stata una novità. E oggi più che mai. Ma non solo nel campo pubblicitario.
Perché il diritto alla libertà di espressione, in armonia coi principi etici e sociali, non dovrebbe riguardare solo gli estensori di tali messaggi ma soprattutto coloro ai quali sono destinati... 😉😒
Basta vedere quello che sta succedendo coi contagi e i morti che ogni giorno ci propinano i media, ma senza specificare se i decessi sono solo di Covid e quanti sono, rispettivamente, tra i vaccinati e i non vaccinati.
La stessa cosa vale per i contagi giornalieri, anch'essi considerati nell'insieme e senza distinzione tra le due "categorie". Maggiore chiarezza non guasterebbe, e probabilmente non cambieremmo canale e ci dedicheremmo meno alle parole crociate! 😉😁

fonti:
https://www.corriere.it/salute/21_novembre_06/coronavirus-italia-bollettino-oggi-6-novembre-6764-nuovi-casi-31-morti-13411488-3f0f-11ec-962b-eeb23879ffbb.shtml
https://www.romatoday.it/attualita/coronavirus-roma-notizie-dati-contagi-6-novembre-2021.html
 

venerdì 5 novembre 2021

G-20 clima

 

G-20 clima

Ancora una volta sono migliaia i giovani attivisti per il clima che si sono dati appuntamento al G-20.
La lotta contro il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici è sacrosanta, tuttavia al livello in cui siamo arrivati e considerando l'incompatibilità con il capitalismo mondiale galoppante penso che sia una battaglia persa dall'inizio perché siamo partiti in ritardo. I colpevoli, ahimè, sono tanti e, chi più chi meno, ha contribuito e ancora partecipa a una crisi umana e ambientale di dimensioni colossali!
Ciononostante, trovatemi qualcuno disposto a rinunciare alle conquiste di una vita comoda e al progresso.
Perché anche tra questi ragazzi che hanno acceso la miccia della giusta protesta, la cui sensibilità per l'ambiente è indubitabile, mi pare che ce ne fossero diversi col cellulare in mano, con la fotocamera digitale o con il tablet... Si sono chiesti come vengono fabbricati?
fonti:
https://www.youtube.com/watch?v=hIJbjfhlADI&t=107s
https://www.youtube.com/watch?v=WCFKWgu4u1g
https://www.youtube.com/watch?v=x-6f2OdXakI