venerdì 26 agosto 2016

Canone Rai e bolletta elettrica





Mentre la pubblicità impazza a reti unificate, comprese quelle del "servizio pubblico", passando dalla pasta alle candelette vaginali, via-formaggi, fette biscottate e pannolini "volanti" (già, perché ci sono anche quelli con le... ali), immagino che vi sarete accorti che in questi giorni, abbinato alla bolletta elettrica di luglio-agosto, è arrivato pure il can... pardon, la tassa di possesso per la televisione.
Allegato alla lettera, nella quale correttamente si specifica quanto dovuto per i consumi e quanto per la televisione, come sempre, anche il bollettino di pagamento. Con un "però". Infatti, fateci caso, a differenza della lettera sul bollettino non viene specificato, insieme ai consumi, quale somma riguarda cosa ma tutto viene contabilizzato genericamente come: "Pagamento della bolletta per la fornitura di energia elettrica". Oltre a una serie di codici e numeri, almeno per me, assolutamente indecifrabili. Qualora gli utenti - tra i quali immagino pensionati e casalinghe inesperti -, decidessero di chiedere informazioni via-web sul sito dell'Agenzia delle Entrate, o su quello della Rai o dell'Enel avranno tutte le risposte ai loro quesiti. O... scaricare la "App"!
Allora mi chiedo: non sarebbe meglio se anche sul bollettino di pagamento - come nella lettera - fosse specificato, insieme all'importo dovuto per i consumi, anche quello relativo al canone? Non mi dovrò mica collegare via-web per saperlo?
Dopo aver cancellato, spero, i dati "sensibili" compresi i codici - non si sa mai -, vi mando le immagini di quello che ho ricevuto io. Poi controllatevi anche i vostri e ditemi se sbaglio...

E la documentazione del pagamento effettuato va conservata per 10 anni. Perciò tenetela di conto e non perdetela! Meglio, per chi ha un computer, fare una scansione di questa e di quelle future e poi archiviarle in una cartella "Documenti", in un Hd esterno, insieme a tutto ciò che riguarda tasse, balzelli, tributi, gabelle, pedaggi, quote, bolli auto, redditi, Iva, Irap, Imu, Tari, Tarsu, Tasi, Ici... e ogni tanto, quando il volume dei dati conservati raggiunge le dimensioni di un Cd (anche se è più facile che raggiunga quelle di un Dvd!), masterizzare il contenuto e conservarlo tra le cose più care come la foto del nonno in guerra o quelle della suocera al nostro matrimonio. 

fonti:
http://www.donnamoderna.com/news/i-nostri-soldi/fatture-bollette-luce-conservare-per-10-anni
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/03/canone-rai-tar-conferma-va-pagato-in-bolletta-ma-da-oggi-si-puo-chiedere-il-rimborso-ecco-come-fare/2953277/
http://it.blastingnews.com/tasse/2016/08/canone-rai-nella-bolletta-della-luce-80-euro-in-piu-001081751.html
 


E a proposito di "pubblicità" anche l'amica Anna avrebbe da dire qualcosa. Potete leggerla qui:
http://soloanna.blogspot.it/2016/08/5-kg-mille-lire.html

giovedì 25 agosto 2016

Terremoto



Certo, anche il terremoto non ci voleva. Specialmente ora che l'Italia è in una fase economica che dire critica è un eufemismo. Così, malgrado i fiumi di belle parole, i cordogli e le promesse di aiuti che in tali occasioni si dispensano a piene mani, sotto sotto la solita Germania pare - e sottolineo pare - che in caso di aggravamenti "critici" del debito pubblico abbia intenzione di stringere i cordoni della borsa per quei Paesi che chiedono aiuto al Fondo di salvataggio europeo (Esm), estendendo il famoso "bail-in" anche ai titoli di Stato. Anche se per adesso è un'ipotesi, come dire: davanti agli interessi chi si ferma è perduto! 
fonte:
http://www.corriere.it/economia/16_agosto_24/proposta-germania-fc0d8b8c-6a2c-11e6-a553-980eec993d0e.shtml?refresh_ce-cp

Nonostante tutto, "Nei momenti di difficoltà l'Italia sa come fare!" dice Renzi, che promette l'impegno e la determinazione del suo governo per non lasciare da sole le popolazioni colpite dall'ennesimo terremoto.
Noi lo prendiamo in parola, e aspettiamo fiduciosi. Con preghiera che anche questa volta non si faccia fregare dai tedeschi!

fonti:
http://www.askanews.it/politica/terremoto-renzi-120-morti-garantiremo-ricostruzione-vera_711884309.htm
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/terremoto_renzi_amatrice-1927158.html
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/terremoto-renzi-fondamentale-tempi-certi-ricostruzione/news-dettaglio/4658110
http://www.bolognatoday.it/cronaca/terremoto-emilia-20-maggio-2012-ricostruzione-lavori.html


venerdì 19 agosto 2016

Migranti a Capalbio



Capalbio ha poco più di 4 mila abitanti. Quindi, secondo il sindaco, i 50 migranti assegnati dalla Prefettura a questo Comune rappresenterebbero una notevole concentrazione di persone. Ora, bisogna vedere se sono ritenuti troppi rispetto agli "intellettuali" che ci vanno in ferie, oppure agli abitanti e basta come peraltro avviene nelle periferie-ghetto di altre città. Perché alla fine 50 "poveracci" da sistemare non dovrebbero rappresentare un dramma. Soprattutto per gli "intellettuali" di Capalbio. 
E allora, cosa dovrebbe dire il sindaco di Lampedusa, Comune con poco più di 6 mila abitanti dal quale sono passati migliaia di migranti e che ne accoglie 140?
O quello di Cona, meno di 3 mila abitanti, in provincia di Venezia, dove in un anno i "profughi" ospitati sono passati da 50 a ben 712?


fonti:
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2016/4-agosto-2016/migranti-via-cona-bagnoli-alfano-promette-redistribuirli-240766829986.shtml 

http://www.repubblica.it/politica/2016/08/19/news/capalbio_profughi_saviano-146221990/ 
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2016/08/18/sindaco-capalbio-troppi-50-migranti_87f09be2-490a-4995-80e1-3bc7b319ae44.html 
http://www.lanotiziaquotidiana.it/umbria/2016/08/12/immigrazione-allarme-dai-piccoli-comuni-ci-impongono-di-accogliere-i-migranti/ 
http://www.targatocn.it/2016/08/11/sommario/agricoltura/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/25-migranti-ogni-mille-abitanti-anpci-non-ci-sta.html 
http://www.huffingtonpost.it/2015/06/08/profughi-lallarme-dei-piccoli-comuni_n_7535096.html

Per non parlare delle disparità numeriche registrate in tutta Italia tra un Comune e l'altro, dove quasi mai le proporzioni tra assegnazione di migranti e abitanti vengono rispettate.


fonti:
http://www.oglioponews.it/2016/07/28/migranti-comuni-scoppiano-altri-vuoti-la-situazione-nelloglio-po/ 

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2016/08/19/AS2GdHxD-migranti_razzisti_settembre.shtml
E per chi ha voglia di leggere e documentarsi meglio:
http://agriregionieuropa.univpm.it/it/content/article/31/45/i-migranti-nelle-aree-interne-il-caso-della-calabria


Tra l'altro, sono appena rientrato proprio da Capalbio stamattina dopo aver tenuto una conferenza sul tema: "Masturbazione e adolescenza del gallo cedrone nel contesto del rinnovamento della DC da De Gasperi a Gary Cooper".
Un successone!
Ciao e buona domenica a todos

giovedì 18 agosto 2016

Burkini: sì o no



Ora ci mancava anche la polemica su come bisogna andare vestiti al mare...
Ricordo che da ragazzo mi capitava di vedere le mie cugine che andavano in spiaggia quasi vestite, e così un giorno mi sono informato e ho saputo da mio cugino più grande che avevano... le loro cose. Cosa fossero queste cose lo venni a sapere più tardi, ma non mi meravigliai, non mi misi a ridere, né tantomeno polemizzammo col bagnino o col sindaco di Forte dei Marmi (in vacanza andavamo lì).
Perciò ritengo che ognuno - uomo o donna che sia - possa andare al mare vestito come gli pare, anche da... Zorro, se lo desidera, senza che a nessuno venga in mente d'impedirglielo. Magari gli rideranno dietro e lo piglieranno per scemo, ma sono fatti suoi. In sostanza, credo che la libertà e il rispetto delle donne debbano essere garantiti - e le nostre leggi lo sanciscono - a prescindere da come vanno vestite e dalla religione che osservano. Senza tanto "cavillare" su questo o quel particolare come spesso facciamo, ma scegliendo di volta in volta - e con intelligenza - la strada da percorrere.
Non ritengo giusto, invece, perché mi pare che sia anche contro la legge, che si vada in giro col volto coperto. E questo vale anche per le donne che indossano il burqa. Ché poi bisogna vedere chi veramente si potrebbe nascondere sotto simili "palandrane". Specialmente di questi tempi, in cui si sente e si legge di tutto. E se un poliziotto volesse identificarle e chiedesse loro un documento, come farebbe a riconoscerle? Dal colore del burqa? E se nel frattempo quello della foto lo avessero messo a lavare o lo avessero buttato perché era vecchio e ne hanno indossato un altro, quanti documenti con quante foto di burqa dovrebbero avere? 

martedì 16 agosto 2016

Campagna antitabagismo



Che il fumo non sia benefico per la salute lo sanno tutti. E quindi è giustissimo scoraggiare chi lo pratica, o chi pensa di dedicarvisi. Ma allora perché non estendono simili campagne pubblicitarie anche agli alcolici? 
Forse, l'alcol, è meno dannoso delle sigarette? E, se poi dovesse passare la legge sulla liberalizzazione delle droghe "leggere", dove le metteranno le scritte e le immagini: sui pacchetti di "erba" per gli spinelli?
Inoltre, visto che che dedichiamo sempre più attenzioni nei confronti dei minori e delle signore incinta, un discorso a parte lo riserverei a chi porta il proprio pargolo a spasso in carrozzina in mezzo al traffico cittadino, col naso quasi all'altezza delle marmitte. Anche se "catalitiche". E non solo...
Perché non respirano di certo aria d'alta montagna!
 
fonti:
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/ambiente/veleni-insospettabili/veleni-insospettabili/veleni-insospettabili.html 
http://www.peacelink.it/consumo/a/34065.html 
http://www.sharingtechnology.net/Tecnologie/Environment/petrol_petrolio_gasoline.html 



sabato 13 agosto 2016

Cyberbullismo e leggi



La rete è ambigua, e l'intenzione di stringerne le maglie farà sì che prima o poi qualcuno ci s'impigli. Devo dire che, detto così, il nuovo disegno di legge che punisce e inasprisce le pene per coloro che, nascondendosi dietro l'anonimato (che poi alla fine tanto "anonimato" non è perché prima o poi ti trovano) "martirizzano" il loro prossimo con video, foto e scritti, mi trova perfettamente d'accordo. La libertà di pensiero, di espressione e d'opinione, sono convinto che non dovrebbe mai scadere nella brutale offesa che molto spesso "bulli" e "cyberbulli", compresi i "cybercitrulli", utilizzano per colpire non solo chi con loro è in disaccordo ma anche chi, di loro, in fondo se ne fotterebbe pure. Se non fossero chiamati direttamente in causa...
Ognuno, solo perché ha una connessione internet ed è iscritto a un blog (non sarò mica io?) o a un social (non sono io!), si sente autorizzato, nella sua stupidità e nelle proprie relazioni interpersonali, a vomitare insulti e accidenti addosso a chi gli pare. Senza pensare che - oltre a far del male - rischia di fare anche una figura meschina! Per giunta, chi lo fa è anche un vigliacco, perché nella maggior parte dei casi si nasconde dietro l'anonimato, o uno pseudonimo, ma non ha il coraggio di venirti a dire in faccia quello che pensa guardandoti negli occhi. Un discorso a parte lo farei per la pedopornografia e chi la utilizza e diffonde, insieme ad altre schifezze e chi ci bazzica intorno, ai quali "utenti" riserverei un trattamento personale. Che non vi dico qual è perché non ve lo voglio dire. Ma lo penso.
Ma da qui a limitare, totalmente e senza differenze, la libertà di esprimere il proprio dissenso in maniera civile e costituzionalmente consentita, credo però che ce ne corra. E qui un ruolo importante lo giocano prima di tutto l'educazione e l'intelligenza di chi ne vuol fare uso. Le quali educaz. e intellig., senza scomodare Freud e la psicanalisi (o pissicanalisi, come si dice nei social), concorrono a fornire l'individuo di quelle basilari regole morali necessarie a vivere insieme agli altri in società frenando i propri istinti. 
Per spiegarla pari pari: se uno non mi dà la precedenza allo Stop non lo posso prendere a colpi di cric e cacciavitate nelle gengive. Chiaro? Ma nemmeno urlargli che cià la sorella puttana, altrimenti i colpi di cric e le cacciavitate me le dà lui. Anche se sbaglia, perché non è riuscito a frenare, per prima cosa allo Stop e subito dopo i suoi istinti.
Detto tutto ciò papale papale, utilizzare questa legge ad hoc per agganciarci e limitare anche la Satira e il diritto di esercitarla in modo sano e corretto - rispettando appunto queste regole -, credo che sarebbe la più grande idiozia che un governo possa fare. Ve l'immaginate le serate in tivvù senza poter più vedere Crozza che imita Renzi o Razzi? Per giunta pagando anche il canone all'"Inquisizione"?  
fonti:
http://www.lottaquotidiana.it/editoriale/articoli-dell-editoriale/1682-cyberbullismo-l-altra-faccia-del-web.html 
http://www.repubblica.it/tecnologia/sicurezza/2016/08/06/news/cyberbullismo_norme_piu_rigide-145477550/ 
http://gayburg.blogspot.it/2016/08/il-disegno-di-legge-sul-cyberbullismo-e.html 
http://www.ultimavoce.it/una-legge-cyberbullismo-diventa-bavaglio/ 

mercoledì 10 agosto 2016

Libertà di espressione




Non so se ve ne siete accorti, ma ormai è sempre più difficile - e talvolta anche pericoloso - trovare le parole adatte per definire qualunque cosa o qualcuno senza rischiare il linciaggio mediatico. Così avviene che il "politicamente corretto", proprio perché spinto all'eccesso, stia diventando una questione di lana caprina. Mi riferisco alla feroce, e secondo me inutile, polemica esplosa sul web a proposito delle atlete olimpioniche di tiro con l’arco, definite “cicciottelle” dall’estensore di un articolo apparso su un quotidiano. Certo che se invece del vezzeggiativo “cicciottelle” avesse scritto “ciccione”, “grassone”, “pingui”, “trippone”, “buzzone” o quello che vi pare, avrei capito. Magari avrebbe fatto meglio a non scrivere nulla, limitandosi a un titolo più scarno e “asettico” che descrivesse l’evento sportivo e basta. Ma da qui a licenziare - o minacciare di farlo - una persona per un aggettivo che secondo me non intendeva certo offendere ce ne corre.
fonti:
  
Così, soprattutto quando si parla al “femminile”, da un po’ di tempo le accuse di sessismo volano come aquiloni al vento. Naturalmente senza alcun riferimento ironico o sarcastico nei confronti di chi, gli aquiloni, li fa volare. Ci mancherebbe! Mi accuserebbero subito di… aquilonismo.
Allora, pensandoci più attentamente, mi soccorre la pubblicità televisiva. Una delle tante, per intenderci, è quella delle “supposte effervescenti” che addirittura mostra come e dove s’introducono. Una animazione così ben fatta che la supposta ti pare di averla già nel culo!
fonte:

O le altre, dove a tutte le ore del giorno, pranzi e cene compresi, le varie aziende ci propinano video del “gentil sesso” impegnato a promuovere una miriade di prodotti che, oibò, dai materassi ai pannolini per finire agli assorbenti con annesso odore di urina in ascensore nella stragrande maggioranza dei casi fanno cadere l’attenzione unicamente sull’aspetto fisico di chi li reclamizza  - ragazze belle e quasi sempre poco vestite - e non certo sul prodotto. D’altra parte, se queste immagini le vediamo vuol dire che dall’altra parte c’è chi ha accettato di vendersi.
Poi ci sono anche programmi - tantissimi – dove i culi e le curve femminili si sprecano, che possono piacere oppure no. Certamente io li preferisco a quelli dove si parla di politica, oggi divenuti pesanti e noiosi soprattutto perché di politica ci si discute addosso, spesso contrapponendosi violentemente senza dialogare.
Concludendo, a conti fatti, parlando al femminile ma non al “femminista” e dilatando la mia riflessione, credo che l’arma della seduzione si possa manifestare anche solleticando, perché no? certe fantasie erotiche e soprattutto discutendone liberamente senza tuttavia scadere nella volgarità gratuita. E io, per esempio, che non mi chiamo Freud ma che appartengo alla fortunata generazione dei reggicalze, ricordo che quando vennero soppiantati dai collant andai profondamente in crisi. Perciò, non siamo ipocriti e bacchettoni. Che vogliamo fare: mettere un bel burqa a tutte e chi s’è visto s’è visto? Sennò per quale motivo a Capodanno alle nostre care compagne regaliamo dei graziosi e intimamente “perversi” completini rossi? Che per dimensioni e trasparenze non sono certo come quelli che indossava mia nonna. Altrimenti, se di buon augurio e di fortuna si tratta, invece delle mutande basterebbe semplicemente un piatto di lenticchie. A proposito, si potrà dire “mutande”?