Giorni fa un ex caro amico mi ha scritto tutto soddisfatto, dicendomi: "Hai visto? Il prezzo della benzina sta scendendo!" 😁😁😁
Inviandomi poi questo specchietto sul prezzo dei carburanti alla pompa. Siccome lo specchietto mi è piaciuto perché fa riflettere, lo faccio leggere anche a voi, affinché riflettiate, se non altro almeno qualcosina in più dei nostri politici.
I quali si affannano a "calmierare" di qualche centesimo(😏) i prezzi dei carburanti di settimana in settimana, anziché decidersi una volta per tutte a fare un taglio strutturale e duraturo che affronti seriamente il problema. Ma che soprattutto impedisca le eventuali speculazioni! 😉🤔
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Allora ho fatto presente al mio amico che sulla benzina le sole accise ammontano, Iva compresa, a 0,8835 euro/litro, centesimo più centesimo meno, cui si aggiunge il costo carburante (circa 0,40 euro/litro) e l'Iva. Ciò significa che se il costo del carburante su un litro di erogato è pari a € 0,40, bisogna ancora aggiungere € 0,088 euro di Iva. Quest'ultima abbattuta dal 22% al 5% fino a luglio 2022, almeno così parrebbe perché i cambiamenti sono sempre dietro l'angolo... 🤔
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Perciò, tra accise e "vecchia" Iva al 22%, sarebbero quasi un euro di imposta per ogni litro di benzina (per la precisione: € 0.9715, ndr). E se non vi torna il conto calcolatevelo da soli, perché il prezzo oscilla giornalmente, gli interventi "tampone" lo stesso, e perciò non si può essere precisi al centesimo...
Un pieno di 60 litri, insomma, a conti fatti corrisponderebbe ad un prelievo fiscale di circa 60 euro. Quindi, per un automobilista che percorre 30.000 km annui e che consuma approssimativamente 3000 litri di carburante, sono 3000 euro di tasse. A tali cifre occorre ancora aggiungere altre eventuali accise regionali (IRBA), adesso abolite, che dal 1999 le Regioni erano autorizzate ad applicare localmente a fronte di necessità particolari (come le alluvioni in Liguria).
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Infine, ecco alcuni esempi delle accise che quotidianamente paghiamo per ogni litro di benzina che consumiamo:
0,000981 euro: finanziamento della guerra d’Abissinia (Etiopia) del 1935-1936;
0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez del 1956;
0,00516 euro: ricostruzione post disastro del Vajont del 1963;
0,00516 euro: ricostruzione post alluvione di Firenze del 1966;
0,00516 euro: ricostruzione post terremoto del Belice del 1968;
0,0511 euro: ricostruzione post terremoto del Friuli del 1976;
0,0387 euro: ricostruzione post terremoto dell’Irpinia del 1980;
0,106 euro: finanziamento della missione ONU in Libano del 1983;
0,0114 euro: finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
0,0051 euro: terremoto dell’Aquila del 2009;
da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla Cultura (ma molti parlarono di “cinema di quarta categoria…”) nel 2011;
0,04 euro: arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011;
0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana nel novembre 2011;
0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011;
0,024 euro: terremoti dell’Emilia del 2012;
0,005 euro: finanziamento "Bonus gestori" del 2014;
0,0024 euro: finanziamento "Decreto fare" del 2014.
A questo aggiungo che siccome i trasporti di tutti i beni; alimentari, tecnologici e di consumo in generale da noi avvengono principalmente su gomma, e che le notizie sugli approvvigionamenti energetici non fanno sperare nulla di buono, tutto ciò non fa altro che alimentare una crisi già in atto i cui risvolti non tarderanno a manifestarsi in tutta la loro preoccupante gravità... 😟
Il mio amico, che non sento più anche per colpa del Covid e dei vaccini, si è improvvisamente zittito! 😁
Eventualmente qualcuno avesse dei dubbi, può documentarsi anche qui: