mercoledì 27 febbraio 2008

Crimini e misfatti



Fiction e delinquenza

Vi ricordate "Scuola di polizia", quella serie infinita di film dalla comicità demenziale che ogni tanto ci ripropinano in tivvù? Ne hanno fatti talmente tanti da offuscare non solo l'altra terrorifica processione di "squali-rovina-vacanze-al-mare", ma addirittura la saga di Rocky. E scusate se è poco. 
Nella sua ultimissima performance, il nostro Eroe, ancora tutto muscoli ma con molte rughe in più, con una vistosa pancetta alla zuava a stento contenuta con apnee da enfisema, non contento dei cazzotti ricevuti nelle precedenti edizioni, per arrotondare la pensione senza andare nel Liechtenstein, decide di tornare sul ring dove questa volta, però, si muove come l'orso del tiro a segno. E continua a prendere cazzotti che stenderebbero un bue.
Ebbene, tutta questa filippica - lasciando in pace il buon Demostene - per dirvi che il pericolo "offuscamento" non lo corrono di certo le nostrane fiction che Rai e Mediaset, tra uno spot e l'altro, con ossessiva cadenza da anni trasmettono in televisione.
Ne hanno fatte di tutti i tipi e riferibili a quasi tutti i principali rappresentanti delle istituzioni. Così, siòri e siòre, abbiamo i Carabinieri, marescialli compresi (siamo arrivati a sei); la Polizia (ho perso il conto); la Guardia di Finanza (in forte rialzo); la Guardia Costiera (siamo solo all'inizio); i Vigili del Fuoco (c'è stata una stagnazione); poi ancora i brigatisti, le varie mafie con piovre & affini (intermittenti). Seguono gli avvocati, i magistrati, i cani poliziotto e qualche altro che ora non ricordo.
Ci aspettiamo qualcosa sui commercialisti, sui geometri, sulle badanti e sugli idraulici. Questi ultimi difficilissimi da trovare. Intanto, la delinquenza si sta facendo furba: oggi studia, s'informa e, magari pagando anche il canone-tassa-di-possesso-tivvù, sempre tra uno spot e l'altro, affila le proprie armi. Uno degli ultimi mafiosi-latitanti arrestati da poco, per esempio, stava guardando proprio uno di questi telefilm d'informazione poliziesca.
Quello che mi chiedo, allora, è se sia veramente necessario svelare ai telespettatori tutti i "segreti" del perfetto poliziotto e su come si porta avanti un'indagine. Capisco che farlo renda più interessante e credibile la finzione scenica ma, fra provette, guanti di lattice, prove balistiche, raggi ics, microcamere, microscopi e microtutto, con questi corsi di recupero per aspiranti malandrini non si corre il rischio di compromettere le attività investigative e dare utili suggerimenti ai malfattori?
Francesco Dotti
(perplesso)


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