mercoledì 29 giugno 2011

Lu Brandali - stazzo

Questo è un vecchio "stazzo" o, meglio, un ben più modesto e piccolissimo rifugio di qualche pastore, costruito sulla sommità di una pietra granitica di notevoli dimensioni.
Ormai quasi diroccato, ha solo una stanza, una porta, una finestra e, in un angolo, un piccolo caminetto.
Si trova nel territorio di Santa Teresa di Gallura - che io, contrariamente al nuovo nome "Santa Teresa Gallura" appioppatogli da qualche anno, preferisco continuare a chiamare romanticamente così -, lungo una stradetta "bianca" nei pressi del villaggio nuragico di "Lu Brandali", sulla collina che domina la baia di Santa Reparata.
La "stradetta", se in questi anni non l'hanno rimessa a posto e uno la vuole percorrere tutta in macchina per poi andare dal meccanico a sostituire gli ammortizzatori (e non solo), dopo qualche chilometro di buche e scossoni finalmente sbuca sulla litoranea per Vignola-Castelsardo.
E' uno di quegli acquerelli di qualche anno fa, dipinto velocemente sul posto, quando ancora andavo in giro con la mia valigetta piena zeppa di colori & pennelli e avevo più fantasia...
 

8 commenti:

  1. Di questi ruderi ci sono ovunque, tutti hanno un ricordo del passato.
    Bello il tuo disegno che lo immortala. buona serata, amico.
    Tomaso

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  2. Bello,molto bello,chissà chi è quel Pirla che ha deciso di levare il "di"...........anche io la chiamo sempre alla vecchia maniera!

    Baci e abbracci!

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  3. Ciao Tomaso, è vero.
    Proprio per questo sono interessanti: perché ci fanno rivivere momenti lontani che, senza di essi, probabilmente dimenticheremmo.
    Un caro saluto, carissimo, e a presto, Francesco

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  4. Ciao carissimo Franz, e poi Art. Benvenuto, Cellini e sul blog, e grazie per l'amabile commento che mi riempie di gioia e di rabbia perché forse acquerelli del genere non mi verranno più!
    E... Viva la sempre vecchia "Santa Teresa DI Gallura", come piace a noi.
    Un bacione a voi, Francesco

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  5. E' vero dopo un po' alcuni soggetti naturali non rievocano più la stessa poesia. A volte perché si è persa la tranquillità con cui li si osservava, a volte perché si è andati avanti criticamente e non ci si basta più, mettendo in moto i pennelli o le penne solo per altre missioni.

    Ma sia, anche i grandi attraversano le fasi. Perché noi piccoli non ce lo dovremmo concedere? :-)

    Buona strada e buon colpo di pennello!

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  6. Ciao Silvio, le crisi fanno parte di un percorso, almeno per quanto mi riguarda, con il quale mi sono trovato più volte a dover fare i conti. Un po' perché le risposte al mio lavoro tardano ad arrivare; un po' perché la "crisi", questa volta economica, le ha accentuate e non riesco a "vendermi"; un po' perché, non essendomi mai legato ad alcun "carrozzone" politico, procedo solo soletto nella mia autopromozione, rallentata in tutto questo anche dall'insularità che mi avvolge; molto, infine, perché sono sempre stato molto critico nei confronti del mio lavoro, che non mi soddisfa mai completamente.
    Ma poi, per fortuna e perché le difficoltà rafforzano la mia volontà, le ho sempre superate.
    Vedrai che sarà così anche questa volta, e ne uscirò completamente rinnovato, diventando presto il precursore della "avan-pop-futur-art"!
    Se ancora non c'è...(:-<> :-)
    A presto, e un caro saluto, Francesco

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  7. Gradita sorpresa, complice Franz che mi ha offerto gentilmente il tuo link. I posti migliori sono sempre nascosti e difficili da scovare, ma il richiamo di chi é sensibile e osserva la vita col la tavolozza sempre in mano, li porta a noifine...
    Buon fine settima
    Lilly

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  8. Ciao Lilly,
    ricevere la tua visita è stata una gradita sorpresa anche per me. Grazie anche al cugino Franz per la sua segnalazione!
    Vorrei sempre fare di più, e meglio, per non deludere i miei lettori, che vorranno scusarmi se non sempre ci riesco.
    Io, comunque, ci provo...
    Un caro saluto, a presto, e buona domenica
    Francesco

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