Ecco un decreto che, se passasse come è stato scritto, secondo me limiterebbe, e anche di molto, la libertà di espressione di ciascuno di noi. Sto parlando del disegno di legge presentato alla Camera dall'onorevole Gambaro, il cui titolo è: "Disposizioni per prevenire la manipolazione dell'informazione on-line, garantire la trasparenza sul web e incentivare l'alfabetizzazione mediatica".
Tale disegno di legge, tra le altre cose, prevede anche multe salate da comminare a "chi diffonde notizie false sui social media o siti non espressione di giornalismo on-line", ma anche nei confronti di chi alimenta "campagne volte a minare il processo democratico".
Mi spiego meglio. Io ho un blog, che utilizzo come una specie di "diario" personale, sul quale scrivo quello che penso, pubblico fotografie, disegni, vignette, qualche dipinto e grafica in generale, oltre a diverse scemenze scritte che mi passano per la testa lipperlì. Tuttavia può anche accadere che, dopo aver sentito dai media o letto sul web notizie presunte vere o presunte false - a meno che false non lo siano palesemente -, in quel particolare momento in cui le ho lette abbiano stimolato, oltre al mio pensiero creativo, anche il mio "pensiero critico", e questo stimolo abbia generato in me delle riflessioni che non rispondono per forza alla necessità o al desiderio di dare delle soluzioni ma che invece hanno lo scopo di coinvolgere altri interlocutori (chi commenta). Unicamente per sentire come la pensano. Tutto qua!
Faccio un esempio, che spero sia calzante, e mi perdonerete qualora non lo fosse. Se poi addirittura non avessi capito nulla di ciò che il disegno di legge propone, datemi pure del cretino ché tanto non mi offendo e non querelo nessuno. Questa notizia - mi riferisco a quella del disegno di legge -, che io ho trovato sul web e che adesso riporto citando la fonte, come faccio a sapere se è vera o falsa? La riporto unicamente perché, nel caso fosse vera, non potendo dubitarne e considerate le grosse novità che tale proposta introdurrebbe, stimola indubbiamente delle riflessioni.
Perché un conto è stabilire delle regole e colpire, giustamente, chi è responsabile di "campagne d'odio contro individui", offende, minaccia, diffama, calunnia e via dicendo (reati peraltro punibili a suon di Codice Penale); un altro è imbastire "campagne volte a minare la democrazia", che - qualora tale minaccia non fosse palesemente esplicita - mi sembra un titolo abbastanza vago e troppo liberamente interpretabile. E come si minerebbe, di grazia, la democrazia?
Se, sempre per esempio, dovessi dire - o concordare con altri che lo avessero scritto e citando le fonti - che l'attuale governo non mi piace perché secondo me non fa questo o quello ma potrebbe fare di più e meglio, minerei la democrazia? Dire che ci sono pensionati che non hanno di che campare perché hanno pensioni da fame e che gli stipendi dei parlamentari sono alti al confronto e che se pigliassero di meno camperebbero bene lo stesso... o che se esci di casa può darsi che te la occupino... oppure che i ponti che crollano sono una vergogna... minerebbe la democrazia? Dire che alcune città vivono nel degrado più assoluto, con le strade piene di buchi... di immondizia... di topi e di cinghiali che scorrazzano indisturbati senza che nessuno vi ponga rimedio nonostante le tasse che paghiamo, minerebbe la democrazia? E non credo neppure che tutto ciò, se lo dicessi, distorcerebbe la realtà percepita. Basta guardarsi intorno...
La minerei, invece, la democrazia, se aizzassi la gente a ribellarsi e a scendere in piazza armata di bastoni e a fare la rivoluzione... oppure, che so, invitandola a non andare più a votare... minacciandola a non vaccinarsi... a non pagare le tasse... a rubare... e aggiungete voi cos'altro vi pare.
Che dovremmo fare: omologarci e soggiacere al "pensiero dominante"? Incontestabile e sacro perché calato dall'alto? E chi lo dice che sia giusto?
Voglio sperare che nel disegno di legge non ci mettano in mezzo anche la Satira, altrimenti d'ora in poi saremo costretti a fare come il Pasquino (la statua "parlante" ai cui piedi, o al collo, i romani appendevano scritti satirici contro i potenti e il clero). Faremo satira di notte e di nascosto, con barbe e baffi finti, in versi o in prosa, sfidando potere e corruzione in attesa che la nostra irriverenza sia... dissuasa da nuove leggi, magari ancora più "speciali" e "liberticide".
Concludendo, credo invece che la battaglia andrebbe condotta ripartendo dall'inizio e non da un "certo punto in poi", ristabilendo prima di tutto quelle regole del vivere civile che purtroppo sono andate a farsi benedire da tempo.
E parlo del rispetto per i nostri simili - genitori compresi - coi quali conviviamo e con i quali ci dobbiamo per forza confrontare ogni giorno, per la strada, negli uffici, nei condomìni, nei negozi secondo regole e limiti stabiliti non solo dalla legge ma anche dall'educazione che famiglia e scuola, fino dalla prima infanzia, dovrebbero essere tenute a dispensare.
Non "per legge" ma per avere una società finalmente migliore.
fonti (mi auguro attendibili 😊):
http://www.repubblica.it/tecnologia/2017/02/15/news/depositato_in_senato_ddl_trasversale_contro_le_fake_news-158362109/
http://www.repubblica.it/tecnologia/2017/04/20/news/fake_news_quali_rischi_per_chi_pubblica_e_condivide-163467152/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/21/fake-news-il-disegno-di-legge-e-pericoloso-inattuabile-e-inutile/3404824/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/22/fake-news-finalmente-un-consiglio-utile-dallue-accendere-il-cervello/3534575/
Caro Francesco, la tua bella vignetta fa veramente ridere, peccato che sia la realtà...
RispondiEliminaCiao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Francesco, spero che mi scusarsi se non leggo tutto il tuo lungo intervento ma ho tempi stretti. Da lunedì prossimo riprenderò il solito ritmo, giurin giurella!!!
RispondiEliminaCaro Tomaso, buongiorno e grazie per essere qui da me!
RispondiEliminaLe notizie, spesso si accavallano e si sovrappongono in maniera così disordinata e contorta che talvolta risulta difficile stabilirne la veridicità. Così, ognuno scrive quel che vuole... :) Ci vogliono ancora leggi? Io penso di no. Basterebbe, credo, applicare quelle esistenti che, se scritte in modo chiaro, non darebbero adito a dubbi e sarebbero più facilmente applicabili. :)
Fellice domenica, un abbraccio anche a te e... ridiamo, ché forse ci passa. Forse...
Francesco
Ciao Flo, grazie per avermi dedicato il tuo tempo anche in questo particolare momento in cui sei assillata dal lavoro. Se fossi in te, andrei in pensione e non ci penserei più! ☺ ☺
RispondiEliminaNon ti preoccupare, so che quando potrai tornerai di nuovo a farmi visita come una volta. Mi fa sempre piacere leggerti e confrontarmi con te. Lo sai.
Ti auguro una splendida giornata (qui fa freddino, ma c'è il sole)
Un abbraccio e a presto,
Francesco
Ciao Francesco, condivido ogni punto del tuo articolo, e anche le virgole! Questo disegno di legge, se attuato, rappresenta davvero un grosso rischio per la libertà di espressione del proprio dissenso! Dissenso che non deve scadere nella diffamazione, calunnia e via dicendo che, come hai ben evidenziato, sono reati punibili a “..suon di Codice Penale”.
RispondiEliminaPer quanto riguarda le multe salate da comminare a chi alimenta "campagne volte a minare il processo democratico", su questo concetto, hai ben espresso alcune situazioni tipo….. “…se aizzassi la gente a ribellarsi e a scendere in piazza armata di bastoni e a fare la rivoluzione... oppure, che so, invitandola a non andare più a votare…”
Su quest’ultimo punto è appena il caso di ricordare che in occasione del referendum sulle trivelle, Renzi, e l’entourage PD, ma anche Napolitano, invitò i cittadini a non andare a votare, in modo tale che non si raggiungesse il quorum, e così fu! Vanificando in questo modo la volontà di chi espresse il proprio voto! Posto che ogni cittadino è libero di esprimere il proprio voto o di astenersi, però altra cosa è che un capo del Governo e il Presidente della Repubblica facciano propaganda per l’astensione!! In questo caso si può parlare di “campagne volte a minare il processo democratico“? È stato un modo per minare davvero la democrazia? Beh, se ancora posso esprimere liberamente il mio pensiero, io penso di si!
Che altro aggiungere, magari un bel disegno di legge per combattere corruzione, concussione, peculato, frode, mafia.... e chi più ne ha più ne metta, no eh??
Un’ultima considerazione, chi decide quale notizia è inconfutabilmente vera e quale falsa? Chi fa i controlli e chi controlla i controllori?? E se dei politici, in campagna elettorale, fanno delle promesse che poi non mantengono e che, quindi, diffondono notizie false, saranno puniti?? O no?....la seconda che ho detto!
Considero questo provvedimento inutile, dannoso e contrario al diritto di manifestare il proprio pensiero.
Un caro saluto Francesco e grazie per le tue riflessioni sempre molto equilibrate, stimolanti e mai superficiali.
Clori
Carissima Clori, siamo il Paese delle contraddizioni e gli esempi non mancano. E poi bisogna vedere da quale pulpito provengono. Perché se vengono dal popolo sono riprovevoli e condannabili, diversamente tutto è lecito. La storia è vecchia...
RispondiEliminaMa da qui a tapparci la bocca ho l'impressione che debbano percorrere una strada in salita, lunga e faticosa. E alla fine, vedrai che non succederà proprio nulla. Perché un conto sono le offese e le diffamazioni, un altro è la libera manifestazione del pensiero che la nostra Costituzione per fortuna sancisce.
Vedi anche: Fondamenti nelle Costituzioni
Questa libertà è riconosciuta da tutte le moderne costituzioni. Ad essa sono inoltre dedicati due articoli della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948:
Art. 19: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere
Una definizione della libertà di manifestazione del pensiero è inclusa nel primo comma dell'art. 5 della Costituzione della Repubblica federale di Germania del 1949:
"Ognuno ha diritto di esprimere e diffondere liberamente le sue opinioni con parole, scritti e immagini, e di informarsi senza impedimento da fonti accessibili a tutti. Sono garantite la libertà di stampa e d'informazione mediante la radio e il cinematografo. Non si può stabilire alcuna censura.".
La libertà di espressione è sancita anche dall'art. 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali ratificata dall'Italia con l. 4 agosto 1955, n. 848:
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.
La violazione del citato art. 10 della Convenzione europea legittima il cittadino a proporre ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, per ottenere il ristoro dei danni subiti, anche morali, purché siano esauriti tutti i possibili rimedi giurisdizionali interni.
Ciò detto, continuiamo pure a manifestare liberamente ciò che pensiamo nel pieno rispetto delle altrui libertà e senza offendere nessuno. Più di così... :) ☺ ☺
Grazie per la visita e i... quattro commenti tutti uguali! Ahahahaha! ☺☺♥♥
Un abbraccio e a presto,
Francesco