giovedì 17 ottobre 2019

Italia, lavoro e tasse


Italia, lavoro e tasse

In Italia continua lo stillicidio di aziende che chiudono o delocalizzano. Risultato: operai in cassa integrazione, minacce di licenziamenti e conseguenti forti preoccupazioni in grado di cambiare radicalmente la vita delle persone. Ma qualcuno di quelli che ci governano si è mai chiesto qual è il motivo di queste chiusure?
Non dipenderà, forse, dall'eccessivo costo del lavoro, dall'esosa pressione fiscale, dall'odiosa, insopportabile burocrazia e da tutti quei balzelli che soffocano chiunque, in Italia, tenti di dare inizio ad una qualsiasi attività? Ai quali, è utile ricordarlo, in questi ultimi anni si è aggiunto Internet e il mercato online sul web.
Così, mentre la gente si arrovella per cercare di mettere insieme il pranzo con la cena, i nostri politici inconcludenti e con gli occhi bendati seguitano a organizzare "tavoli", "incontri coi lavoratori e le parti sociali" e altre iniziative del tutto inutili se non a perdere altro tempo. E nel frattempo, siccome i conti non tornano, aumentano qualche tassa qua e là! Però restano incollati alle loro poltrone, profumatamente pagati, in attesa di vitalizi e pensioni d'oro. Salvo poi riapparire, da vecchi, in qualche trasmissione televisiva a dare consigli e dispensare pareri. Perché la storia alla fine è questa.
Rimedi? Uno fra tutti abbassare le tasse e semplificare la patologica burocrazia che opprimono la competitività e impediscono la concorrenza.

fonti:
http://www.tasse-fisco.com/news-ed-eventi/tasse-pazze-italia-alte-risparmio/5256/
https://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2017/07/10/news/ombra_balconi_e_bandiere_litalia_nella_rete_del_fisco_inutile-170425887/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P7-S1.6-T1


In questo modo si eviterebbe anche la delocalizzazione di molte imprese, che trovando più conveniente "emigrare" in Paesi che agevolano gli investimenti lasciano la gente per strada a leccarsi le ferite.
Due esempi fra tutti: la Bekaert, di Figline Valdarno, e la Whirlpool di Napoli.

fonti:
https://napoli.repubblica.it/cronaca/2019/10/17/news/whirlpool_corteo_operai_a_napoli_delegazione_in_regione-238775989/
http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2019/10/15/whirlpoolpatuanellivuole-cedere-napoli_06f6c626-fc5e-41a5-ba01-aa970c35b7c6.html
https://www.ilsussidiario.net/news/whirlpool-la-vera-risposta-dello-stato-che-serve-a-tutta-italia/1937978/
https://www.agi.it/economia/bekaert_licenziamenti_di_maio-4119848/news/2018-07-06/
https://www.corriere.it/economia/18_giugno_26/bekaert-318-rischio-chiude-toscana-si-sposta-romania-delocalizzazioni-dimaio-2ce05d9c-7896-11e8-a34f-88cbebf7b4e2.shtml
http://valdarnopost.it/news/fuori-dai-cancelli-bekaert-un-anno-dopo-lavoratori-tra-amarezza-e-attesa-di-notizie-sulla-reindustrializzazione

Ultima risorsa potrebbe essere quella di occupare le fabbriche e continuare a produrre. Perché, specialmente nel caso di alcune multinazionali che chiudono ma se ne vanno all'estero perché conviene, se la produzione era in attivo prima non vedo perché non dovrebbe esserlo dopo l'occupazione degli operai. Magari inizialmente rifiutandosi di pagare le tasse, anche solo per un po'!   

fonti:
https://www.nextquotidiano.it/multinazionali-lasciano-italia/
https://www.nextquotidiano.it/imprese-che-chiudono/
https://www.linkiesta.it/it/article/2017/07/06/cosi-la-burocrazia-ammazza-le-imprese-peggio-di-noi-solo-brasile-e-ven/34801/

Ultima chiosa la faccio sull'evasione fiscale e sui metodi per contrastarla: il "Pos" obbligatorio, l'"evasometro", i limiti per l'uso del contante e altre simili trovate. Come se ognuno di noi dovesse essere accompagnato da un finanziere quando fa una visita medica, chiama l'idraulico, paga il carrozziere o il meccanico.
In previsione di spese, sarà sufficiente prelevare dal conto corrente piccole cifre, magari un tanto al mese, metterle da parte e poi pagare quanto dovuto. In contanti.
Non sarebbe meglio se invece ci facessero scaricare tutte le spese sostenute, anche la bombola del gas, i libri di scuola, le penne... insomma proprio tutto, portandole in detrazione? Allora sì che varrebbe la pena chiedere scontrini e fatture.
O mi sbaglio?

fonti:
https://www.youtube.com/watch?v=bYfcO_2iWW4
https://www.wallstreetitalia.com/trend/evasione-fiscale/
https://www.wallstreetitalia.com/evasometro-al-via-i-primi-controlli-sui-movimenti-bancari/

6 commenti:

  1. Caro Francesco, ti leggo sempre, ma non sempre scrivo ciò che penso, oggi voglio dirti che è veramente un disastro!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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  2. Ciao Tomaso carissimo, ormai unico mio assiduo lettore e commentatore. Grazie! 🤗
    Nel post mi sono dimenticato di scrivere - anche se dovrebbe essere ovvio - che quando chiude un'attività per colpa delle vessazioni fiscali e burocratiche, lo Stato non incasserà più le tasse di quell'esercente e quindi ci rimetterà. Ma non solo, perché se l'azienda ha dei dipendenti che il padrone, chiudendo, sarà costretto a licenziare, lo Stato perderà tasse e contributi anche da loro e si dovrà preoccupare di dar loro la necessaria assistenza: cassa integrazione, reddito di cittadinanza e attuare tutte quelle misure di sostegno utili se non altro alla loro... sopravvivenza. Che pagheremo tutti!
    Non ti sembra un comportamento, quello dello Stato, da "orbo"... se non addirittura da scemo? 😕😠 O mi sbaglio?
    Un forte abbraccio, buon fine settimana e grazie ancora per la visita! 🤗

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  3. Problemi assai complessi, ma per risolverli a mio parere occorre partire dal taglio della spesa pubblica, iniziando dagli stipendi dei politici, dei loro assistenti, dei boiardi di stato e varia umanità pagata per non far nulla. Poi ci sarebbe da intervenire sui costi in beni di consumo da parte dei vari ministeri ed enti locali. Si tratta di svariati miliardi. Per quanto riguarda l'evasione fiscale la cosa triste è che tutti sappiamo chi evade, dal più piccolo al più grande, ma se non c'è la volontà di combatterla i risultati saranno sempre modesti. Per ora mi fermo, perché il discorso si fa complicato, ma sicuramente non mancano gli spunti per riprenderlo. Ciao, Matita rossoblu.

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  4. Caro Francesco, come spesso mi capita, ho inviato un commento in modo maldestro e quindi non ti è pervenuto. In sostanza dicevo che tutti sappiamo quali sono gli evasori, ma poiché manca la volontà di combatterli ci perdiamo in proposte insensate e dettate solo dall'ideologia. Basterebbe che tutte le persone preposte ai controlli facessero il loro dovere e il problema si risolverebbe. Naturalmente va tenuto conto di un fatto importante: una quota di nero è fisiologica e consente ad alcuni autonomi di equilibrare lo svantaggio nei confronti dei rivali esteri che usufruiscono di manodopera a basso prezzo e di agevolazioni fiscali non previste da noi. In sostanza, se colpissimo i nostri "evasori per necessità", il fisco incasserebba qualcosa in più ma rischieremmo di distruggere il tessuto sociale di tante realtà di provincia. Discorso comunque aperto, anche pensando a come vengono usati i soldi delle nostre tasse. Per stasera comunque basta e avanza. Un abbraccio, Matita Rossoblu.

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  5. Completamente d'accordo con te. Soprattutto per quanto riguarda l'uso che fanno delle nostre tasse: incauto, maldestro, per non dire altro...
    E poi, a parte gli interessi sul debito pubblico, i nostri soldi se ne vanno per gli stipendi di funzionari di enti pubblici, di partecipate, di amici degli amici messi a capo di agenzie, federazioni, società, fondi, consorzi che oltre a pagare affitti milionari, impiegano una pletora di direttori, segretari, boiardi di Stato e politici trombati. Importanti serbatoi di voti, e tutti profumatamente pagati da noi! L'unica fonte di risparmio sarebbe chiudere quelli veramente inutili e mandare tutti a casa: impresa impossibile...😕
    In attesa di un crollo totale del Paese e di una guerra civile, com'è successo - e sta succedendo - da altre parti nel mondo!
    Grazie per il tuo prezioso e gradito intervento, ricambio l'abbraccio e alla prossima! E naturalmente... ad maiora semper, anche se la vedo difficile...

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  6. Molto difficile, ma non è detto che le cose non cambino, grazie anche al web.Ciao, Matita rossoblu.

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