martedì 28 marzo 2023

Giustizia italica

 

Riforma giustizia

Vi ricordate la TASI? Quell'odioso tributo per i "servizi indivisibili"(?) istituito con la Legge 27 dicembre 2013, n. 147 e successivamente abolito con la Legge 27 dicembre 2019, n.160? Ebbene, questa imposta, oltre al possesso e la detenzione di fabbricati ed aree fabbricabili (esclusa la prima casa), tra le altre cose avrebbe dovuto finanziare i servizi comunali rivolti omogeneamente a tutta la collettività (per questo "indivisibili"). E cioè la manutenzione delle strade, dei marciapiedi, del verde pubblico, l'arredo urbano, l'illuminazione pubblica e l'attività svolta dalla Polizia locale. 😉
Immagino che tutti quelli tenuti a pagarla lo abbiano fatto, tuttavia nel nostro caso i marciapiedi (per non parlare delle strade) non hanno cambiato di una virgola, o di una buca, il loro aspetto. 😳
 

 
Così può avvenire - e pare che i casi siano parecchi - che uno incespichi tra le rovine marciapiedesche e cada per terra; oppure, nel caso fosse bici o moto munito, si pianti con le ruote in una delle innumerevoli buche che tappezzano quella che viene definita "area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali", meglio conosciuta come "strada". E si parla di "circolazione", quindi di movimento; non certo di "cadute" il cui moto accidentale dall'alto verso il basso ha spesso conseguenze dannose e addirittura invalidanti per chi lo subisce... 😟
Ciò detto, dopo un panegirico tutt'altro che encomiastico, "Che c'entra la giustizia?" direte voi. Mah... secondo me c'entra, perché da quello che si legge in giro non mi pare che tutto funzioni come invece dovrebbe... 🤔

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