lunedì 16 febbraio 2009

Città violente



Si fa un gran parlare di nuovi casi di violenza, in particolar modo sulle donne.
Una di queste azioni brutali, tra le più abiette e odiose che segnano per tutta la vita chi ne viene fatto oggetto, è lo stupro.
I colpevoli, quando li acchiappano, siccome la nostra Costituzione, per l'art. 24, prevede giustamente che tutti debbano avere il diritto di difendersi, di solito trovano qualche avvocato che, sostenuto da leggi "annacquate" e da qualche giudice indulgente, cavillando e arzigogolando, prima o poi li tira fuori dalla galera. Quando mai dovessero farne.
Una volta vale la scusa dei blue jeans a vita bassa; un'altra perché, resistendo alla violenza, va a finire che il bruto s'incazza ancora di più e, se poi t'ammazza, vuol dire che te la sei cercata; un'altra ancora perché si riesce a dimostrare che la vittima, in fondo, col suo incedere ancheggiante lo aveva provocato, con l'aggravante di avere anche un bel culo e due tette da paura.
È giusto: non ci si deve mai opporre agli stupri, alle rapine in villa (ma perché non ti sei fatto un appartamento? Avevi proprio bisogno di una villa?), alle grassazioni e ai tentati omicidi. I delinquenti, in quanto tali, soprattutto se professionisti iscritti all'albo dei Recidivi Con Precedenti Penali, debbono poter svolgere la loro attività in modo serio, senza alcun impedimento o interferenza. Ne andrebbe della loro professionalità.
Poi, se li fate sbagliare, non lamentatevi.
Francesco Dotti

5 commenti:

  1. Carissimo con sana ironia hai detto tutto...

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  2. Ti ringrazio. Anche se in certi casi farei volentieri a meno dell'ironia, perché è veramente una vergogna.
    Ciao

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  3. Sono loro le vittime!!!!Li vogliamo anche punire..

    Hai ragione Cecco..è una vergogna!

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  4. La legislazione italiana, così come le sue radici e fonti del diritto, si basano tantissimo sul garantismo, l'indulgenza e la tolleranza. Io credo sia anche il frutto di una tradizione secolare di umanesimo e cattolicesimo che pervade un pò dappertutto. La massa è però profondamente disgregata quanto a coscienza e vedute. In tempi di stupri alle minorenni tutti invocano le più barbare punizioni, ma poi basta far vedere in TV qualche scena di disagio sociale fra gli extracomunitari, che tutti chiedono clemenza e solidarietà. Non è davvero facile trovare un equilibrio fra rispetto e legalità.

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  5. Quello che dici, caro Alex, è vero. Credo che le radici dei nostri mali affondino nella Storia e nelle colpevoli responsabilità di coloro che, questa Storia, hanno contribuito a scriverla.
    Popolazioni volontariamente abbandonate nell'ignoranza, perché solo con l'ignoranza essi hanno avuto campo libero. "Panem et circenses" docet. Ed è anche per colpa di molta cattiva televisione, nella quale questa ignoranza viene pervicacemente perpetuata, che oggi ne raccogliamo i frutti. Marci.
    L'indulgenza e il garantismo dovrebbero essere complementari alla legalità; il rispetto si può e si deve insegnare, se vengono forniti i mezzi per farlo, prima all'interno delle famiglie e poi nelle scuole, se si ha l'orgoglio di saperselo anche guadagnare.
    Io non sono per niente ottimista e, pur non avendo vissuto quel periodo perché non ero ancora nato, per quel poco che ho studiato anche il Fascismo ebbe origine da una situazione molto simile alla nostra attuale. Spero tanto di sbagliarmi. Grazie per il bel commento. A presto.

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