giovedì 7 maggio 2015

Buco pensioni



La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco delle indicizzazioni delle pensioni voluto dal governo Monti per "salvare" la Patria, e così ci dovranno ridare il maltolto. Allora ingenuamente mi chiedo, e vi chiedo: siccome tale Corte è chiamata a giudicare sulla legittimità costituzionale delle leggi emanate dal governo, come mai quando Monti & Co. presentarono la richiesta di blocco a Napolitano - che era allora il Presidente della Repubblica che avrebbe dovuto promulgare leggi e decreti che non fossero in contrasto col dettato costituzionale, che presiedeva il Consiglio Superiore della Magistratura e tante altre cose -, non s'informarono prima della legittimità di un atto che, tutti insieme, stavano approvando?
La prima idea che viene alla mente è che, siccome per la maggior parte si trattava di pensionati di "poco conto", nessuno si sarebbe opposto e avrebbe avuto la forza di protestare. Salvo gli altri, inferiori di numero ma probabilmente più "importanti" e agguerriti, che nel frattempo hanno trovato la strada giusta per opporsi all'ennesima "rapina di Stato". Ora che i nodi sono venuti al pettine e la sentenza vale dal giorno seguente alla sua pubblicazione, governo e Stato, che dovrebbero essere i garanti dei nostri diritti, anziché riconoscere i propri errori pensano a come poter aggirare l'ostacolo e minacciano sfracelli economici di dimensioni planetarie. Così stanno pensando di pagare in Bot. E le commissioni e le spese bancarie chi le paga? E le tasse, che attualmente sono al 12,50%, chi le paga?
fonti: http://www.avvocatoandreani.it/servizi/calcolo-rendimento-bot.php
http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/pensioni-zanetti-no-restituzione-a-tutti-cgia-di-mestre-buco-da-16-miliardi-_2109750-201502a.shtml
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/07/buco-pensioni-consulta-sentenza-gia-valida-e-governo-pensa-rimborsi-bot/1659571/

Non penseranno mica di restituirci i nostri soldi, già tassati alla fonte, ritassandoceli un'altra volta? Io non m'intendo molto di economia, ma sento già puzzo di bruciaticcio. Inoltre, per alleggerire l'impatto che tale sentenza avrebbe sui conti pubblici, c'è anche chi pensa di non restituire tutto a tutti ma di procedere per gradi a seconda della pensione percepita: chi ha di meno prende di più, e chi ha di più prende di meno. In barba a costituzioni, sentenze e affini, come da qualche anno accade nel nostro Paese. Non è forse successa la stessa cosa coi referendum sull'acqua e sul finanziamento pubblico ai partiti? Nel frattempo hanno tirato fuori l'altra bega sulle pensioni, che riguarda quelli che sono già in pensione da un sacco di anni, e ci fanno sapere che chi è andato col retributivo gode di più di chi è andato col contributivo, e che non ci dovrebbero essere più i "diritti acquisiti".

E allora? E' forse colpa sua se quando è andato in pensione c'era quella legge? Per fare un esempio cretino, il primo che mi viene in mente, sarebbe come se oggi dicessero che tutte le patenti prese nel 1967 (come la mia) non sono più valide, e tutti quelli che l'avevano presa in quell'anno devono ridare gli esami daccapo altrimenti non possono guidare la macchina. Ma stiamo scherzando? Allora quelli che sono andati col retributivo, per non vedersi tagliare la pensione, dovrebbero poter tornare a lavorare. Almeno fino a raggiungere la stessa pensione che percepiscono oggi. Roba da pazzi! Perché non si tagliano invece vitalizi e privilegi, ché anche se li hanno annunciati restano ancora in larga parte immutati, invece di continuare a colpire i più deboli?
fonte:  http://www.la7.it/la-gabbia/rivedila7/altre-violenze-07-05-2015-154118


E se, per protesta, a fine maggio non andassimo a votare? Per quanto mi riguarda, per esempio, in questi giorni sto girando per la città e nonostante abbiamo pagato Tasi e Tari le buche nelle strade e sui marciapiedi sono sempre le stesse, come non è cambiata l'incuria per i luoghi e la sporcizia diffusa che ancora vedo girando per i quartieri e le periferie. 

Tanto, che voto a fare? Perché con le idee e gli slogan che ci propongono e che leggo sui primi manifesti elettorali, di nuovo in giro c'è davvero ben poco. 

4 commenti:

  1. Non votare fa il loro gioco perché tanto si votanofra di loro e noi restiamo così, cornuti e mazziati. La vera rivoluzione sarebbe NON PAGARE PIÙ LE TASSE, questo sì che potrebbe funzionare

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  2. Caro Francesco, io dico la verità ne capisco sempre meno!!! Sono veramente pasticci all'italiana!!!
    Ciao e buon fine settimana caro amico.
    Tomaso

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  3. In effetti hai ragione. Non andare a votare servirebbe a poco. Ma sono talmente incazzato che se dovessero prenderci per i fondelli anche questa volta sarei disposto a scendere in mutande per le strade del centro!
    Il fatto è che aspettiamo sempre che sia qualche altro a dare la stura, mettendoci la faccia, e poi si vedrà...
    L'esempio lampante è il "mio" blog e i suoi contenuti. Hai mai trovato, oltre a quelli tuoi e di Tomaso, qualche altro commento che fosse favorevole o contrario, o che in ogni caso proponesse qualcosa rispetto a quello che dico e disegno? Naturalmente senza scadere in offese, calunnie, minacce e violenze varie. Non mi risulta.
    Anch'io sarei d'accordo su uno sciopero fiscale, da attuare in larga scala, con intelligenza e che coinvolgesse proprio tutti. E non credo che sarebbe poi così difficile metterlo in pratica se davvero lo volessimo e se fossimo sostenuti da organizzazioni sindacali e associazioni di categoria. Costituzione e Codici alla mano, naturalmente, e confrontando ciò che c'è scritto con il modo in cui viene applicato.
    Scendere in piazza usando la violenza com'è successo a Milano lo ritengo profondamente sbagliato, e anche se le motivazioni di fondo potrebbero essere giuste alla fine tali comportamenti allontanano anche chi ti seguirebbe nella protesta.

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  4. Caro Tomaso, penso che siamo la più grande... "pasticceria" d'Europa, e all'Expo' avremmo meritato il posto d'onore. Soprattutto per la capacità dei nostri "pasticceri" e delle loro ricette di "pasticci", "pasticcini", ma soprattutto "pasticcioni", che ogni giorno s'inventano.
    A noi, invece, tocca il compito ingrato di... assaggiatori al quale, ahimè, non possiamo purtroppo sottrarci!
    Quasi quasi vengo a vivere da te in Svizzera ;)
    Un caro saluto e grazie per la visita,
    Francesco

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