lunedì 10 giugno 2019

Reddito di cittadinanza


Reddito di cittadinanza

Stamani mi sono voluto togliere lo sfizio di sapere cosa pensa la gente del reddito di cittadinanza, e così mi sono fatto un giro nel mio quartiere tra quelli che conosco. I risultati della mia modesta indagine, anche se me l'immaginavo già, hanno dato ragione ai miei sospetti. La maggior parte di loro, specialmente i più giovani e soprattutto adesso che inizia l'estate, mi hanno detto che preferiscono fare domanda per il reddito "cinquestellato" piuttosto che andare a lavorare per una manciata di euro in più. Anche perché in certi casi la differenza è davvero minima: 900-1000 euri, in certi casi lavorando anche il sabato e la domenica a seconda del tipo di lavoro, contro i 780 che gli dà Di Maio. E se poi, rischiando un po' (a noi italiani il rischio piace), si fa anche qualche lavoretto in nero le due remunerazioni si sommano e i vantaggi sono evidenti.
Per non parlare di chi ne avrebbe davvero bisogno, del reddito di cittadinanza. Intendo i veri poveri, quelle migliaia di disperati che dormono sulle panchine dei nostri giardini, o sui cartoni, nelle stazioni, per la strada o sotto i ponti. 

A loro non è concesso. Non hanno la... residenza! Requisito essenziale per ottenerlo.
Ammé me pare una strunzata... 😐

fonti:
https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/reddito-di-cittadinanza-a-trazione-digitale-ecco-come-funziona/


4 commenti:

  1. Basterebbe subordinare il reddito di cittadinanza all'espletamento di lavori socialmente utili, in primo luogo quelli legati al decoro urbano e all'assistenza ai disabili! Matta rossoblu

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  2. Cia Matita, osservazione giustissima e pienamente condivisibile!
    Mi chiedo perché certe idee vengano in mente a noi invece che a quelli che s'inventano simili trovate. Che sia perché non ci siamo dati alla politica?... ;)
    Un abbraccio e a presto!

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  3. Penso che abbiano male interpretato quello che è lo SMIG in Francia. Si tratta del minimo salario che si possa dare ad un lavoratore e non a chi non lavora, anche se in questo caso ci sono altre istituzioni che intevengono ma le persone hanno l'obbligo di cercare un lavoro e se non lo fanno entro un certo tempo perdono il diritto.
    Se ho capito bene, in Italia sarebbe che tutti i cittadini non lavoratori avrebbero diritto al reddito di cittadinanza, solo eesendo cittadini italiani. Come dici tu nessuno vorrà lavorare per qualche euro in più e quindi le imprese avranno problemi di personale (in modo particolare di operai). Certo che una cosa del genere abbasserebbe la percentuale dei disoccupati e Salvini farebbe buona figura. Ma quand'è che gli italiani lo butteranno fuori ? Hanno già perso l'occasione delle elezioni europee.
    Condivido la tua conclusione finale, come pure quelle degli altri post che sono andato a vedermi ed a leggere. Buon proseguimento di settimana.

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  4. Ciao carissimo Elio! Grazie per il passaggio.
    Anche qui da noi il reddito di cittadinanza non dovrebbe essere un... vitalizio, ma dovrà avere un termine. Entro il quale, se rifiuti un certo numero di volte un lavoro offerto non te lo danno più. A parte qualche stortura che secondo me credo di osservare tra le pieghe della legge.
    Per i problemi di personale, poi, quello che dici è verissimo. Già molti imprenditori - specialmente quelli del settore turistico/alberghiero e non solo - hanno manifestato le loro difficoltà, soprattutto ora che la stagione estiva è iniziata...
    Vedremo cosa succede. D'altra parte, dopo quelli precedenti imposti dall'alto, questo è un governo votato dai cittadini. Perciò saranno loro (noi) a tirare le conclusioni. Speriamo di farlo da vivi... :)
    Certo che se non si abbassano le tasse, anche facendo altro debito (però senza sprechi come al solito, ma spendendo bene le scarse risorse disponibili!), sarà molto difficile riprendere... quota. E su questo Salvini ha ragione. Resta solo da vedere se a Bruxelles glielo faranno fare. Ho i miei dubbi.
    Un caro saluto, grazie ancora per la visita e il gradito commento e felice settimana!

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