venerdì 17 aprile 2009

Terremoti e ricostruzione


 

Questa è una vecchia barzelletta - che io non conoscevo -, che quel buontempone di mio cognato mi ha raccontato stamattina. Mi è piaciuta così tanto che, dopo un paio di aggiustatine al testo, ho deciso di pubblicarla. Come collocazione spazio-temporale ho pensato a un terremoto, perché di triste attualità.
Poi, però, mentre scrivevo, mi è venuto un dubbio: sarà una barzelletta, oppure nel nostro Paese - notoriamente sismico - le cose stanno davvero così? Ma veniamo alla barzelletta.
Viene bandito un pubblico concorso per l'aggiudicazione dei lavori di ricostruzione, mettiamo il caso, di una scuola.
Alla gara d'appalto si presentano tre imprese: una francese, una tedesca e una italiana. 

Quella francese è disposta a fare tutto il lavoro per 1 milione di euro; quella tedesca per 1,5 milioni di euro; quella italiana per 2 milioni di euro.
A questo punto il funzionario responsabile chiede ai progettisti francesi che gli elenchino in dettaglio tutti i particolari del progetto.
"Le fondazioni - dicono i francesi - le faremo profonde 4 metri, con armatura in doppia gabbia e ferri da 8, solai da 30 con gettata in calcestruzzo 40/60, pilastri da 50 con pannellatura in castagno stagionato due anni, utilizzo di strumenti tecnologici adeguati e impiego di materiali di prima scelta..."
Poi si rivolge ai tedeschi.
"Noi, invece - dicono i tedeschi -, faremo le fondazioni profonde 8 metri, con armatura in quadrupla gabbia doppia e ferri da 16, solai da 40 con gettata di calcestruzzo 60/80, pilastri da 70 con pannellatura in mogano indiano stagionato quattro anni e lucidato a mano, utilizzo di strumenti ad altissima tecnologia computerizzata e impiego di materiali pregiati di primissima scelta..."
Infine, il funzionario si rivolge ai tecnici italiani e chiede loro cosa siano disposti a fare per 2 milioni di euro.
"Semplice - risponde il progettista italiano - diamo il lavoro ai francesi per 1 milione di euro, e l'altro milione ce lo cucchiamo metà per uno io e lei!"
Francesco Dotti (da un'idea di Big Gion, o di qualcun altro)

3 commenti:

  1. Molto forte questa berzelletta, sul primo momento fa ridere, poi riflettendo viene proprio da preoccuparsi.
    Credo che il tempo passato abbia dato dei grossi scossoni a certe speculazioni e di certi guadagni sella vita degli altri...
    Almeno questo lo spero!
    un caro saluto e buona serata, Tomaso

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  2. Una barzelletta che, dati i tempi, non mi riesce di definire tale ...

    Bello il blog, complimenti!
    Mi metto tra i tuoi "seguaci" :)

    Ciao,
    Lara

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  3. Benvenuta tra noi, Lara! Grazie per i complimenti e buon fine settimana.
    Francesco

    Ciao Tomaso, grazie anche a te e un caro saluto, Francesco

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