mercoledì 7 ottobre 2009

Messina: la tragedia

Quando la televisione ha trasmesso le immagini dell'alluvione il mio pensiero è andato subito a un amico che ho da quelle parti: Michele.
Non avevo mai visto niente di simile, e anche se molti di questi disastri si rassomigliano è come se ciascuno fosse peggiore dei precedenti. Forse perché tendiamo a dimenticare le immagini, pur se ricordiamo le circostanze in cui questi eventi si sono verificati.
Ma il fatto che ultimamente nel nostro Paese ne stiano accadendo parecchi, uno di seguito all'altro, ci dovrebbe far riflettere. L'opera sconsiderata dell'uomo, che vuole a tutti i costi imbrigliare le regole naturali cambiando il corso dei fiumi, cementificando i canali, spianando le montagne e costruendo dove non può, credo che ne sia la principale causa.



Come nel caso dell'immagine che vi mostro, scattata
nei pressi di Siniscola (NU), lungo la superstrada che da Nuoro conduce a Olbia.
È una cava, senz'altro regolarmente autorizzata visto il punto in cui si trova, che deturpa il fianco di uno dei monti più suggestivi e belli della Sardegna: il Mont'Albo.
Per chi volesse individuarla subito su Google Earth, è sufficiente che digiti le coordinate sulla barra di ricerca:
40°32'06.80" N 9°38'18.31 E
Si vede benissimo, tanto è grande. Sono 100 metri di scavo in elevazione su 800 circa della punta che la sovrasta. In caso di piogge torrenziali, come quelle che si verificano sempre più spesso sul nostro pianeta avvelenato, come si comporterà l'acqua in quel punto? Che forza raggiungerà, non essendoci più la naturale originaria pendenza ma un salto improvviso di cento metri a valle? E i detriti che saranno trascinati dalla furia dell'acqua, fin dove andranno a finire? Perché lì sotto ci sono anche delle abitazioni.
Queste, secondo me, dovrebbero essere le domande da farsi prima di sconvolgere leggi perfette.
È chiaro che, dove abusi vi siano stati e dove sia stato possibile sanarli perché la legge lo prevede, di questi insignificanti particolari la Natura non tiene conto, e prima o poi si riprende il maltolto. A volte anche con gli interessi in vite umane.

Oggi, finalmente, ho sentito Michele. È impegnato nel coordinamento dei soccorsi, ma sta bene. Auguri Michele, un abbraccio virtuale a te e a tutti quelli che stai aiutando, Francesco

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