domenica 27 giugno 2010

Cagliari - Saline di Stato




In questi giorni sto riprendendo con gioia la voglia di "scoprire", e questo mi arricchisce di nuovi stimoli, soprattutto dopo aver esaurito l'esperienza di Olbia durata vent'anni.
E queste mie rinnovate emozioni le devo a quanto è stato fatto a Cagliari e a Quartu S. Elena - dove ho scelto di vivere adesso - che durante la mia lunga assenza hanno cambiato radicalmente in meglio: piste ciclabili, pulizia delle strade, rivalutazione dei Centri storici, ampie zone di verde veramente "pubblico", curate e attrezzate di comode e ombrose panchine e di giochi per i bambini.
Insomma, permettetemi di dire che la qualità della vita, almeno per quanto riguarda la mia, è notevolmente migliorata.
Siccome non voglio tediarvi con spiegazioni topografiche che dovrei "scopiazzare" qua e là, per facilitarvi la ricerca e informarvi meglio sul contenuto delle mie fotografie, credo di poterle agganciare a un link di Wikipedia sul quale mi auguro troviate le risposte alle vostre domande:
http://it.wikipedia.org/wiki/Parco_naturale_regionale_Molentargius_-_Saline



Così stamani, più presto del solito e rigorosamente a piedi - le automobili, da queste parti, fortunatamente non entrano -, insieme a colei che condivide con me i giorni e le notti (ma che, quando russo, mi spedisce nell'altra cameretta...), ci siamo fatti una bellissima passeggiata all'interno delle ex Saline di Stato (dismesse, come mi corregge il mio enciclopedico cognato, nel 1985 e convertite in Parco naturale nel 1999), che in linea d'aria distano da casa nostra poche centinaia di metri.



La collina che in tutte le foto si vede sullo sfondo, a sinistra, è la Sella del Diavolo - l'ultima barriera contro la quale termina la lunga spiaggia del Poetto -, mentre al centro-destra (la politica non c'entra) s'intravede Cagliari e il "Quartiere del Sole".



Canali, idrovore, vecchie cabine elettriche e ponticelli di legno... costituiscono quel pizzico di "archeologia industriale" armoniosamente contenuta all'interno di quella che viene considerata una delle più belle e importanti "zone umide" a livello internazionale. E non sono io che lo dico...
Senza contare che prima di arrivare qui si attraversano una serie di parchi e di zone verdi estremamente belle, appartenenti al Comune di Quartu S. Elena, dove è possibile passeggiare, a piedi o in bici, e praticare utili esercizi aerobici che, se fumate come fumo io, possono farvi solo bene. Inoltre, in quello che viene chiamato il "Piano strategico comunale", sembra che per questa zona siano in progetto grandi investimenti sia a livello urbanistico che per quanto concerne la qualità della vita. E noi, come cittadini, non possiamo far altro che incitare e sostenere i promotori di questa iniziativa affinché la realizzino il più presto possibile.
Vi aggiungo anche quest'altri due link. Il primo, vi porterà sul sito dell'Associazione per il Parco Molentargius Saline Poetto, dove potrete trovare una ricca e interessante galleria fotografica oltre a un sacco di utili informazioni:

http://www.apmolentargius.it/stagno_molentargius.php

e il secondo, che è il sito ufficiale del Parco del Molentargius, al cui interno ci sono un sacco di notizie interessanti e altrettante cose belle da vedere:

http://www.parcomolentargius.it/index.php




E quando dico "giardini", intendo questi. Puliti e ordinati, in mezzo alla città e interamente fruibili. Qui puoi stare in santa pace a leggerti un libro, al fresco. E soprattutto hanno lasciato la vegetazione tipica dei luoghi: il pino marittimo, l'olivastro e altre essenze che non conosco ma che fanno ombra lo stesso. Non le "palme".



Qui siamo nei pressi dell'Ospedale di Quartu S. Elena, dietro al Viale Colombo.


Idem, come sopra



E qui siamo nella zona "Musicisti". Chiamata così perché le strade portano il nome... indovinate di chi? Ma dei musicisti, perbacco! Ci voleva tanto a indovinare?


Niente di monumentale, per carità. Ma per terra non c'è un pezzo di carta!

La settimana scorsa sono tornato a Olbia. E così ho pensato di fare una capatina in quei famosi "giardinetti", quelli di Via Roma, nei pressi delle case popolari. Ve li ricordate?
E siccome mi rode il fatto che una bella città debba essere così trascurata, li ho ri-fotografati e ri-messi sul blog. Perché non si dimentichi.




È il 19 giugno del 2010, e sono le 9:56 di mattina.
Sono passati quasi tre mesi da quando me ne sono andato, ma li ho ritrovati ancora nelle stesse condizioni: luridi da fare schifo!




Possibile che non importi a nessuno di vedere la propria città in simili condizioni?


Fa davvero male al cuore, credetemi.

sabato 26 giugno 2010

Tramonto - 2


Un sole + una salina + Cagliari sullo sfondo + alcuni pali + del filo spinato = la fotografia di un tramonto

giovedì 24 giugno 2010

Italia - Slovacchia




Come al solito telegrafico, anzi, telefonico, il ct azzurro, fino all'ultimo indeciso se schierarsi con un 8-9-4, un 8-9-9, un 4-4-4 e un 1-4-4, alla fine ha optato per il più semplice 0-0-0 mandando in campo praticamente... nessuno.
"Mi piacciono i numeri rischiosi", sembra abbia confidato al nostro cronista. "Tanto, o la va o Slovacchia".
Contento lui...

giovedì 17 giugno 2010

Tramonto 1


Un sole + una salina + tre papere-oche-germani-gabbiani-boh... + alcuni monti e una città (Cagliari) sullo sfondo = un tramonto. Ah, dimenticavo: anche una macchina fotografica...
Bello?

lunedì 14 giugno 2010

Loreto


A differenza degli Uomini, che quando fanno i "pappagalli" sono generalmente ridicoli, questo che vi propongo non solo non è ridicolo ma è un pappagallo in carne, ossa e penne (pochine) davvero simpatico.
Io, Loreto, l'ho conosciuto già più di trent'anni fa a casa di Alberto - che di Loreto è il proprietario attento e affettuoso - e nonostante sia passato un sacco di tempo dall'ultima volta che ci siamo visti (tra l'altro siamo quasi coetanei...), l'altra sera, quando ho fatto visita ad Alberto, ho avuto l'impressione che Loreto mi avesse riconosciuto.
Perciò mi sono fatto coraggio, ho allungato timidamente la mano (il becco, appuntito e robustissimo, in effetti mi spaventava un po'...) e, dopo un attimo d'incertezza, come se stesse cercando di ricordare in quale occasione ci fossimo già incontrati, aiutandosi con il becco, con il quale delicatamente mi ha preso il dito indice, il vecchio Loreto "ritrovato" è venuto ad appollaiarsi sulla mia mano. Poi, dilatando e stringendo la pupilla dentro i suoi occhi gialli (è questo il segno che sta per dire qualcosa), ha sfoderato tutto il repertorio delle frasi che sapeva. Compreso "Portobello", che lo dice anche meglio di me!
Caro Loreto, sei davvero simpatico e ti voglio bene.

Mondiali 2010


Come si dice in questi casi: "In culo alla balena!"
E, aggiungo io: "Speriamo che non scoreggi..."

sabato 12 giugno 2010

Suonare da cani


Questa foto me l'ha scattata l'anno scorso mio cognato. L'ha ottenuta con una delle sue ultime invenzioni: la macchina fotografonica.
Essa, esso, o essi, a seconda di chi vede/ascolta, è un singolare marchingegno che consente sia di fotografare la musica suonata, che suonare la musica fotografata. Si ascolta con uno speciale stereofotogrammofono a cassette multiple stereoscopiche (che fanno vedere la musica anche in rilievo) e alla fine, se non vi piace, la potete anche buttare con il secco, di sabato.
Per l'occasione, mi ero tagliato pure la barba perché - così mi disse il fotocognato - "venivo" meglio, e poi non spaventavo il cane.

Boh... a me, se devo essere sincero, piace poco. E siccome mi fa la faccia da bischero, questa è l'ultima che mi scatta.
Scusate, ma oggi fa caldo e scrivo più cazzate del solito.

mercoledì 2 giugno 2010

Scioperi e sindacati


Ci risiamo: si risciopera.
Non bastavano la crisi, la mancanza di lavoro, i licenziamenti e tutto il resto. Ora ci si aggiunge anche lo sciopero. Protesta legittima che, seppure costituzionalmente sancita come forma di lotta sindacale, visti i tempi - soldi in cassa non ce n'è -, probabilmente non consentirà ai protestanti di ottenere quello per cui scioperano. Essi, invece, si troveranno a subire, in proporzione, trattenute in busta paga e sulle ulteriori altre mensilità, una parziale esclusione dalle ferie maturate e probabilmente qualcos'altro che ora non mi viene in mente.
Insomma, alla fine non avranno ottenuto un beneamato....
Contenti loro...
Senza contare quelli che stanno dall'altra parte delle "barricate", ai quali non frega un bel niente di chi sciopera e del perché, ma che dai protestanti sindacal-costituzionali si trovano le strade occupate, il treno che non arriva, l'aereo che non parte, l'ufficio con gli sportelli chiusi e via dicendo. Una vera rottura di palle, credetemi.
Io, per esempio, mi ricordo che quando ero ancora in servizio e cercavo di far valere i miei diritti di lavoratore con le stellette - cosa difficilissima da mettere in pratica -, ma che non potevo scioperare sennò finivo direttamente o a Gaeta o a Peschiera o a Forte Boccea, stanco di attaccarmi al... troller mi attaccavo più semplicemente alle norme.
Cioè rispettavo e applicavo esattamente quello che era previsto dal regolamento. Tutto qui. Ebbene, pensate che abbia ottenuto qualcosa? Forse in quell'occasione non mi trattennero soldi, o giorni di ferie, o qualcos'altro che ora non mi viene in mente, ma una cosa di certo l'ottenni: fui trasferito in un battibaleno in Sardegna.
E vi ho detto tutto.