Il Bastione di St. Remy, a Cagliari, mi ispira sempre moltissimo e così, ahivoi, ogni tanto mi coglie l'uzzolo di farne quell'acquerello che, probabilmente, di tanto in tanto vi riproporrò. Come questa versione, uguale alle altre nel taglio fotografico, ma diversa pittoricamente.
Anche in questo caso ho usato la solita matita grassa e ho sporcato il disegno con alcuni rimasugli di colore che avevo nel piatto.
Tanto per non buttarli via, perché i colori diventano sempre più cari e io sono notoriamente tirchio. Molto tirchio.
Caro Francesco sono tutte opere d'arte i tuoi acquerelli, i suoi morbidi colori ma nello stesso tempo ben marcati.
RispondiEliminaComplimenti caro amico,
Tomaso
Ti ringrazio, caro Amico, per le tue belle parole, ma non sono soddisfatto.
RispondiEliminaC'è qualcosa, nei miei ultimi acquerelli, e mi riferisco a quelli di quest'anno in particolare, che non mi piace proprio. E io so cos'è: non riesco più a stendere il colore con la leggerezza di un tempo e tipica dell'acquerello, e in più sono svogliato. Dipingo, non per piacere, ma quasi per dovere, e me ne accorgo quando inizio a disegnare. Sarà stato il recente trasloco, la malattia improvvisa di mia moglie e, per ultimo, un fastidioso neo che mi hanno tolto dalla schiena 15 giorni fa (era un tumore maligno, ahimè, e oggi mi hanno levato i punti), ma sento che qualcosa non va. Speriamo solo che passi presto. Deve per forza passare. Come del resto tutte le cose, belle e brutte, passerà anche questo momento.
Un abbraccio e fai un buon fine settimana,
Francesco