giovedì 12 settembre 2019

Italiani da rifare


Italiani da rifare

Benvenuti nella nuova "Cialtronia". Dove l'approccio coi propri simili da un po' di tempo sfocia in violente aggressioni fisiche o verbali a seconda delle circostanze e di dove ti trovi: per strada, in tram o sugli "a-social", che ormai sono diventate la regola, e dove ci si calunnia e diffama senza pudore, talvolta odiandoci fino ad augurarci lutti e maledizioni. Dove si beve dalla bottiglia e si sta stravaccati sui divani con le scarpe o, ancor peggio, scalzi e coi piedi sudati (pubblicità docet). "Bevi qualcosa? Cosa ti offro?" "No, grazie, sto bene così e poi il medico mi ha vietato di bere anche l'acqua!"... non sia mai che mi capiti proprio quella bottiglia dove s'è attaccato il nonno, con la tosse perché fuma la pipa, ha il catarro e la dentiera gialla! 
Dove a scuola non si va più con la cartella, o coi libri legati con l'elastico come quando ero ragazzo e mi portavo anche due vocabolari quando c'era la versione di latino o il compito d'Inglese. Ma nemmeno con lo zainetto. Non sia mai che al pargolo gli venga la scoliosi o l'ernia del disco. Poi magari li vedi a casa seduti, storti e ingobbiti davanti al tablet o al cellulare, ma non gli dici nulla per paura che ti mandino a cagare...
Oggi, a settantatre anni suonati, ho due spalle così, mi piego in due come una betulla, salgo le scale di casa saltando da una rampa all'altra evitando i pianerottoli per fare prima, e gli unici dolori che ho sono quelli che mi vengono quando arrivano le bollette da pagare. 

Ricordo, per farvi un esempio, che a casa mia, d'estate, il babbo non ci voleva vedere a tavola in canottiera. E quando ci sedevamo, anche sul divano, io e mio fratello dovevamo farlo con la maglietta per non "macchiare" la spalliera col sudore. Figuriamoci con le scarpe o scalzi! Non parliamo di bere alla bottiglia.😲 Ma non mi sono mai azzardato a mandare a cagare mio padre altrimenti oggi andavo in giro su una sedia a rotelle.
Questa "disinvoltura" nei comportamenti, compresi quelli che riguardano la vita quotidiana e le leggi: tante, troppe e quasi mai applicate perché interpretate spesso "a piacere",- lo ripeterò fino alla noia -, a mio parere originano da un Sessantotto becero, controverso e peggio applicato che, abolendo regole e valori soprattutto nell'età evolutiva, ha codificato la negazione assoluta dell'autorità coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Intanto, a causa delle solite beghe burocratiche, lo studio dell'Educazione Civica viene rimandato al prossimo anno scolastico. Vergogna!
Anche di questo ha parlato il mite "Umanista" Prof Conte nel suo soporifero discorso alla Camera e al Senato. Dimenticandosi, forse, che un "movimento" o "partito" del suo governo è nato proprio dai "vaffanculo" del suo "guru-creatore".
Perciò noi tutti, dopo le Humanæ Litteræ contiane, attendiamo con ansia anche un graditissimo Rinascimento!  

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