martedì 10 giugno 2008
Malasanità
Tra le qualità più nobili dell'Uomo che lo pongono al di sopra di tutti gli altri essere viventi, ci dovrebbero essere - il condizionale, mai come in questo caso diventa obbligatorio - l'altruismo, la generosità, la solidarietà. Questi valori, insiti nell'animo umano e opposti alla speranza di ottenere premi, riconoscimenti o peggio ancora denaro, dovrebbero, a maggior ragione in un medico, farlo sentire una creatura diversa da una bestia. Perciò, quando stamani le pagine di molti quotidiani riportavano l'ennesimo caso di "malasanità" in cui è saltato fuori che alcuni medici operavano solo per ottenere più soldi dalla Regione gonfiando i rimborsi, se le accuse dovessero risultare fondate, Ippocrate, e con lui tutti gli altri Benefattori dell'Umanità da San Vincenzo de' Paoli a Fiorenza Nightingale, da Enrico Dunant a Edoardo Jenner - solo per citarne alcuni - si saranno rivoltati più d'una volta nella tomba. Primari, dirigenti sanitari, chirurghi ed altre eminenze arrestati con l'accusa di omicidio volontario e l'altra, più infame e infamante, d'aver lucrato per anni sulla sofferenza altrui deludendo speranze e infrangendo illusioni. Per una manciata di soldi. Per trenta denari in più. Vergogna! Tutte persone "perbene", che hanno studiato: laureati, professionisti specializzati per i quali la morale, l'etica professionale dovrebbero venire prima di qualunque altra cosa. Soprattutto prima dei soldi. Vergogna! Se alla fine tutto venisse confermato, persone del genere dovrebbero restare in galera per il resto dei loro giorni.
Eppoi, si butti via davvero la chiave!
Francesco Dotti
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