martedì 26 aprile 2011

Federalismo fiscale e Tasse


 E così ci hanno nuovamente giropresi?... fondellopresi?... baveropresi?... oppure, più semplicemente... "culopresi"? 
Io opterei per la quarta, che mi sembra la più giusta.
E quanto più in un prossimo futuro tenderemo l'orecchio a quanto si dice in giro, informandoci una 'nticchia di più, magari leggendo giornali diversi e guardando programmi diversi, tanto più indovineremo, anche senza il navigatore, il percorso che farà il nuovo cetriolone governativo. Ricordiamocelo bene, nostrani ortolani, soprattutto quando tra pochi giorni torneremo a votare. Perché questo governo sembra stia diventando addirittura peggio di quelli che ci hanno preceduto, con l'aggravante del federalismo fiscale. 
Ricordiamocelo bene che, finiti i  pasqueggianti vacanzeggi lungo le smeraldine coste sarde, il nostro premier e i suoi amici neo-fiscalfederalisti delle economie, delle finanze, dei tesori, e dei fischi (plurale di fisco), con tutto il resto che riguarda i nostri soldi, torneranno al lavoro alla ricerca d'insospettabili euro-racimolamenti per nuove "lacrime" & per nuovo "sangue".
E presto, molto presto, ma questa volta al grido di: "Tremonti! Tremonti! Le streghe son tornanti!", ci avvieremo mestodelusi e aggravati da chissà quali altri balzelli presso gli equitalici sportelli per il consueto plasmatico prelievo. 
Non so voi, ma io credo di avere già da tempo le vene vuote... 
E d'altra parte tutto ciò era anche prevedibile: con un'opposizione asfittica e disorganizzata, variolata e incapace di intravvedere spazi di mediazione logici anche per un criceto, tuttavia protesa unicamente ad annientare con ogni mezzo il "nemico" Berlusconi, latore di presunti amorazzi nelle private stanze nonché, laddove questurando telefonicamente, abile stratega d'ipotetici salvifìcî di oscure egizioimparentate pulzelle, tutto ciò era sì prevedibile, dicevo, e ci toccherà.
E tanto più chiara ci apparirà tale oracolistica profezìa quando, da oppressi bustopaganti, mutilati cassintegrati, ipolavoranti disoccupati e pensionati debilitati, assisteremo alle prossime turbotribune, più o meno politiche, dove vocianti  profeti si sfideranno a duello per la conquista del finale trofeo: il nostro culo!
Ed è subito ressa.
Francesco Dotti

mercoledì 20 aprile 2011

Buona Pasqua!!



Carissimi e affezionatizzimi Amici del globo terracqueo che mi seguite con paziente devozione da un sacco di tempo nonostante il forzato ascolto dell'Inno di Mameli cui Vi sottopongo ogni volta che andate sul blog, Vi pervenga, unitamente alle Vostre amate Famiglie, il mio più sincero e disinteressato augurio di una Buona Pasqua piena di uova e di piacevoli sorprese!!

Con incommensurabile riconoscenza dal Vostro 
Francesco

P.S.  Non so se si fa così, ma se il "bigliettino" d'auguri Vi piace e Ve lo volete scaricare (con rispetto parlando) per metterlo in salotto, o in cucina, o in bagno, o ad abbellire la lettiera del Vostro Rispettabile Gatto, o addirittura - esagero - sul Vostro Stimatissimo Blog, sappiate che siete autorizzati a farlo da me medesimo. Insomma, consideratelo un mio regalo per Voi.

sabato 16 aprile 2011

Pistoia

Dopo una lunga gestazione, oggi finalmente ho partorito questo acquerello che raffigura una stradina del centro storico della mia città. 
La città è Pistoia, e la stradina è Via della Torre (l'antica "Via Regis", risalente all'anno Mille e che, congiuntamente ad altre strade che attraversano il mercato della Sala, consentiva - e ancora oggi lo consente - di attraversare la città da oriente a occidente e viceversa).
Questa stretta viuzza, che non ha mai perduto il suo sapore medievale, si diparte dal vicino Palazzo dei Vescovi, nella Piazza del Duomo, e incrociando altre caratteristiche stradine dai nomi curiosi (Via dell'Acqua, Vicolo dei Bacchettoni) arriva in Via Filippo Pacini (che è la strada che porta all'Ospedale del Ceppo). 
Io, che sono nato in Via degli Orafi, a meno di cento metri da qui, quando ero ragazzo ci venivo spesso a giocare. Soprattutto con... la Vespa che il parroco, il paziente Don Domenico, parcheggiava all'esterno della canonica. Quanti ricordi...

lunedì 11 aprile 2011

Referendum 2011



  C'è chi tornerebbe volentieri alle candele...


Nonostante la recente catastrofe giapponese di Fukushima, sembra che i nostri politici stiano rispolverando l'idea delle centrali nucleari. Ne avevo già parlato in un post precedente, ma credo che sia opportuno continuare a mantenere vivo l'interesse, il nostro, il mio e di tutti quelli che non vogliono centrali nucleari in Italia, affinché questo disegno venga presto definitivamente cancellato dalla gomma della pubblica opinione.
In Giappone, paese civilissimo, attento e ipertecnologico, chi gestisce e ha gestito Fukushima, la Tokyo Electric Power Company, pare che in passato abbia "toppato" in fatto di trasparenza fornendo false dichiarazioni sulla sicurezza di alcuni impianti (per esempio quello di Kashiwazaki Kariwa, costruito addirittura sopra una "faglia attiva") con conseguenti dimissioni in massa dei vertici della società. Questo è accaduto, e accade, in Giappone, paese civilissimo e ipertecnologico.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/17/fukushima-ammissione-choc-della-tepco-disastro-nucleare-poteva-essere-evitato/384662/
  http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-03-15/omissioni-scandali-passato-tepco-174007_PRN.shtml
Ve lo immaginate, allora, cosa potrebbe succedere in Italia, paese supercamorrizzato e iper'ndranghetizzato, dove per svuotare dieci camion di spazzatura devi avere il permesso di qualche "capo mandamento", della "santa picciotteria" o di qualche "guappo" da quattro soldi, se decidessero di costruire delle centrali nucleari? Per non parlare delle truffe, dei peculati, delle malversazioni e delle ruberìe in genere spesso commesse anche da "illustri" e "insospettabili" personaggi pubblici & privati.
Perché un conto sono i sacchetti della "monnezza", brutti e puzzolenti, un altro sono le barre di uranio, il cesio e il plutonio... se dovessero finire nelle mani sbagliate.
Quindi, per non dilungarmi in argomenti che ormai sappiamo già tutti, vi ricordo che il 12 e il 13 giugno prossimo ci saranno i quattro referendum da firmare, sui quali troverete scritte un sacco di cose che per capirle (forse) dovreste perdere almeno un paio di giorni come ho fatto io.
In Sardegna, il 15 e 16 maggio 2011, accorpato alle elezioni amministrative nei Comuni sotto elencati, ci sarà un referendum consultivo regionale e aggiuntivo per quanto riguarda il nucleare. Questo:

"Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?"


vedi:     http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_5_20110323132256.pdf 


Per la provincia di Cagliari: Armungia - Barrali - Cagliari - Capoterra - Decimoputzu - Elmas - Escalaplano - Esterzili - Gergei - Gesico - Isili - Monserrato - San Nicolò Gerrei - Sant'Andrea Frius - San Vito - Sarroch - Selegas - Senorbì - Sinnai - Soleminis - Villasalto.
Per la provincia di Carbonia - Iglesias: Buggerru - Carbonia - Domusnovas - Gonnesa - Iglesias - Masainas - Musei - Narcao - Perdaxius - San Giovanni Suergiu - Villaperuccio.
Per la provincia del Medio Campidano: Genuri - Las Plassas - Pauli Arbarei - Sardara - Setzu - Turri - Villacidro - Villamar.
Per la provincia di Oristano: Albagiara - Baradili - Bonarcado - Cuglieri - Gonnoscodina - Marrubiu - Nureci - Ollastra - Ruinas - Scano di Montiferro - Senis - Siris - Soddì - Solarussa - Tramatza - Villaurbana - Zerfaliu.
Per la provincia di Nuoro: Dorgali - Dualchi - Fonni - Gadoni - Loculi - Lodè - Orosei - Orotelli - Ovodda - Silanus - Siniscola.
Per la provincia dell'Ogliastra: Baunei - Cardedu - Elini - Ilbono - Lotzorai - Tertenìa - Triei - Ulassai.
Per la provincia di Sassari: Ardara - Banari - Benetutti - Bonorva - Borutta - Cargeghe - Codrongianos - Esporlatu - Martis - Monteleone Rocca Doria - Mores - Muros - Nughedu San Nicolò - Olmedo - Sennori - Tula - Uri.
Per la provincia di Olbia - Tempio: Alà dei Sardi - Luras - Olbia - Telti - Trinità d'Agultu e Vignola.
Per un totale di 98 Comuni.
Attenzione, perché essendo la Sardegna una regione notoriamente al sicuro da eventi sismici e scarsamente abitata è molto probabile che abbiano già pensato di costruirci qualche centrale nucleare. Ricordo che a tale proposito anche il Presidente della Regione Sarda, Ugo Cappellacci, ha espresso chiaramente il suo dissenso garantendo che si sarebbe opposto a simili progetti. E anche Berlusconi, nel maggio del 2009, aveva assicurato che "nessuna centrale nucleare sarebbe mai stata costruita nell'isola".



Inoltre, siccome siamo il Paese Delle Cose Complicate, ricordatevi - e ricordatelo a chi avesse ancora qualche dubbio - che le domande che compariranno sui tre referendum saranno queste:
"Volete Voi che sia abrogato... ecc. ecc.?", alle quali seguirà un elenco di parole incomprensibili più o meno a tutti, con articoli di leggi, commi e titoli che nessuno all'interno della cabina elettorale potrà mai consultare.
Quindi, siccome la parola "abrogare" significa "sopprimere, abolire, annullare una legge o un decreto", la traduzione diventa: "Volete Voi che sia soppresso, abolito, annullato... ecc. ecc.?",  in questo caso bisogna dire SI', e cioè: aboliamo, sopprimiamo, annulliamo.

Questi referendum riguardano, nell'ordine, la privatizzazione dell'acqua, il ritorno dell'Italia al nucleare e il legittimo impedimento:
- 1° quesito (Servizi pubblici locali): in pratica tratta di come affidare a ditte private la gestione di tutti i servizi pubblici (per esempio l'acqua, che invece deve rimanere pubblica). Votare SI' (cioè NON vogliamo che siano affidati a privati);
- 2° quesito (Tariffa del servizio idrico integrato): Votare SI';
- 3° quesito (Nuove centrali per la produzione nucleare): Votare SI';
- 4° quesito (ovvero "Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza" della Legge 7 aprile 2010, n. 51, art. 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 e art. 2, che riguardano il Presidente del Consiglio): Votare SI'.
Qui di seguito un'altra utile guida con tutte le spiegazioni:

http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2011/04/07/nucleare-acqua-legittimo-impedimento-guida-al-referendum/http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2011/04/07/nucleare-acqua-legittimo-impedimento-guida-al-referendum/ 

E' altrettanto chiaro, poi, che ciascuno è libero di votare come gli pare e "secondo coscienza".
Purtroppo, dato che siamo un popolo tristemente famoso per disertare le elezioni, e soprattutto i referendum, per poi scendere in piazza a protestare e fare casino, questa volta ricordiamoci di andare a votare, tenendo presente che, nel caso non andassimo a votare o se vincessero i NO, ce lo "piglieremmo in saccoccia" tutti quanti. 
Tra le altre cose, ci sono torbide manovre in atto per tenere separati elezioni amministrative e referendum, anche se per lo Stato - e quindi per tutti noi - ciò comporterà una spesa aggiuntiva di circa 400 milioni di euri. Ma lo scopo, cari amici, è solo quello di abbassare la soglia di guardia sui referendum e fare in modo che, votando successivamente e magari anche in un periodo in cui la gente è distratta dalle vacanze e dal caldo, non andando a votare non si raggiungerebbe il quorum necessario e il referendum in tal caso sarebbe nullo.

Inoltre, da  http://www.greenpeace.org/italy/it/campagne/nucleare/maroni-referendum-nucleare/  

scarico e pubblico volentieri il seguente volantino:



Io, anche se non v'interessa, voterò per tutti e quattro SI'
Con osservanza, 
Francesco Dotti

domenica 10 aprile 2011

Gatti e Topi


All'uscita dalla mostra sull'Unità d'Italia, mi sono imbattuto in questa simpatica "famigliola". Sembrava fatto apposta, quasi a voler stigmatizzare che, in fondo, siamo tutti fratelli. 


Così sarebbe davvero bello se tutti andassero, almeno per una volta, d'accordo: maggioranza (i topi?) e opposizione (la gatta?). O viceversa.


E allora, perché non prendiamo esempio una buona volta anche dagli animali?




Avremmo molto da imparare...

Buona domenica a tutti!

Cagliari - Fratelli d'Italia


In questi giorni, e fino al 10 maggio, a Cagliari, nella sede espositiva dell'Archivio Storico cittadino nel sottopiano del Palazzo Civico in Largo Carlo Felice n. 2, è visitabile una interessante raccolta di vignette, disegni e ritratti dei personaggi storici di maggior rilievo del nostro Risorgimento.
Sabato mattina, approfittando della magnifica giornata quasi estiva, sono andato a visitarla e a scattare le foto che vi mostro. 

 Cagliari - Via Roma - Il Municipio

Largo Carlo Felice - a destra del porticato, l'ingresso della mostra

                                                                    idem, come sopra

La mostra, dal titolo "Fratelli d'Italia", ufficialmente sostenuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e col patrocinio della Regione Sardegna, è stata curata dal F.A.S.I (Federazione Associazioni Sarde in Italia).


                                        alcune sale dell'Archivio Storico cittadino, sede della mostra




Suddiviso per argomenti e per generi artistici, l'evento ha visto la partecipazione di 487 Artisti: 297 italiani e 188 stranieri, per un totale di 1190 opere, e sarà presentato a Torino, Firenze, Roma e Cagliari, per poi seguitare con altre tappe anche all'estero.





Per l'occasione, è stato stampato un elegante catalogo, edito dalla Casa Editrice Giunti, che raccoglie tutte le 500 opere presenti in mostra.

                                                                la copertina del catalogo

 Concludo questa carrellata d'immagini con due foto: una del Municipio di Cagliari, e l'altra della Via Roma con il bel palazzo de "La Rinascente", edificato tra il 1925 e il 1930 su progetto dell'Ing. Federico Rampazzini.


 particolare del Municipio di Cagliari - ingresso principale, lato Via Roma

palazzo de "La Rinascente" e Via Roma


Buon divertimento.

domenica 3 aprile 2011

Il clandestino dove lo metto?



Stiamo subendo la guerra in Libia, pur non avendola mai dichiarata. Anche se, per quanto riguarda le "dichiarazioni" (ne facciamo un sacco, e di tutti i generi), non ci batte nessuno.
Non siamo stati in grado di gestire, e tuttora non lo siamo, una situazione che era apparsa chiara sin dall'inizio, soprattutto per la paura di essere giudicati da questo e da quello, mascherandola da ipocrita buonismo.
Siamo in Europa anche noi, intendo come Popolo Italiano, e contiamo quanto gli altri, oppure siamo lo zerbino di tutta l'Unione, patendo anche le conseguenze di idioti conflitti nazionalisti in atto? Se la Francia, o l'Inghilterra, per esempio, avessero avuto come le abbiamo noi le loro coste più vicine a quelle africane, che cosa avrebbero fatto al nostro posto?
E se volete anche sapere come la penso in proposito, vi dico subito che i clandestini vanno riportati, in maniera educata ma decisa, a casa loro. Gli altri, che cercano lavoro (e non i facili arricchimenti sognati dai loro paesi d'origine) e che intendono rispettare le leggi del nostro Paese, devono essere accolti in maniera dignitosa e non ammucchiati e abbandonati ai margini della società.
E allora, caro Sig. Governo, ci vogliamo dare una svegliata e avere il coraggio di trovare una soluzione, anche se impopolare, soprattutto imponendola con decisione e con la stessa decisione farla osservare?
Francesco Dotti

da Roberta Dotti (mia figlia), ricevo e pubblico volentieri quanto segue:

In Italia, purtroppo, forse non siamo diversi dagli altri Stati e dagli altri Governi, ma l'opposizione si limita semplicemente ad infilare il naso negli affari privati del tanto citato Silvio Berlusconi, interessandosi più delle sue fidanzate e dei suoi amplessi, di quanto invece non si interessino degli affari pubblici e della gestione di uno "Stato" che ha un sacco di problemi veri. Non dimentichiamo che mentre tutti ci parlano di risolvere i conflitti economici e ci chiedono "un euro per un sorriso", quando Antonio Borghesi ha proposto ai parlamentari di rinunciare al vitalizio, facendoci risparmiare circa 150 milioni di euro all'anno, tutti, inclusa la tanto "popolare" sinistra, hanno guardato da un'altra parte e hanno preferito tenersi i "sudati" soldi.....

A proposito, siccome lo "sbraitante anti-bunga bunga" Di Pietro è, come Borghesi, dell'Italia dei Valori...allora io mi chiedo, perché non lo so, ha il Signor Onorevole Antonio Di Pietro espresso un voto favorevole oppure contrario alla bella ma evidentemente impopolare proposta di  Borghesi?? Se non lo ricordate infatti, solo in 22 si sono espressi favorevolmente, mi piacerebbe conoscerne i nomi.


        proposta di Borghesi da Youtube.com  (http://www.youtube.com/embed/Pk8Be9R5ZMA)

 Pertanto io direi che forse sarebbe meglio fare una bella riunione di famiglia, e ricordare ai nostri cari politici l'origine della parola politica. Significa che devono occuparsi del popolo e che devono gestire un paese così come un padre deve gestire una famiglia. Spesso assumendosi la responsabilità in prima persona di avere preso decisioni impopolari. 
Tra queste scelte, talvolta obbligate, ce ne saranno sicuramente alcune che non andranno bene a molti, ma per portare avanti una famiglia nel modo migliore il padre deve diventare anche severo, stabilire delle regole e farle rispettare a tutti i figli e non soltanto a quelli che le accettano di buon grado.
Non a caso l'Italia diventa parcheggio a vita di delinquenti, spacciatori, ladri e lavavetri e infine di madri che, contro la legge sostano fuori dai supermercati con un bimbo in braccio e uno in pancia per ottentere un permesso di soggiorno, e successivamente una cittadinanza regalata ai danni di un minore che non viene tutelato ma ancora una volta usato come strumento per infrangere la legge.
Troppo facile allora, Monsieur Sarkozy, bombardare i poveracci con la consapevolezza che tanto in Francia non  entreranno mai perchè troppo lontana dal Mediterraneo, e poi lasciare a noi, con la nostra politica da prima elementare nella quale i nostri governanti stanno ancora discutendo per la merendina, questa gatta da pelare.
Tanti discorsi, tante parole, tanti soldi per creare un'Europa Unita, che poi invece unita non è, soprattutto quando serve. Ma si sa, il bisogno non crea amici, così come l'unità non crea decisioni che siano uguali per tutti.... nonostante in Francia e in Inghilterra, mi pare, ma così in tutta Europa, le autovetture siano alimentate a benzina e non ad acqua o chardonney o aria.... 
E' proprio il caso di dirlo cari ministri: c'est la vie!!! e lamentatevi pure, ma siete voi che avete dato spazio a tutto questo.
Roberta Dotti

venerdì 1 aprile 2011

Berlusconi a Lampedusa

E' proprio vero: se Berlusconi non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. E quello inventato non verrebbe mai bene come quello vero. Per questo, a Lampedusa lo aspettavano tutti con ansia: "Chissà che dirà... chissà che farà...", si chiedevano i lampedusani non appena si è sparsa la voce della futura visita del premier. 
E infatti, il Cav non ha deluso nessuno: "Vi farò questo e quello, e se non vi basta vi farò quell'altro, e anche di più!" diceva, distribuendo sorrisi e strette di mano a destra e a manca, saltando da un predellino all'altro come un grillo.
Ha iniziato promettendo di svuotare l'isola dai migranti in quattro e quattr'otto, poi che avrebbe comprato tutta la flotta tunisina così chi vorrà emigrare sarà costretto a farsi la traversata a nuoto, che avrebbe piantato alberi, ridipinto case, costruito strade, comprato ville, eliminato le tasse, messo su un casinò (l'accento, visti i tempi, è d'obbligo...) e ancora che, dopo aver unito il ponte di ferragosto con quello di ognissanti, passando per quello di Messina, per allungare la stagione turistica compromessa, avrebbe addirittura insignito l'isola di un premio Nobel. 
Infine, una volta pensionato e abbandonata la politica, con una strizzatina d'occhio ha confidato che sarebbe diventato lampedusano e si sarebbe dato... all'ittica mettendosi in proprio. 
Insomma, neanche gl'invidiosi Bersani e Di Pietro avrebbero saputo far di meglio!