Dopo una lunga gestazione, oggi finalmente ho partorito questo acquerello che raffigura una stradina del centro storico della mia città.
La città è Pistoia, e la stradina è Via della Torre (l'antica "Via Regis", risalente all'anno Mille e che, congiuntamente ad altre strade che attraversano il mercato della Sala, consentiva - e ancora oggi lo consente - di attraversare la città da oriente a occidente e viceversa).
Questa stretta viuzza, che non ha mai perduto il suo sapore medievale, si diparte dal vicino Palazzo dei Vescovi, nella Piazza del Duomo, e incrociando altre caratteristiche stradine dai nomi curiosi (Via dell'Acqua, Vicolo dei Bacchettoni) arriva in Via Filippo Pacini (che è la strada che porta all'Ospedale del Ceppo).
Io, che sono nato in Via degli Orafi, a meno di cento metri da qui, quando ero ragazzo ci venivo spesso a giocare. Soprattutto con... la Vespa che il parroco, il paziente Don Domenico, parcheggiava all'esterno della canonica. Quanti ricordi...
Ciao Francesco eccomi ritornato dopo due giorni di forte nostalgia.
RispondiEliminaBuon fine settimana amico.
Tomaso
Cecco Dotti torna a Pistoia,per dipingere un suo angolo caratteristico.
RispondiEliminaQuesta viuzza la ricordo perchè l'ho percorsa qualche mese fa.
Ciao che ogni tanto ripeschi nostalgicamente dal tuo passato pezzettini di vita quasi fossero 'caramelle'. Succede anche a me, lo sai, e quindi apprezzo ancor più il tuo dire e il tuo 'mostrare' con i colori quel piccolo grande mondo che non scomparirà mai. Un caro saluto e buona Settimana Santa. Con affetto. Luigi.
RispondiEliminaGrazie per essere passato, Luigi.
RispondiEliminaE' vero, ogni tanto "ripesco" qualcosa, e questa volta lo devo a un libro su Pistoia, dono di una banca locale, che contiene alcuni scorci interessanti della mia città.
Lo avevo scelto tra i tanti presenti, e abbozzato il mese scorso, ma poi lo avevo messo da parte. Così ieri mi sono deciso a terminarlo. Avevo paura di sbagliare, come sempre, qualcosa. Non ho più il coraggio di una volta.
Grazie, e buona Settimana Santa anche a te. Un forte abbraccio, Francesco
Ciao Costantino, come si dice: "ogni tanto ritornano". In questo caso sono i ricordi: tanti, dolci e pieni di nostalgia...
RispondiEliminaGrazie per la visita, graditissima, e buona domenica,
Francesco
Ciao Tomaso, grazie anche a te, mio generoso visitatore!
RispondiEliminaUn caro saluto e buona domenica, Francesco
Ciao! Il racconto della Vespa del parroco non mi é nuovo... Mi sa che l' ho sentito da un tuo compagno di scorribande!?
RispondiEliminaUn abbraccio.
Serena
Ciao Cecco, bellissimo questo scorcio. Hai reso benissimo le forme e la luce, il tutto con una cromaticità tenue e molto delicata.
RispondiEliminaBuona Pasqua carissimo.
Ciao Serena, finalmente ti fai viva!
RispondiEliminaVedo che anche tu sei piuttosto informata... Per caso, abbiamo amici di scorribande in comune?...
Un abbraccio a tutti voi e salutami tanto il Babbo (che è lì vicino, e se la ride...)
Ciao, Francesco
Toh! E' rispuntato il caro Alex!
RispondiEliminaMa che fine avevi fatto? Sono stato un paio di volte sul tuo blog, ma mi è sembrato "fermo". Oppure ho sbagliato blog?...
Comunque ti ringrazio per il bel commento. Detto da te (che il mio è uno scorcio bellissimo), che hai una felicissima mano in fatto di scorci, è un gran bel complimento!
Grazie ancora e tanti cari auguri per una Pasqua felice a te e Famiglia,
Francesco