domenica 3 aprile 2011

Il clandestino dove lo metto?



Stiamo subendo la guerra in Libia, pur non avendola mai dichiarata. Anche se, per quanto riguarda le "dichiarazioni" (ne facciamo un sacco, e di tutti i generi), non ci batte nessuno.
Non siamo stati in grado di gestire, e tuttora non lo siamo, una situazione che era apparsa chiara sin dall'inizio, soprattutto per la paura di essere giudicati da questo e da quello, mascherandola da ipocrita buonismo.
Siamo in Europa anche noi, intendo come Popolo Italiano, e contiamo quanto gli altri, oppure siamo lo zerbino di tutta l'Unione, patendo anche le conseguenze di idioti conflitti nazionalisti in atto? Se la Francia, o l'Inghilterra, per esempio, avessero avuto come le abbiamo noi le loro coste più vicine a quelle africane, che cosa avrebbero fatto al nostro posto?
E se volete anche sapere come la penso in proposito, vi dico subito che i clandestini vanno riportati, in maniera educata ma decisa, a casa loro. Gli altri, che cercano lavoro (e non i facili arricchimenti sognati dai loro paesi d'origine) e che intendono rispettare le leggi del nostro Paese, devono essere accolti in maniera dignitosa e non ammucchiati e abbandonati ai margini della società.
E allora, caro Sig. Governo, ci vogliamo dare una svegliata e avere il coraggio di trovare una soluzione, anche se impopolare, soprattutto imponendola con decisione e con la stessa decisione farla osservare?
Francesco Dotti

da Roberta Dotti (mia figlia), ricevo e pubblico volentieri quanto segue:

In Italia, purtroppo, forse non siamo diversi dagli altri Stati e dagli altri Governi, ma l'opposizione si limita semplicemente ad infilare il naso negli affari privati del tanto citato Silvio Berlusconi, interessandosi più delle sue fidanzate e dei suoi amplessi, di quanto invece non si interessino degli affari pubblici e della gestione di uno "Stato" che ha un sacco di problemi veri. Non dimentichiamo che mentre tutti ci parlano di risolvere i conflitti economici e ci chiedono "un euro per un sorriso", quando Antonio Borghesi ha proposto ai parlamentari di rinunciare al vitalizio, facendoci risparmiare circa 150 milioni di euro all'anno, tutti, inclusa la tanto "popolare" sinistra, hanno guardato da un'altra parte e hanno preferito tenersi i "sudati" soldi.....

A proposito, siccome lo "sbraitante anti-bunga bunga" Di Pietro è, come Borghesi, dell'Italia dei Valori...allora io mi chiedo, perché non lo so, ha il Signor Onorevole Antonio Di Pietro espresso un voto favorevole oppure contrario alla bella ma evidentemente impopolare proposta di  Borghesi?? Se non lo ricordate infatti, solo in 22 si sono espressi favorevolmente, mi piacerebbe conoscerne i nomi.


        proposta di Borghesi da Youtube.com  (http://www.youtube.com/embed/Pk8Be9R5ZMA)

 Pertanto io direi che forse sarebbe meglio fare una bella riunione di famiglia, e ricordare ai nostri cari politici l'origine della parola politica. Significa che devono occuparsi del popolo e che devono gestire un paese così come un padre deve gestire una famiglia. Spesso assumendosi la responsabilità in prima persona di avere preso decisioni impopolari. 
Tra queste scelte, talvolta obbligate, ce ne saranno sicuramente alcune che non andranno bene a molti, ma per portare avanti una famiglia nel modo migliore il padre deve diventare anche severo, stabilire delle regole e farle rispettare a tutti i figli e non soltanto a quelli che le accettano di buon grado.
Non a caso l'Italia diventa parcheggio a vita di delinquenti, spacciatori, ladri e lavavetri e infine di madri che, contro la legge sostano fuori dai supermercati con un bimbo in braccio e uno in pancia per ottentere un permesso di soggiorno, e successivamente una cittadinanza regalata ai danni di un minore che non viene tutelato ma ancora una volta usato come strumento per infrangere la legge.
Troppo facile allora, Monsieur Sarkozy, bombardare i poveracci con la consapevolezza che tanto in Francia non  entreranno mai perchè troppo lontana dal Mediterraneo, e poi lasciare a noi, con la nostra politica da prima elementare nella quale i nostri governanti stanno ancora discutendo per la merendina, questa gatta da pelare.
Tanti discorsi, tante parole, tanti soldi per creare un'Europa Unita, che poi invece unita non è, soprattutto quando serve. Ma si sa, il bisogno non crea amici, così come l'unità non crea decisioni che siano uguali per tutti.... nonostante in Francia e in Inghilterra, mi pare, ma così in tutta Europa, le autovetture siano alimentate a benzina e non ad acqua o chardonney o aria.... 
E' proprio il caso di dirlo cari ministri: c'est la vie!!! e lamentatevi pure, ma siete voi che avete dato spazio a tutto questo.
Roberta Dotti

6 commenti:

  1. Dicono che il nostro parlamento non funziona più ma
    se si trovano gli argomenti "giusti" i parlamentari ritrovano l'unità e votano tutti in sintonia
    dando una immagine sempre più indecorosa

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  2. Concordo pienamente con te, Angela, e anche il senso di quanto abbiamo scritto io e mia figlia non si discosta di una virgola da quanto mi dici.
    Un caro saluto e buona domenica,
    Francesco

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  3. Perchè?? avevate dubbi sul esito di quella votazione??
    Bella la vignetta,mandiamoli tutti in parlamento!

    Ciao,un abbraccio!!!

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  4. Ciao bello! Come va? E' da un po' che non ci sentiamo. Mi sei mancato!
    Per la votazione, anche se in verità avevo poche speranze, sentite le dichiarazioni che ogni tanto fanno (solo in campagna elettorale, però), e magari provando anche un pelino di vergogna per tutti i benefit di cui godono i nostri "amici", immaginavo che qualcuno, per pudore, si aggregasse alla proposta di Borghesi. Speranza vana. Hanno dimostrato di essere, non solo attaccati alla poltrona, ma anche attaccati ai soldi. "Pecunia non olet" (il denaro non puzza), e da qualunque parte esso provenga è sempre il benvenuto.
    Certo, anch'io li scaricherei tutti in Parlamento. E forse non se ne accorgerebbero neppure...
    Un abbraccio, Francesco

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  5. In Francia, Spagna e Turchia sparano sui banconi dei clandestini.
    La Francia ha blindato le frontiere e non lì fa passare.
    Noi diamo loro vitto, alloggio e denaro.
    Chissà perché vengono da noi?
    Uno dei più brillanti tra i nostri amati politici ha proposto di offrire un migliaio di euro a ogni clandestino per convincerlo ad andare via...
    Certo dopo averne pagato anche 5000 ed aver rischiato la vita nel viaggio, 1000 euro sono proprio una ghiotta offerta...
    Bah...

    Tony C.

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  6. Ciao Tony, grazie per la visita e scusa se non ti ho risposto subito ma mi stavo dimenticando...
    Che ti devo dire... hai ragione. Purtroppo, in quanto a politica (e molte altre cose) lasciamo parecchio a desiderare.
    Anche quei "disgraziati" che vengono da noi, o che sono solo di passaggio, cercano quelle cose che a tutti dovrebbero essere garantite: lavoro, dignità, umanità, futuro per sé e per la famiglia, che si riassumono nella parola "vita". Non "sopravvivenza".
    Credo che queste condizioni debbano essere garantite a tutti, secondo le proprie capacità, per una vita dignitosa e indipendentemente dal colore della pelle o della nazionalità.
    Poi, se uno pretende di più, può sempre tentare col "superenalotto" o col "grattaevinci".
    Chissà...
    Un caro saluto, Francesco

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