venerdì 24 agosto 2012

Burocrazia



“Postino!... Postinooo!... O postino!!... Aspetti… devo firmare qualcosa?... c’è qualche raccomandata per me?... Qualche busta “verde”… grande o piccola… ci dovrebbe essere scritto “Agenzia delle Entrate”, o qualcosa del genere… noo?... ufff!!... meno male!! Grazie, buona giornata!”
Perché, detto tra noi, queste cose succedono e ogni giorno potresti essere tu l’estratto a… "mala-sorte”, il destinatario rintracciato dal postino. 
Non perché sei un furbo, un evasore o un imbroglione. Tutt'altro. Anche se sei la persona più onesta del mondo, il casuale prelievo dal nero cappellone dell’erario, non dubitare, prima o poi tocca anche a te. 
E questi pensieri, che insieme a tutto il resto ti rovinano questo schifo di vita, caro palle, li devi mettere in conto. Perché da un momento all'altro ti potrebbero recapitare una "cartella pazza", richiedere la copia di un versamento fatto chissà quanto tempo fa, un bollo della macchina "non pagato", una bolletta dell'acqua "dubbia"... ma tutte cose che sai di aver pagato, perché lo sai, cazzo se lo sai, che le hai pagate. Ma lo devi dimostrare. E allora, perché non facciamo così: perché, invece, non me lo dimostri tu che non ho pagato? Come successe a me due anni fa, che mi vidi recapitare una raccomandata da parte di un’azienda di recupero crediti. 
Mi chiedevano il pagamento di un pedaggio autostradale (€ 5,55) che avrei omesso di versare al casello di… Castellammare di Stabia riservato al servizio “Viacard”/”Telepass” (che, vivendo da oltre quarant’anni in Sardegna, non so neppure cos’è perché qui non li hanno ancora inventati), dove sarei transitato “liscio”, un 28 luglio, a bordo del mio motociclo. Mi avevano “fotografato”, così mi disse Mario Sicario, impiegato dell’azienda di recupero crediti cui mi ero rivolto per telefono. E la targa era proprio la mia! Ma chi c’era di guardia a quel casello: “Domitilla” la Sibilla? O “Dagoberto”, Mago Esperto?
E come facevo a esserci, proprio quel 28 luglio, al casello di Castellammare di Stabia, quando invece ero a casa mia, in Sardegna - isola dalla quale non mi ero mai spostato negli ultimi due anni -, a festeggiare il compleanno di mia moglie in compagnia di alcuni amici? Però avrei dovuto dimostrarlo, mi rispose il Sicario di turno. E per dimostrarlo dovetti fare ricerche (e perdere tempo), telefonare (e spendere soldi), fotocopiare le lettere spedite (e spendere soldi), mandare fax (e spendere soldi), spedire raccomandate (e spendere soldi), fare le file alle Poste (e perdere tempo). C’è da dire che nel mio caso avrei avuto almeno dieci testimoni a favore che avrebbero confermato che quel 28 luglio non mi ero mosso da casa, e che la sera eravamo tutti in pizzeria. E per essere a Castellammare di Stabia, con lo scooter il giorno stesso, dovevo essere perlomeno Capitan Kirk di Startrek, esperto di teletrasporti. 
Meno male che mia moglie - guarda un po’ che culo – compie gli anni proprio il 28 luglio! Ma resta sempre la rottura di coglioni per le perdite di tempo e le incazzature che ti devi prendere. Perché le telefonate, i fax, le raccomandate, le fotocopie, le rotture di coglioni, le incazzature e le perdite di tempo, poi, non te le ripaga nessuno.
Mi dissero, quando lo raccontai agli amici: “Ti sarebbe convenuto pagare i 5,55 euro. Avresti risparmiato tempo & denaro!”
Forse. Però io a Castellammare di Stabia quel giorno non c’ero. Perché avrei dovuto pagare per una cosa che non avevo fatto? Infatti, non pagai. Avevano "letto male" la targa. Ma non ebbi mai modo di verificarlo, perché non ricevetti mai alcuna fotografia del "misfatto".  
Perché mi chiedi di pagare, per fare un altro esempio che mi riguarda, un bollo (che tra l’altro risulta già pagato) per uno scooter venduto otto anni fa, il cui nuovo proprietario risulta peraltro già trascritto nel libretto di circolazione addirittura un mese dopo l’avvenuta vendita da parte mia? Perché l'avviso di pagamento lo mandi a me, e non a lui? I nuovi dati dovresti averli tu, nei “terminali”. Leggiti il libretto e guarda le date. E poi, il bollo, mandalo alla persona giusta. E così ti devi ri-spaccare i coglioni a ri-telefonare (ri-spendendo soldi), a ri-cercare i documenti (ri-perdendo tempo), a ri-mandare fax (ri-spendendo soldi), a ri-fare fotocopie dei documenti (ri-spendendo soldi), a ri-fare la fila alle Poste (ri-perdendo tempo), a ri-spedire raccomandate (ri-spendendo soldi)… per poi sentirti dire, se finalmente riesci a parlare con la persona giusta dopo interminabili minuti di telefoniche musichette, che tutto è a posto, che ti annullano la pratica e che... “segue comunicazione”. Dice che alcuni uffici potrebbero essere in ritardo con gli aggiornamenti, e che alcune trascrizioni talvolta vengono fatte in ritardo. Concesso. Ma io che c’entro?
Ma non finisce qui. Perché, vedete, quello che può succedere - e spesso succede – in questa “repubblica delle banane” che è diventata l’Italia è anche altro, se non peggio.
L’anno scorso feci il collaudo biennale allo scooter in un’officina della mia città regolarmente autorizzata. E allora, direte voi, che c’è di strano? Tutti, prima o poi, fanno il collaudo. Giusto. Ma il mio, e quelli di un altro migliaio abbondante di automobilisti, non sono risultati regolari. Nel senso che in seguito ad alcuni controlli della Polizia il bollino rilasciato dall’officina è risultato contraffatto. Praticamente, anche se c’era scritto “Revisione del… esito regolare”, era come se non avessimo fatto il collaudo. Pur avendolo pagato, ed essendo all’oscuro di tutto!
(leggi l'art. su "La Nuova Sardegna" :  http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2012/08/18/news/cagliari-revisioni-false-fermate-1200-auto-1.5558613  )
Morale della favola, a turno siamo stati convocati negli uffici della Polizia, dove ci hanno sequestrato il libretto di circolazione e ci hanno spiegato che dovremo richiederne un duplicato alla Motorizzazione e poi rifare il collaudo. Naturalmente il mezzo, senza libretto e senza collaudo, non può circolare. Perciò ti devi fare accompagnare alla Motorizzazione (che nel mio caso è fuori città), fare la fila, ritirare un modulo da compilare, ritirare due conti correnti postali intestati alla Motorizzazione, che trovi solo da loro o nelle agenzie di pratiche automobilistiche - che però non te li danno perché sennò loro che ci stanno a fare? -, e non vanno bene neppure quelli in “bianco” che troveresti alle Poste e che potresti compilare tu, per fare prima. 
Una volta ritirati il modulo e i conti correnti, devi riempire il modulo nelle parti che ti riguardano (che forse è il mod. TT2119,  che puoi trovare qui:  https://www2.ilportaledellautomobilista.it/WebModuleModuli/app ) e per farlo ci vuole un esorcista… a meno che non si tratti di quest'altro modulo, il NP3B, di più facile compilazione:  http://www.aci.it/fileadmin/documenti/per_circolare/guida_pratiche_auto/modulistica/n2_-_mod_NP3B.pdf  (ma che dovrebbe riguardare il furto, lo smarrimento o il deterioramento della carta di circolazione, mentre qui: http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&id=304#5 non si capisce bene qual è il modulo giusto, perché c'è anche il TT2112, ma per il solo deterioramento), uscire e andare alla Posta più vicina (praticamente devi tornare in città), fare la fila, pagare i conti correnti (perché alla Motorizzazione non c’è un ufficio dove li puoi pagare), ri-tornare alla Motorizzazione-fuori-città col modulo compilato e i conti correnti pagati e ri-fare la fila. Quando tocca a te, ti rilasciano un foglio (col quale puoi circolare soloper andare a rifare il collaudo), torni a casa, prendi il mezzo e vai in officina a rifare il collaudo. Ri-paghi il collaudo, torni alla Motorizzazione finalmente col tuo mezzo (stando attento, in questi spostamenti, a non provocare incidenti, perché è probabile che l’assicurazione non paghi i danni), ri-fai la fila, consegni il “bollino” comprovante la regolarità del collaudo (sperando che almeno questa volta sia regolare) e finalmente ti rilasciano il duplicato del maledettissimo libretto di circolazione.
CORREZIONE: Costo dell’operazione, una quarantina di euri per i due conti correnti (il primo da € 9,00 + € 1,80 del costo del conto corrente; il secondo da € 29,24 + € 1,80 del costo del conto corrente, che in totale fanno € 41,84). Ai quali devi aggiungere € 65,25 per il collaudo (se lo fai in officina), oppure un conto corrente di € 45,00 + € 1,80 del conto corrente (se lo fai alla Motorizzazione). 
Naturalmente, per avere i rimborsi dei soldi spesi, devi fare causa all’officina e ti devi rivolgere a un avvocato, spendendo altri soldi. E con quello che durano le cause in Italia, per vedere soddisfatte le tue ragioni devi aspettare degli anni. Oppure adotti un avvocato, ché forse ti conviene di più.
Meno male che abbiamo un “Mi(ni)stero delle Semplificazioni”. E se non ci fosse stato, mi chiedo, cosa sarebbe successo? Ma perché capiate meglio come si fanno da noi le "semplificazioni" vi mando la legge:  http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=normativa&o=vd&id=1326&id_cat=&id_dett=1449 
Avete letto tutto? Ma proprio tutto tutto? Non ci credo. Come è probabile che proprio tutto tutto non leggeranno coloro ai quali questa circolare-legge o come caspita si chiama è diretta. Perché il guaio, cari i miei gonzi, è che in Italia si scrive molto ma si legge poco. E così ognuno alla fine fa come ha sempre fatto: come gli pare! 
Concludendo, siccome hai imparato la lezione, dopo ogni pagamento ti affanni a scansionare tutti i documenti che hai e a conservarli su qualche supporto magnetico, aiutandoti col computer. Col risultato che dopo un po' ti ritrovi la casa come l'Archivio di Stato: pieno di cartelle con la scritta "condominio", "enel", "telefono", “ici”, “imu”, “tarsu”, "bolli auto", “libretti di circolazione”, “revisioni auto”, “licenza di pesca”, “tasse del cane”, "pagamenti acqua", "dichiarazioni dei redditi"… Ho ancora conservati quelli di vent'anni fa, perché... non si sa mai che, pescando dall’infame, nero cilindro, prima o poi me li richiedano.
Ma io conservo tutto, cari i miei fresconi, proprio tutto. Sui cd, sui dvd e sugli hard disk. Dopo aver fatto almeno due fotocopie di ciascun documento. Non per nulla chi mi conosce mi chiama “Fotocopia Kid”! E il consiglio che vi do è: fate anche voi come me. E… attenti alle revisioni!
Però ditemi, sinceramente: è un Paese “normale”, questo? O sono io che sto diventando paranoico? 

2 commenti:

  1. Ciao no non sei paranoico, vivo all'estero da oltre venti anni. Nonostante che i paesi dell'America latina (io vivo a Panama) siano famosi per la loro burocrazia non arrivano alle idiozie che tu descrivi. Purtroppo non sei l'unico, e come tu dici, perché nessuno parla più del decreto semplificazioni?
    Con il tuo permesso vorrei riprodurre, con dovuti crediti questo articolo sul mio blog.
    Grazie
    Flavio
    http://vadoapanama.com

    ps: complimenti per il tuo blog che seguo sempre volentieri.

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  2. Ciao Flavio, ti ringrazio per il sostegno e la condivisione.
    Anch'io un sacco di volte mi scopro a pensare di abbandonare definitivamente l'Italia. Ma un po' l'età, gli affetti e... la vigliaccheria per la paura di non farcela, aspetto. E m'incazzo come una iena.
    Pubblica pure quello che ti piace, senza problemi. Mi fa piacere. Magari metti il mio link, così altri mi leggono. Poi vado sul tuo blog e me lo guardo , caso mai faccio anch'io la stessa cosa con te.
    Fatti risentire, un caro saluto,
    Francesco

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