martedì 26 luglio 2016

Legalizzazione cannabis



Quando in Italia si parla di controlli, e quindi di sanzioni, nei confronti di chi infrange le leggi, abbiamo - o perlomeno io ce l'ho - l'impressione che non venga fatto mai abbastanza. Un'infrazione su tutte: quella dell'uso del telefonino alla guida di un mezzo, sia pure a due sole ruote, e soprattutto in città. Basta guardarsi attorno e gli esempi non mancano. E se, come me, usate la bici per spostarvi, conviene spalancare bene gli occhi per evitare d'essere... stirati!
Così, se venisse liberalizzato il consumo di droghe "leggere", oltre a risolvere il problema della criminalità e dello spaccio, ci raccontano, il loro uso sarebbe in ogni caso soggetto a severi controlli da parte dello Stato, sia sul piano della qualità del prodotto, sia sulle quantità da detenere e sui luoghi consentiti al loro utilizzo.
Perché se parliamo di uso delle droghe a fini terapeutici, se ad essere investita è la medicina e chi la pratica, tutto fila liscio. Ci sono apposite strutture che se ne occupano. Ma diverso è invece, a mio parere, quando lo Stato lascia passare il messaggio che siccome si "legalizza" allora tutto diventa lecito e moralmente accettabile. Però in questo caso la salute non c'entra e tocca fare i conti con la legge. E qui m'immagino già il ginepraio di norme, codici e cavilli coi quali ci dovremo scontrare, che talvolta, utilizzati sapientemente da "prìncipi" del Foro, possono diventare sostituti della legalità. D'altronde, proprio perché viviamo in uno Stato ipergarantista non sempre risulta facile accertare la verità e fare giustizia. Figuriamoci quello che potrebbe accadere con la liberalizzazione delle "canne".
Io fumo sigarette da quasi cinquant'anni - ne ho settanta - ma non mi sono mai fatto uno spinello, né ho mai fatto uso di droghe. E sinceramente non ne sento la mancanza. Né ho mai avuto la curiosità di provare per vedere l'effetto che fa. Come per il gioco d'azzardo e i suoi "derivati", lotto e gratta e vinci compresi. Non m'interessano, e basta. Però mi rompe tremendamente i coglioni quando lo Stato pretende di sostituirsi a me, imponendomi "costituzionalmente" (art. 32) la tutela della mia salute, e poi guadagna su ciò che me la danneggia. Succederà la stessa cosa con la liberalizzazione delle droghe leggere? Staremo a vedere.

fonti:
http://www.lastampa.it/2016/07/26/italia/cronache/libert-di-fumo-in-casa-e-consumo-nei-coffee-shop-BnrIISAeIaCmuui3CW1x2O/pagina.html
http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/Proposta-assurda-a-rischio-i-nostri-ragazzi-.aspx
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/25/cannabis-saviano-droghe-leggere-merce-di-scambio-tra-terroristi-e-mafiosi-legalizzazione-indebolira-questi-traffici/2931166/
http://gds.it/2016/07/26/cannabis-veronesi-il-proibizionismo-non-funziona-e-crea-solo-mercato-nero_544444/


   

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