Hanno ammazzato Osama. Osama è morto! Osama! Osama! Nel più profondo dell'oceano!
La mia coscienza non s'interroga, e la filosofia la lascio volentieri agli altri, ma i nascenti e dilaganti lamenti velati d'ipocrita cordoglio che provengono da certi organi d'informazione sulla morte dell'assassino Bin Laden mi lasciano del tutto indifferente.
Già, perché prima gli si mette una taglia sul turbante, testa compresa, e poi ci si duole per "la morte di un uomo". Ma Bin Laden, forse è utile ricordarlo, non è stato un uomo qualunque.
La mia coscienza non s'interroga, e la filosofia la lascio volentieri agli altri, ma i nascenti e dilaganti lamenti velati d'ipocrita cordoglio che provengono da certi organi d'informazione sulla morte dell'assassino Bin Laden mi lasciano del tutto indifferente.
Già, perché prima gli si mette una taglia sul turbante, testa compresa, e poi ci si duole per "la morte di un uomo". Ma Bin Laden, forse è utile ricordarlo, non è stato un uomo qualunque.
Bin Laden era un feroce assassino. E anche vigliacco, perché si è nominato arbitro supremo delle vite innocenti e indifese di tutti quelli che ha ammazzato. Fautore, insieme ai suoi degni compari di merende ideologiche, di odio e violenza in tutto il mondo nel nome di un dio e di una fede le cui fazioni, integraliste ed estremiste, hanno commesso, commettono e forse commetteranno ancora, crimini odiosi che nulla hanno a che vedere con quella giustizia divina che per lui oggi s'invoca.
Che cosa avrebbero dovuto fare gli Americani: catturarlo vivo e processarlo? E poi? Magari i suoi compari-complici ne avrebbero preteso anche la liberazione come riscatto per qualche altro crimine o rapimento. Com'è accaduto per il povero Vittorio Arrigoni.
D'altra parte, già subito dopo l'11 settembre, l'America intera lo voleva "vivo o morto". Lo hanno preso, vivo, e poi lo hanno ammazzato. Hanno fatto bene! E' morto della stessa morte che per anni ha inflitto agli altri, e poi lo hanno buttato ai pesci. Poveri pesci!!...
Francesco Dotti
P.S.
Una raccomandazione ai giornalisti, soprattutto a quelli televisivi: si chiamava Osama, l'assassino, e non "Obama".
Il che non è proprio la stessa cosa...
D'altra parte, già subito dopo l'11 settembre, l'America intera lo voleva "vivo o morto". Lo hanno preso, vivo, e poi lo hanno ammazzato. Hanno fatto bene! E' morto della stessa morte che per anni ha inflitto agli altri, e poi lo hanno buttato ai pesci. Poveri pesci!!...
Francesco Dotti
P.S.
Una raccomandazione ai giornalisti, soprattutto a quelli televisivi: si chiamava Osama, l'assassino, e non "Obama".
Da invidia il tuo bagaglio di certezze.
RispondiEliminaIo dubito finanche che sia mai vissuto uno sceicco chiamato Bin Laden in questi dieci anni...
Ciao Roberto c. e grazie per la visita.
RispondiEliminaLo sai che anch'io qualche volta ho avuto dei dubbi simili? Poi, però, dato che tutti parlavano di questo Bin Laden, alla fine anch'io mi sono unito al coro.
In ogni caso, anche se anagraficamente non è stato Mr. Bin ad ammazzare migliaia di persone, qualche altro figlio di madrassa che la pensava come lui lo avrà fatto. Perciò, la sostanza non cambia.
Un caro saluto, Francesco