mercoledì 3 luglio 2013

Pèrfugas


La scorsa settimana, per meglio onorare il nuovissimo "Decreto del Fare", io e la mia Signora ci siamo guardati in faccia e lei mi ha detto: "Facciamo qualcosa anche noi, come il governo?" "Che cosa?", le ho risposto. "Siccome abbiamo ancora 10 euri di benzina dentro la macchina, che se non li usiamo magari col tempo diventano 5, ci facciamo una bella gita alla faccia della crisi, dei politici e di chi ci vuol male!" "Ben detto, moglie! - le ho risposto a botta - E dove ce ne andiamo?" "Intanto, siccome abbiamo risparmiato quei soldi del bollo che non dobbiamo più dare all'Agenzia delle Entrate, prima che ce li tassino sul conto corrente ce li spendiamo tutti! Poi, visto che Letta ci semplificherà gli adempimenti fiscali facendo slittare a novembre l'istituzione dello spesometro, ci fumiamo anche un po' di quegli euri che volevamo portare in Svizzera nascosti nel doppio fondo della valigia che ci aveva regalato tua mamma per il viaggio di nozze!"
Così abbiamo fatto i bagagli, riempiendo anche il doppio fondo della valigia di mamma con qualche maglietta in più, e siamo partiti. 
Destinazione: Anglona. Una sub-regione al nord della Sardegna, tra Sassari e Tempio Pausania, il cui principale centro è Castelsardo. Campagna meravigliosa, panorami ancor di più, e il mare a pochi chilometri. Prima mèta: Pèrfugas. Un bel paesino di poco più di duemila anime, per la maggior parte dedite all'agricoltura e all'allevamento, il cui sindaco, Mario Satta, malgrado i "Patti di stabilità" e tutte le diavolerie fiscogovernative che da un po' tagliano le gambe agli amministratori locali, a costo di sforzi enormi sta piano piano facendo risorgere a nuova vita.


Naturalmente ho scattato le solite fotografie e fatto un giro nei dintorni, che conosco come le mie tasche perché ci vivono un sacco di amici e qualche parente presso i quali sono stato spesso ospite gradito. Almeno così mi hanno sempre fatto credere...


Pèrfugas ha origini antichissime e per questo è ricco di numerose testimonianze archeologiche, molte delle quali sono custodite nel locale museo. Nel centro storico del paese, di fronte alla chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, si può visitare il Pozzo Sacro di Predio Canopoli (si chiama così perché fu casualmente scoperto nel terreno - predio, appunto - del suo proprietario, Domenico Canopoli), risalente al periodo del Bronzo Medio (2000-1550 a. C.)
Per maggiori informazioni, potete andare a questo indirizzo:

http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=22500&v=2&c=2487&c1=2126&visb=&t=1

Uscendo da Pèrfugas e procedendo verso Ovest lungo la SS 127 in direzione Laerru, dopo circa 4 km, al primo bivio si gira a destra sulla SS 134 e si seguono le indicazioni per Bulzi (il primo paese che s'incontra), e poi Sèdini e Castelsardo. Prima di entrare a Bulzi, dopo una serie di curve, nella vallata a destra, in basso, vi apparirà come per magia la bellissima chiesa di San Pietro delle Immagini, o del Crocefisso (erroneamente chiamata San Pietro in Simbranos), di stile Romanico-Pisano.
E anche per questo importante monumento, che risale al XII secolo e fa parte dei numerosi monasteri cassinesi presenti in Sardegna, vi rimando al solito indirizzo:

http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=17829&v=2&c=2488&c1=2126&t=1 

Qui di seguito, alcune foto che ho scattato per l'occasione. Peccato che la chiesa fosse chiusa... 








Vicinissimo a Pèrfugas è anche il lago che la diga sul fiume Coghinas, prima che quest'ultimo sfoci nei pressi di Valledoria, ha formato. Lungo le sue sponde, la borgata di Tisiènnari: alcuni agglomerati rurali e qualche stazzo da poco ristrutturati lasciano intravedere uno sviluppo turistico che non tarderà ad arrivare. 


Una ragione di più per spingere le amministrazioni di Pèrfugas e di Bortigiadas, i cui territori vi si affacciano, al rifacimento del vecchio ponte-passerella che li unisce.


Così, cari Amici, il nostro viaggio - almeno quello fotografico - volge al termine. Spero che anche il vostro, attraverso le mie immagini e le mie didascalie, come al solito pazzerelle anzichenò, vi sia stato utile. Ricordatevi, quando questa estate vi verrà in mente di fare una vacanza in Sardegna, che l'Isola non è solo mare e villaggi turistici, ma è anche il suo interno con la sua Storia e la sua gente, ospitale e generosa, che meritano di essere conosciuti e apprezzati e che, sono certo, vi regaleranno dei momenti indimenticabili. 

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