Le profonde gole che attraversano il massiccio montuoso dei "Sette Fratelli", lungo la vecchia SS 125 che da Cagliari mena a Muravera, nascondono inusitati paesaggi di rara bellezza. Me lo diceva l'altro giorno un vecchio amico di famiglia, incontrato per caso al mercato mentre cercavo di far quadrare la mia magra pensione con gli acquisti per il pranzo, e mi ha descritto così bene i luoghi che non ho saputo resistere alla tentazione di visitarli.
Così stamani, fatto il pieno alla macchina coi soliti 10 euri di benzina succhiati alle auto dei condòmini parcheggiate in cortile, mi sono detto: "Caro Cecco, non puoi morire senza aver prima visto i "Sette Fratelli!" Soprattutto io, che di fratelli ne ho uno solo e con il quale sono vent'anni e più che non ci parliamo, tanto che mi sono anche dimenticato il perché. Ma questa è un'altra storia.
Partenza alle 10 circa, con zaino a spalla contenente le tre fotocamere digitali (esclusa quella vecchia del postpronipote di Niépce perché troppo pesante); litri 15 di acqua fresca; radio ricetrasmittente Gps broadcasting collegata con l'elisoccorso in caso di bisogno; scarponi da montagna con suola del 22; bussola giroscopica con declinazione magnetica corretta; sestante, ma non distinto; pantaloni di fustagno con salvastinchi, paraculo e paraginocchi in cuoio martellato a freddo; carta geografica delle Marche (presa per sbaglio).
E per finire un fischiotto (più grosso del fischietto); un barattolo di maltodestrine mancine; un kit e kat di pronto soccorso e coltellino valsugano perché non trovavo più quello svizzero, esportato offshore senza scudo fiscale in qualche cantone. Iniziata l'escursione, nel corso della quale mi sono perso almeno quattro volte nel bosco dopo aver guadato sei o sette ruscelli e caduto in uno, ho potuto scattare solo qualche fotografia perché mi ero dimenticato le pile di scorta per le macchine digitali e così ho dovuto abbandonare l'impresa. Però vi prometto che uno di questi giorni ci torno e ne vedrete delle belle!
E... questa qui sotto l'ho scattata mentre cadevo da una roccia nel torrente. Mi è venuta un po' mossa...
Alla prossima, e un caro saluto a tutti!
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