sabato 6 settembre 2014

Renzi e riforme




Di "grasso che cola" - come dice Renzi - ce n'è davvero troppo, e non solo nella pubblica amministrazione. Il problema è che questo "grasso" molto spesso capita che lo vadano a cercare dove ormai non ce n'è più. E chi è stato costretto a forzate diete dimagranti lo sa. Per questo ritengo che bene abbia fatto il Presidente del Consiglio a disertare il cernobbiesco conclave, dove i Grandi discettano di scenari economici e geopolitici mondiali alternandosi tra i tavoli per le ricette anticrisi e quelli di altre ricette. Un po' di dieta non gli farà certo male e servirà ad avvicinarlo a quelli che la praticano da tempo. Ma risentirsi per le Forze dell'Ordine che si lamentano perché malpagate e bistrattate e chiamare "ricatto" una protesta giusta, non mi è sembrata davvero una bella uscita. Hanno idea, Renzi e tutto il codazzo di ministri che gli vanno dietro, di cosa significhi servire il Paese e garantirgli la sicurezza necessaria con poco più di mille euro al mese? Credo proprio di no.
Come credo che anche i discorsi che la Presidente della Camera, Signora Boldrini, ci propina parlando dei migranti abbiano bisogno di un'attenta analisi e una profonda riflessione.
Perché se da una parte è giusto dire che sono vittime e non carnefici, e che fuggono da zone di guerra e disperazione, di queste persone non bisognerebbe però dimenticarsene quando arrivano da noi e poi finiscono nelle mani di altri "carnefici", che magari dopo li sfrutteranno o, peggio, li utilizzeranno per attività illecite. E la realtà dei fatti, che è sotto gli occhi di tutti, non mi pare che segua alla lettera i buoni propositi.
Per quanto riguarda l'accoglienza più in generale, se è giusto che sia completa - "a 360 gradi", come dice la Signora Boldrini -  e che i migranti rappresentino "quell'avanguardia che presto sarà uno stile di vita per moltissimi di noi", prosegue la Presidente della Camera, mi piacerebbe sapere se tra quei "moltissimi" ai quali fa riferimento si include Ella stessa.
In pratica, come si potrebbe evincere dal Suo discorso, dovremmo essere noi a doverci integrare con le altre, diverse culture, dichiarandoci disposti a rinunciare alle nostre tradizioni, alla nostra Storia e a tutto quello che, bello o brutto, buono o cattivo (secondo chi, poi?) nei secoli ci siamo conquistato. Insomma, si potrebbe giungere al paradosso che chi arriva da fuori ci potrà imporre il suo stile di vita, solo perché in fondo "diverso è bello perché è sempre cultura". Trascuro di commentare il pezzo "turistico" della Signora Boldrini, perché si commenta da solo. Magari si faccia un giretto in qualche città, da sola, senza l'autoblù e senza la scorta, e provi a parlarne con chi, italianissimamente Italiano, ha perso la casa e il lavoro ed è costretto a vivere dentro una macchina, o sotto un ponte in una "casa" di cartone. Non crede, Signora Boldrini, che anche lui, vivendo in tali condizioni, riterrebbe "inaccettabile" e "contraddittorio" che ai turisti vengano offerti servizi di lusso? Che tra l'altro quei servizi "di lusso" se li pagano fior di quattrini di tasca loro!
Inoltre, se voglio sapere come vivono negli altri Paesi ci vado e me ne rendo conto di persona. Se poi mi ci trovo bene e chiedo di restarci, sempre che mi sia concesso, ci resto da "ospite". Adeguandomi a quelli che sono gli usi, i costumi, le religioni e rispettando le leggi in vigore nel Paese dove ho scelto, o mi è stato "concesso", di restare. Altrimenti resto nel mio. 
Come pare stia accadendo in Norvegia. fonte: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=16&sez=120&id=55136
Per non parlare degli altri migranti, che non sapendo più come chiamarli definirò "diversamente stabili", dediti quasi sempre all'accattonaggio. Reato, questo, che pur essendo stato cancellato l'articolo 670 del Codice Penale che lo riguardava, è considerato tuttavia un crimine quando per mendicare siano impiegati minori di 14 anni (art. 671 C. P.). E gli esempi non mancano. 
In sintesi, quello che ci piacerebbe che le nostre istituzioni facessero di tutte queste persone, delle quali parlano pubblicamente con enfatico altruismo "radical chic", è di non lavarsi la coscienza. Scaricandole infine sulla nostra che ce le troviamo ogni giorno di fronte.
Che, dopo la "supplentite", l'"annuncite" e la "ballite", non ci sia in giro anche un'epidemia di... "pinocchite"? 

6 commenti:

  1. purtroppo e troppo spesso, in questo stupido e ignorante paese, quando parli di fare immigrazione con rispetto ti prendono per razzista, perché parli di sanità, doveri e rispetto della cultura e del popolo ospitante...però nessuno si preoccupa dei bambini buttati in mezzo alla strada a chiedere soldi ai semafori, e delle donne con un bimbo in braccio e uno in pancia pronto ad essere sfornato come prossimo simbolo di pietà per raccattare spiccioli, soprattutto questi merdosi politici (e scusate se ho detto politici) che fanno entrare chiunque e senza alcun controllo reale, e questo è rispetto per la vita umana?? per la cultura di un popolo?? per la disperazione??
    Spostare i disperati da un posto all'altro non è cultura dell'immigrazione, è ipocrisia e finto buonismo (come lo definisci perfettamente tu) "radical chic", che va tanto di moda...ma io chiederei a questi "parlatori a 360°" se sarebbero disposti ad occuparsi DIRETTAMENTE del problema, andare per strada a portare pasti caldi, coperte e magari portarne 2 o 3 a casa propria per fargli fare una doccia o dargli un posto caldo dove dormire....perché adesso è ancora estate, ma come farà LA presidente a garantire uno stile di vita "culturale e rispettoso dei diritti" a questi poveracci buttati per strada quando sarà gennaio e ci sarà pioggia e neve a far loro compagnia in mezzo alla strada?? queste domande a 360° gradi non se le pongono, ma le pongono a noi: a 90° !!!

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  2. Le tue parole sono sacrosante, c'è poco da aggiungere. Matita rosso blu.

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  3. Parlare è facile, il difficile è fare le cose. Soprattutto se non si vogliono fare.
    Ormai ho i capelli bianchi, e di parole ne ho sentite anche troppe!
    Grazie e bacioni

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  4. Ciao Goretto, e grazie per il sostegno.
    Un abbraccio, Francesco

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  5. Ciao, Matita rossoblù e grazie per il gradito intervento.
    Un caro saluto e a presto,
    Francesco

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