sabato 8 agosto 2015

Banda larga



Già... miei cari, gonzi connazionali, che siete sempre lì a pendere dalle labbra di qualcuno, o dalle altre, magari più grandi, di qualcun'altra; e spesso senza batter ciglio - ma se lo battete non è di certo il vostro. Perché di "bande", in Italia, ce n'è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Si va da quella della Magliana, all'altra della Uno bianca, per arrivare, dopo averne tralasciate diverse, all'ultima, but not the least, battezzata mafia capitale. Un po' come dire: "paese che vai, bande che trovi".
O ragazzi, ma lo sapete che sta facendo un caldo birbone, e che da noi, in Sardegna, terra spazzata dai venti, non ci son più neanche quelli? Intendo i venti. Anche quelli più modesti, del tipo "brezza di terra e brezza di mare", un tempo innescati dal diverso calore specifico - e quindi diverse pressioni - di terra e di mare, che almeno un po' di sollievo ce lo portavano. 
Perché, non so se ci avete fatto caso, sempre più raramente verso sera, e per grazia ricevuta la mattina presto, un refolo, una bava d'aria lambiscono appena le nostre sudate membra solo per poco, per poi svanire nel nulla della calura, uniforme e soffocante che ci circonda. 
Moriremo accaldati, e forse non si potrà nemmeno più scrivere sui giornali: "E' stato freddato da un colpo di fucile"! E ciò è molto triste.

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