sabato 19 marzo 2016

Migranti e pomodori



L'altro giorno ho pubblicato una mia riflessione che con le foto dei fenicotteri e del Molentargius c'entrava come il cavolo a merenda. Così, siccome mi è venuto in mente di disegnare una vignetta, apro oggi una parentesi sulle ultime dichiarazioni della "presidenta" Boldrini per quanto riguarda l'immigrazione e la crescita zero del nostro Paese che è sempre più "vecchio". Perché recentemente, a Palermo, l'ineffabile Signora ha dichiarato che "l'Italia dovrà consentire ogni anno l'accesso a 300-400 mila migranti, altrimenti la popolazione italiana nei prossimi anni scenderà al di sotto dei 45 milioni".
fonte:
http://gds.it/2016/03/12/migranti-boldrini-300-400-mila-ingressi-per-salvare-litalia-dallinvecchiamento-a-palermo-sforzi-per-lintegrazione_486465/ 
L'integrazione quindi, analizzando il boldrin-pensiero, se ho ben capito servirebbe a colmare il vuoto demografico che negli anni si è creato perché i nostri giovani non si sposano, non fanno figli e preferiscono andare a lavorare o a studiare all'estero. Infatti è assai noto che se i giovani non lavorano di conseguenza non si versano i contributi, non si pagano le tasse e tutto il resto che in un Paese "normale" serve a mantenere efficiente lo "stato sociale" e anche a pagare le pensioni. Compresa la mia. Così mi sono chiesto perché i nostri giovani non si sposano e non mettono su famiglia, e ho provato a darmi qualche risposta: se non lavorano, come fanno a metter su famiglia? Difficile, se non impossibile.  Perché la famiglia, e i figli, costano...
Allora avviene che molti di loro il lavoro se lo vadano a cercare fuori, in un altro Paese, e lì probabilmente si fermeranno contribuendo alla crescita economica, invece che del proprio Paese, di quello che li ha accolti. 
Oltre ai giovani, però, bisognerebbe tener conto anche di chi il lavoro in questi anni lo ha perso a causa della crisi che ha fatto chiudere le fabbriche, le aziende e un sacco di altre attività, e che siccome non può andare all'estero perché non è più giovane adesso è per la strada o vive dell'assistenza offerta da parenti, amici e varie opere pie. Quando non è costretto a vivere dentro una macchina o sotto un ponte. 
Quindi, tornando ai 300-400 mila migranti "necessari", secondo la Boldrini, a risollevare le sorti dell'Italia e "funzionali al mantenimento del welfare", cosa verrebbero a fare da noi: a lavorare? E non potremmo allora, invece che loro, lavorare noi? Non solo, perché si dovrebbe anche tener conto di quei baldi giovani che già da tempo sono in Italia ospitati nelle strutture d'accoglienza. Cosa fanno tutto il giorno? Come impiegano il loro tempo? E se da un certo punto di vista l'accoglienza può anche risultare un affare per le Regioni, per i Comuni e per gli stessi operatori che sul territorio mettono a disposizione alloggi di varia natura - oltre a chi con essi lavora e percepisce uno stipendio -, come può esserlo il migrante in sé visto che non produce nulla e consuma soltanto? E come si dovrebbe integrare, di grazia, se resta inattivo tutto il giorno in albergo o nei centri d'accoglienza?  
Ahh... forse ho capito! Vuoi vedere che i 300-400 mila che ogni anno dovranno arrivare serviranno solo per creare altri posti di lavoro per chi dovrà accoglierli in nuovi alloggi e centri d'accoglienza? Ma allora, scusate, se siamo un Paese a crescita zero, invece di accogliere più migranti - che dovrebbero fare figli pur non avendo ancora un lavoro(?) -  non converrebbe di più investire in aiuti alle nostre famiglie e creare posti di lavoro per i nostri giovani, che non saranno costretti a emigrare e che potranno fare qui i figli che ci servono?
fonti:
http://www.dailymotion.com/video/x3y8wb6 
http://www.linkiesta.it/it/article/2016/01/19/crisi-disoccupazione-migranti-leuropa-e-a-un-passo-dalla-rivolta/28953/ 
http://www.secoloditalia.it/2016/02/campania-mani-delle-coop-sugli-immigrati-chiusi-sequestrati-9-centri/ 
http://italiadallestero.info/archives/20791 

Fermo restando che la visione vergognosa di quello che sta succedendo dopo la chiusura di alcune frontiere nei "campi di concentramento" europei è un cazzotto nello stomaco.
fonti:
http://agensir.it/europa/2016/03/15/profughi-bloccati-a-idomeni-il-racconto-nel-fango-e-al-freddo-ho-visto-una-umanita-ferita/ 
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/tensione-altissima-ad-idomeni-risse-e-violenze-profughi-1236857.html 
http://it.radiovaticana.va/news/2016/03/19/il_card_parolin_ha_visitato_i_profughi_in_macedonia/1216654 

Come pure lo stesso cazzotto, nello stomaco o dove vi pare che faccia più male, lo si prova leggendo di come vengano sfruttati questi poveri migranti da parte dei nuovi "schiavisti". Impiegati come braccianti agricoli stagionali nei campi di raccolta dei pomodori, lavorano per pochi euro dalla mattina alla sera sotto il sole cocente del sud. La notte, poi, la passano accatastati come i pomodori che raccolgono dentro a tuguri fatiscenti, senza servizi igienici e riposando su pagliericci che neppure un cane vorrebbe; in attesa che si faccia di nuovo mattina per ricominciare daccapo. Alla faccia della "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo", e di tutti gli altri diritti, regolarmente scritti, ma altrettanto regolarmente negati.
fonti:
http://www.meltingpot.org/Io-schiavo-in-Puglia.html#.Vu1zO9Bv7ah 
http://www.meltingpot.org/Basta-ipocrisia-Rapporto-di-Medici-senza-Frontiere-sul.html#.Vu1yz9Bv7ah  
http://www.linkiesta.it/it/article/2015/07/23/raccolta-dei-pomodori-anche-questanno-migliaia-di-schiavi-dimenticati/26797/ 
http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/02/15/news/incendio-133455944/ 
https://www.youtube.com/watch?v=ki1y7O571bY 
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-41808f1b-6f4a-4143-a48f-86b8831be511-tg3.html 
 
E qui di seguito, se non ci credete, ci sono le foto di come vivono.
fonte:
http://www.affaritaliani.it/cronache/inchiesta-immigrati-sud290410_mm_150845_mmc_1.html 
http://www.affaritaliani.it/cronache/inchiesta-immigrati-sud290410.html 
  
E allora, è proprio sicura la Signora Boldrini che ci servano 300-400 mila migranti all'anno per "risollevare" la nostra economia? Ma se finora non siamo stati capaci di offrire il minimo cui un essere umano avrebbe diritto di avere, solo perché esiste, a quelli che già ci sono, come si può pensare di assicurarlo a quelli che verranno? Almeno a queste condizioni.

2 commenti:

  1. "Loro" fanno lavori che "noi" non vogliamo fare. E non dire che se noi non vogliamo raccogliere i pomodori è perché ci rifiutiamo di lavorare 12h/die per 3€/h invece magari per 6€/h per 8h/die, contributi, ferie, malattie e tfr i pomodori li raccoglieremmo anche...
    Che dici, siamo choosey?

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  2. Pensa che prima di sposarmi, per "rinforzare" il corredo pre-matrimoniale e mettere qualche soldo in più da parte, con la mia fidanzata (oggi mia moglie) andavamo a vendemmiare nelle campagne vicine. Un lavoro pesante, tuttavia pagato il giusto e non certo coi ritmi imposti dagli odierni "negrieri". Magari non ci pagavano i contributi e tutto il resto, ma la mattina seguente (alle cinque!) tornavamo nelle vigne contenti e soddisfatti.
    Forse perché eravamo giovani? Può darsi. Fatto sta che non ci siamo mai sentiti violentati o vilipesi.
    Per farla breve, concordo con quello che dici: qui non si tratta di essere schizzinosi o "delicati", ma è solo una questione di sfruttamento. E la responsabilità - come accade per molte altre cose -, è di chi dovrebbe controllare ma non lo fa.
    Ciao, grazie, una stretta di mano, un abbraccio, e una buona domenica,
    Francesco (amico di Kunta Kinte)

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