Ditemi la verità: quant'è che sentiamo parlare di diritti delle donne... "senza distinzione di sesso" - come Costituzione recita -... o di occupazione e pari indipendenza economica rispetto agli uomini? Per non parlare della violenza maschile...
Così anche quest'anno l'8 di marzo, tra mimose e pizzerie, si perpetua una delle ricorrenze a mio avviso più ipocrite e infarcite di retorica che ci potevamo inventare. Già, perché a parte le belle parole e le disparità tuttora esistenti con l'altro sesso, il mio, le nostre donne continuano ad essere picchiate, violentate, accoltellate, "sparate" e sfregiate con l'acido. A voi, uomini, la scelta!
Tuttavia altre donne, che non sono uno "spreco di talenti" magari per meriti di "casta", hanno facoltà di disporre di risorse culturali, professionali, economiche e civili guadagnate senza fatica alcuna nelle stanze dei poteri. Queste sì senza disparità di trattamenti salariali, di pensioni, di cure mediche e di lavoro precario.
E allora evviva la parità dei diritti. Retoriche mimose per tutte, e... tanti auguri!
Caro Francesco, se si parlasse di mene e facessero vedere i fatti!!!! Allora si potremmo dire che tutto è cambiato!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata caro amico con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao carissimo! Tutto bene?
RispondiEliminaMi fa piacere sentirti di nuovo in perfetta forma! :) :)
Hai ragione: si parla molto ma si conclude poco...
Eppoi le critiche, guarda caso, arrivano proprio da chi dovrebbe intervenire e invece non fa nulla!
Un caro saluto e un abbraccio, e se non ci sentiamo prima anche un felice fine settimana!
Ciao, Francesco