sabato 1 luglio 2017

Renzi e il centrosinistra



E' da un po' che mi frulla per la testa un pensiero: stai a vedere, mi son detto, che quelle due volpi di Renzi e Berlusconi ci hanno preso in giro tutti quanti... E anche se non ho certo scoperto l'acqua calda e non ho fatto particolari studi politici ma solo molta pratica vivendo (praticamente sono ignorante), coi miei capelli bianchi e qualche annetto sulla gobba proverò, se ci riesco, a spiegarmi meglio.
Non è un mistero che il Cav, da quando Renzi è apparso sullo scenario politico, gli abbia dedicato tutto il suo interesse, fino quasi a considerarlo - senza neppure nasconderlo tanto - quasi un suo "discendente politico naturale". 

In fondo, nel bene o nel male, se ci pensiamo bene Renzi è uno dei "fenomeni" politici più interessanti di questi anni: è scaltro, ha una parlantina invidiabile (parla sempre) e soprattutto capace di persuadere perché dice quello che pensa - senza leggere i discorsi - e lo dice bene anche quando usa l'ironia. Inoltre, è un convinto liberista, è un abilissimo fruitore dei media - tutti - che utilizza per comunicare se stesso al mondo intero, un po' narciso quanto basta, ma in particolar luogo non è di sinistra. O perlomeno di quella sinistra ritualmente ideologica e burocratizzata che negli anni aveva annunciato "grandi cambiamenti" ma che a conti fatti la gente, parlo del ceto medio e gli operai, sta ancora aspettando.
Così, tornando all'idea che mi son fatto e... all'acqua calda, mi è tornato in mente il "Patto del Nazareno", la rivincita di Renzi e la resurrezione di Berlusconi. Cosa si saranno detti, i due, tra le mura blindate della sede del Piddì? Ma soprattutto cosa avranno in mente di fare? 

Vuoi vedere, ho pensato, che Renzi rappresenta quel "cavallo di Troia" infilato di soppiatto tra le mura del Piddì con l'intenzione di approvare alcune riforme, più o meno condivise ma tutto sommato accettabili, che in un "cupio dissolvi" neppure tanto velato col tempo tuttavia ne hanno decretato lo sfaldamento e la scissione? E, pensandoci bene, a partire dal referendum del 4 dicembre non è forse quello che è successo? Perciò non illudiamoci troppo sul futuro della destra, sui mirabolanti risultati dei ballottaggi e le (im)probabili coalizioni. 
Perché intanto a destra già si cominciano a fare dei distinguo su chi abbia preso più voti rispetto a chi. E questo fatto la dice lunga...
Dammi retta, palle! (celebre locuzione caratteristica tratta da Il Vernacoliere)

2 commenti:

  1. Caro Francesco, veramente una bella trovata la tua vignetta!! il cavallo di Troia è veramente giusto stiamo a vedere cosa succede.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Ciao Tomaso, sarà anche la "teoria del complotto" - sempre in voga per quanto riguarda la politica, ma non solo quella - ma l'idea non mi sembrerebbe poi tanto stravagante.
    Anche perché non sarei l'unico a sospettarlo...
    La diffidenza, in certi casi, è d'obbligo. Soprattutto se uno guarda indietro e si sofferma con attenzione sulla Storia del nostro amato Paese...
    Un caro saluto, un forte abbraccio anche a te e grazie come sempre per la tua graditissima visita!
    Buona settimana,
    Francesco

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