domenica 3 settembre 2017

Fichi d'India




A un dipresso ove nel Parco sòle occhieggiar un timido cipresso, l'altro giorno rinvenni codesta mandria di fichi d'India. Me n'avvedetti, poiché ancor turbato dall'estiva calura poc'anzi descritta, vi finii dentro con tutta la bici pompa compresa.
"Ahi me lasso!", gridai. "Or è stagion de doler tanto, e guerigion non truovo in altro loco!" 
 

2 commenti:

  1. Ciao carissimo Francesco. Grazie per il sorriso che sai far nascere e per il coraggio con cui affronti certe... mandrie... Un abbraccio e buona settimana.

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  2. Ciao, mio diletto Luigi, grazie a te che indugi il tuo tempo a rimirar le mie nefande improvvisazioni pittoriche e fotografiche. Peggio delle... melanzane bollite!
    Un forte abbraccio con l'augurio di una radiosa settimana, e ancora grazie!
    Francesco

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