Vi ricordate l'articolo a proposito degli amici pittori coi quali solevo dipingere durante le vacanze? Se non lo ricordate lo trovate qui:
http://www.ceccodottipuntocom.com/2017/08/quadri-dipinti.html
Bene, nel post vi avevo raccontato dell'incontro avuto nei primi anni Novanta a Santa Teresa di Gallura con un signore di Roma, amante della pittura e artista di vaglia, con il quale quasi quotidianamente uscivo alla ricerca di scorci da imprimere sui più svariati supporti. Tele, faesiti, compensati, ma anche cartoni e carta incollata su legno.
Ebbene, in queste nostre avventure artistiche "en plein air" ci faceva compagnia il figlio Carlo, che pur essendo ancora molto giovane e alle prime armi già dimostrava un talento incredibile. Forse tramandato e trasfuso dalla vicinanza paterna e dalle frequentazioni di mostre e gallerie, numerose nella Capitale, ma di sicuro alimentato dalla sua innata passione per l'Arte.
Oggi Carlo è cresciuto, non solo anagraficamente ma anche in senso artistico, e non ha mai abbandonato la ricerca - che negli anni è divenuta ancor più moderna e cromaticamente istintiva. Spingendosi perfino nella computer grafica, come potrete osservare nei treni - uno dei soggetti da Carlo preferiti - che ho inserito per ultimi, a completamento di questa recensione.
Dagli acquerelli agli acrilici e alle tempere, stesi con mano felice e rapida, la "pelle" dei suoi soggetti si riveste di linee taglienti, dinamiche ed estremamente sintetiche. Linee e segni che il colore, steso con slancio e sicurezza, oltre ad una innegabile maturità artistica, rendono guizzanti ed espressive.
Carlo Efisio Marrè Brunenghi ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per i suoi lavori.
Sue opere sono presenti in Collezioni private, italiane ed estere.
Caro Francesco, non ricordavo per bene di questo oggi illustre artista, oggi ti ringrazio di averci fatto vedere le sue tante opere.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio.
Tomaso
Ciao Tomaso, è veramente bravo. E se lo era già da ragazzo, quando l'ho conosciuto, non può che migliorare!
RispondiEliminaTi confesso - e l'ho detto anche a lui - che anche a me piacerebbe "liberarmi" della mia pittura "di maniera", che sinceramente mi ha un po' stufato.
In fondo, dipingo sempre le solite cose... casette... barchette... marine... campagne... Mi dovrò fare coraggio e lasciarmi andare, senza pensare a quello che sto facendo.
Un forte abbraccio, stammi bene, felice fine settimana e grazie della visita,
Francesco