mercoledì 27 ottobre 2010

Toscana

Sì, voglio farvi soffrire! Ecco un altro vecchio lavoro, risalente all'84. 
Ricordo che stavo tornando a casa, in Toscana, dopo un viaggio per mare dalla Sardegna a Civitavecchia. Se ci penso, voglio dire al mare, mi sento male ancora oggi: c'erano delle onde pazzesche e si ballava anche senza musica!
Comunque, mal di mare a parte, giunto dopo Grosseto decisi di fare una deviazione per una delle zone più belle della mia amata terra, passando per Roccastrada, Colle Val d'Elsa, Poggibonsi e ancora su verso Certaldo, Castelfiorentino e via andando... fino a Pistoia.
Come sempre mi ero portato dietro gli "attrezzi del mestiere", ma non avevo a portata di mano gli acquerelli, che erano nel cofano della macchina, in valigia. 
Così decisi di lavorare con una "Art Pen" della Rotring. Una specie di stilografica, nera e lunga, della quale esistono varie misure di pennino. In genere si usano per calligrafia, ma anche per il disegno sono favolose. E non per fare della pubblicità gratuita alla Rotring, anche se se la merita. Insomma, per farla breve - sennò come al solito per un disegnuccio del cavolo vi scrivo il solito romanzo d'appendicite (perché prima o poi ve la farò venire, l'appendicite) -, buttai giù questo veloce schizzo appoggiandomi direttamente sull'album da disegno (il solito Fabriano F2, liscio) e sul volante della mia Opel Ascona 1200. 
La colorazione la feci qualche giorno dopo a casa dei miei, sul tavolo di cucina, nell'intervallo tra il pranzo e la cena, usando una semplice confezione di acquerelli in godets, di quelle che si regalano ai bambini delle elementari. 
In valigia, avevo solo quelli!

Robert Mitchum

Anche questo, come il precedente, è un reperto del trasloco che risale a quasi trent'anni(!) or sono. Anzi, or erano. 
Immagino che l'abbiate riconosciuto: è una caricatura (realizzata con la solita matita grassa) di Robert Mitchum, presa da un rotocalco, quando anche lui probabilmente aveva... trent'anni di meno!
Ogni tanto, mentre rimetto a posto le mie cianfrusaglie - tantissime - trovo qualcosa di vecchiotto, e siccome è giusto che si veda il percorso di un "artista-artigiano", di volta in volta ve le mostrerò.
Poi, rispetto ad oggi, se il cammino intrapreso sia stato positivo o negativo, sarete voi a stabilirlo. In ogni caso un cambiamento c'è stato per forza. 
E comunque, sto ancora camminando...

martedì 26 ottobre 2010

Toscana

 Tra le vecchie cose ripescate dal recente trasloco, ho trovato questo olio su cartone (oil on cardboard, per gli amici stranieri) di quando dipingevo con maggiore impegno. Cioè la bellezza di vent'anni fa!
Ebbene, anche se non dovrei dirlo, questo è un lavoro che mi piace.

lunedì 25 ottobre 2010

Governo in ferie

Dalla prima pagina de "Il Messaggero", a firma Marco Conti, leggo la notizia "... Governo bloccato, la Camera chiude per venti giorni".
In pratica, se tutto va bene, si ricomincerà a lavorare a metà novembre. Davvero una bella notizia, se pensiamo a quali problemi il nostro Paese deve affrontare.
Ma d'altra parte, dato che soldi non ce ne sono, quali provvedimenti il governo dovrebbe varare? Quindi, tanto vale restarsene a casa a riflettere e... riposare. Auguri e Buone Vacanze!

domenica 24 ottobre 2010

Avetrana


Sensazionale!!    

Forse un nuovo colpo di scena sul delitto che sta attirando comitive di visitatori e pullman di cronisti da tutta Italia.
Ora, i sospetti si concentrano sul trattore: "Anch'io c'ero - ha detto il noto cingolato ai cronisti -, e ho visto tutto!"
Mentre da giorni circolano voci insistenti che l'automezzo agricolo sarà presto ospite di Porta a Porta, gli inquirenti dispongono che gli vengano bucate le gomme perché esiste sia il rischio di inquinamento probatorio, sia il pericolo di fuga.
Presto a una svolta le indagini sulla casa dei Mis(t)seri?

venerdì 22 ottobre 2010

Cagliari


Due panoramiche di Cagliari, vista dal Giorgino.
A questo punto, tutti si chiederanno chi o cosa è il "Giorgino". Ve lo spiego subito.
Dicesi "Giorgino" quel rione periferico a sud ovest di Cagliari, situato sull'isolotto di San Simone (all'interno della laguna di Santa Gilla) e attraversato dalla vecchia SS 195 nei cui pressi si snoda la spiaggia de "La Playa", mèta estiva dei cagliaritani "ricchi" di un tempo lontano prima della "scoperta" del Poetto. Su questo isolotto, abitato addirittura fino dalla preistoria, si sono svolte alcune tra le vicende più importanti del passato dell'Isola: Fenici, Cartaginesi e Romani ne hanno calpestato il suolo lasciandovi numerose testimonianze.
E l'altra mattina ci sono stato anch'io, che sono Toscano...

Un ponte - quello della Scafa, o "Sa Scaffa", come dicono da queste parti -, costruito intorno alla metà dell'Ottocento, collega la città al borgo che prima poteva essere raggiunto solo via mare. E' probabile che il nome provenga dall'italiano "scafo" (corpo galleggiante di una imbarcazione) in quanto per uscire dalla laguna, prima che il ponte venisse edificato, i pescatori si dovevano servire di piccoli natanti.

  Il ponte de "Sa Scaffa" e, sullo sfondo, Cagliari. O... pensavate che fosse Abbiategrasso?

 Negli anni Ottanta, dopo la realizzazione del Porto Canale - uno dei più importanti centri di smistamento del Mediterraneo per le navi porta container -, il Giorgino è stato praticamente tagliato fuori dalla città. La SS 195 è stata interrotta in alcuni punti, per riprendere il suo percorso sulla nuova superstrada a quattro corsie, e molte attività che un tempo si svolgevano all'interno del quartiere sono andate a mano a mano sparendo. Anche la spiaggia, devastata dai banchinamenti del porto industriale, col tempo ha perso d'interesse, ma il panorama che vi si gode, credetemi, è impagabile. E forse sarà proprio per questo motivo che in questi ultimi anni qualcosa si è mosso e si è fatto molto per rivalutarla. Nei pressi del vecchio Villaggio dei Pescatori, per esempio, ci sono un paio di stabilimenti e qualche ristorante tipico, addirittura segnalato sulle guide gastronomiche  Slow Food, dove si mangia dell'ottimo pesce a prezzi onestissimi, in riva al mare. E scusate se è poco...

L'ingresso del caratteristico Villaggio dei Pescatori, al Giorgino, dove ogni anno, a settembre, si svolge la sagra del pesce. Degustazione, abbondante e gratuita, di tutte - o quasi, se non di più - le specialità marinare locali, offerte dagli abitanti del villaggio.

 Appena passato il ponte della Scafa, sulla destra, in lontananza vediamo la superstrada a quattro corsie - il nuovo tracciato della SS 195 che prosegue verso S. Margherita di Pula - e, quasi al centro-sinistra (ma la politica non c'entra un fico secco), una torretta con annessa una vecchia costruzione. Mi direte: "Passi per la superstrada, ma perché ci parli di questa torretta?"

Ebbene, questa torretta, chiamata "Quarta Regia", è una vecchia torre aragonese edificata probabilmente per controllare il braccio di mare intorno alla laguna e mettere in atto quella che per anni è stata una vera e propria tassa. Infatti tutti quelli che praticavano la pesca dovevano corrispondere, alla Corona d'Aragona prima, e alla Corona di Spagna in seguito, la quarta parte di tutto il pescato. La "quarta regia", appunto. Ma sono passati cinquecento anni. 
E sapendo che a pagare le tasse, anche le più strane, siamo abituati da secoli e ormai ci abbiamo fatto il callo, è probabile che sia proprio per questo motivo che l'arrendu (così si chiamava la gabella in oggetto) l'hanno lasciata in vigore addirittura fino al 1956! 
Capito che roba?
Chioso, dicendo che in quell'anno il Presidente del Consiglio era Antonio Segni, sardo; al Bilancio e alla Programmazione Economica c'era Ezio Vanoni; al Tesoro, Silvio Gava; alle Finanze Giulio Andreotti; Emilio Colombo e Giuseppe Romita avevano incarichi nella Cassa per il Mezzogiorno... e non mi risulta che fossero Aragonesi.
Per chi non se lo ricorda, poi, Vanoni dette il suo nome ad una legge che riformava il sistema tributario nazionale (il nostro, intendo) con l'introduzione della "dichiarazione dei redditi". 
Questa dichiarazione - la "Vanoni" -, come deve essere in uno Stato giusto e probo, incideva maggiormente sui redditi fissi (lavoratori dipendenti e pensionati, che erano controllabili fino all'ultima lira), ma lasciava ampio spazio all'evasione (o all'elusione) ai lavoratori autonomi e a tutta la pletora di liberi professionisti e commercianti. 
E' forse cambiato qualcosa? Intendo dall'epoca degli Aragonesi...

 E questi, infine, sono dei simpatici pescatori che hanno accettato di essere da me ritratti mentre erano intenti a sistemare le proprie reti...

... sotto gli occhi preoccupati del gatto, che probabilmente pensava: "Ma se rimettono quella gabella della quarta parte del pescato, io dopo che mi mangio?"
Ciao a tutti.
 

Vitalizi


 Vitalizi &... virtù


Non credo che servano i commenti. E' sufficiente leggere, e poi andare sul link (quello celeste). 
Se è tutto vero, buon fegato marcio a tutti!




Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi, dell'Italia dei Valori, ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura, in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione. 
Indovinate un po' come è andata a finire !

Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).

Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera:

Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti acquisiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.
Per maggiori informazioni ecco il link al sito di Borghesi con il discorso:


Non ne hanno datto notizia né radio, né giornali, né Tv OVVIAMENTE. 
Facciamola girare noi !!!

Lodo Alfano

Meglio di niente...

giovedì 21 ottobre 2010

Porticciolo

Ecco l'acquerello del porticciolo dei "pescatori poveri", tratto dalla foto in bianco e nero scattata tanti anni fa, e inserita nel blog qualche post fa.
Me lo aveva chiesto con insistenza il cugino Franz Art (Art, è il nome d'arte di Franz), e l'altra sera ho provato a farlo. Inutile dire che anche questo mio lavoro poteva venire meglio. Bah!

Siccome non ero soddisfatto (ve ne sarete accorti), ho "ritoccato" leggermente il porticciolo, scurendo alcune luci per eliminare gli elevati contrasti di tono e uniformare di più l'insieme. 
Poi, confrontando i due lavori sullo schermo, mi sono accorto di un ulteriore difetto, che non è dipeso da me ma dalla acquisizione digitale. 
In pratica, avevo lo scanner regolato male e ciò mi falsava i colori. Così, rileggendomi le istruzioni e gli "aiuti" del prezioso strumento, ho provveduto a correggere gli errori e adesso, dopo averlo acquisito di nuovo e sostituito al vecchio, quello "nuovo" mi sembra migliorato.
Siete d'accordo?

Porticciolo

Ecco l'acquerello del porticciolo dei "pescatori poveri", tratto dalla foto in bianco e nero scattata tanti anni or sono, e inserita nel blog qualche post fa.
Me lo aveva chiesto con insistenza il cugino Franz Art (Art, è il nome d'arte di Franz), e l'altra sera ho provato a farlo. Inutile dire che anche questo mio lavoro poteva venire meglio. Bah!

Siccome non ero soddisfatto (ve ne sarete accorti), ho "ritoccato" leggermente il porticciolo, scurendo alcune luci per eliminare gli elevati contrasti di tono e uniformare di più l'insieme. 
Poi, confrontando i due lavori sullo schermo, mi sono accorto di un ulteriore difetto, che non è dipeso da me ma dalla acquisizione digitale. 
In pratica, avevo lo scanner regolato male e ciò mi falsava i colori. Così, rileggendomi le istruzioni e gli "aiuti" del prezioso strumento, ho provveduto a correggere gli errori e adesso, dopo averlo acquisito di nuovo e sostituito al vecchio, quello "nuovo" mi sembra migliorato.
Siete d'accordo?

lunedì 18 ottobre 2010

Fiom manifestazione a Roma

Fermo restando il successo della corale protesta di Roma per la vasta partecipazione delle classi operaie - sempre più destinate al Paradiso? -, si annota l'assenza di chi, queste classi, si vanta da sempre di rappresentare: il Partito Democratico (segretario compreso). 
Che abbiano sbagliato manifestazione e siano ritornati a Torino?  Che fossero tutti impegnati in un colossale rimboccamento di maniche? Presi dall'inventare nuovi slogan ad effetto contro il governo? Oppure, più semplicemente, se fossero andati non avrebbero saputo quale sindacato appoggiare?
Bla... bla... bla... bla...  E la gente comincia ad essere stanca di stare per strada.

sabato 16 ottobre 2010

Gallura

Ecco, per farvi un esempio, cosa intendo per acquerello "veloce". Questo è uno stazzo che ho disegnato dal vero, prima di lasciare la Gallura. Bella terra, la Gallura, soprattutto per chi ama dipingere. Ci sono un sacco di spunti interessanti. 
Così quel giorno, bellissimo perché eravamo a fine estate e non c'era più il traffico caotico dei vacanzieri a renderti la vita difficile, me ne ero andato a spasso per mari & monti con l'unico scopo di trovarmi un bello scorcio da dipingere con gli acquerelli. Ma... ahi, me lasso! (come direbbe il Poeta), mi ero portato dietro per sbaglio un album Fabriano 2 (addirittura "liscio"), invece del Fabriano 4 ruvido, che era lì vicino. E chi li ha usati, conosce la differenza tra i due. 
Il primo, di grammatura di poco superiore ai fogli per le fotocopie (110 gr/mq), teme l'acqua più di un alcolista incallito; il secondo, invece, ha una buona grammatura (220 gr/mq) che, anche se non è proprio il massimo (l'ideale sarebbe almeno 240-250 gr/mq), se non lo strapazzi troppo col pennello e non lo bagni eccessivamente, va bene lo stesso. Così, decisi di provare il "2 liscio" (che non è un cocktail), anche perché ero troppo lontano da casa per tornare indietro. Qualcosa sarebbe venuto fuori...
Tracciato il primo abbozzo a matita, mi raccomandai al santo protettore dei pittori (se c'è) e iniziai a dipingere. Dopo i primi momenti di difficoltà, superati quasi subito dosando l'acqua, mi accorsi che la forzata velocità di esecuzione mi obbligava a non soffermarmi troppo sui particolari - naturale inclinazione nella quale, purtroppo, sono portato ad indulgere - e questo, come potete vedere, è il risultato finale. Del quale naturalmente non sono pienamente soddisfatto, ma che mi sembra molto meglio di quella cagata madornale della casa cantoniera in tutt'e due le versioni.

San Gregorio - Cantoniera Anas 2

Promessa mantenuta! Stamani ho rifatto la casa cantoniera che "mi era venuta male"... 
Non che questa volta mi sia venuta meglio, però ho cercato di correggere qualcosa. Per esempio, l'ombra, prima troppo scura, del primo piano, che dovrebbe "incorniciare" il soggetto principale; i tratti a matita grassa (cancellati); il cielo (ho fatto in modo che se ne vedesse di più per aumentare la profondità); e poi qualche altro particolare di scarsa importanza, ma che nell'insieme fa sì che qualcosa di "nuovo" ci sia.
Ebbene, nonostante i miei sforzi - e il brontolìo sommesso di mia moglie, che è dovuta uscire da sola a fare la spesa -, non sono affatto contento. Non so cosa sia, ma c'è qualcosa che mi disturba. Forse è ancora troppo "disegnato", almeno per me che amo l'acquerello veloce, che non si perde nei particolari. E' probabile anche che dipenda dal soggetto, che può essere una bella fotografia, ma che nel mio caso, per come io lavoro, non mi si addice. 
In ogni caso ho avuto il "coraggio" di farvelo vedere, esponendolo alla impietosa critica, per avere il vostro rispettabilissimo parere.
Saluti a tutti