martedì 14 ottobre 2008

Braccialetto elettronico


Dopo l'indulto, quella del braccialetto elettronico ai detenuti per svuotare le carceri, se venisse confermata, sarà una trovata davvero eccezionale. Senza contare che il costo - elevatissimo - di questa operazione, peraltro ritenuta di scarsa efficacia per una serie di problemi tecnici difficilmente risolvibili, ancora una volta ricadrà sulla gobba della collettività.
In Italia ci sono delinquenti, "stanziali" e "di passo", che scorrazzano liberamente a tutte le ore e ai quali non puoi torcere un capello perché trovi subito chi s'indigna e protesta. I pochi criminali che finiscono dietro le sbarre, rispetto alla pena comminata da scontare per la loro rieducazione coatta, ci restano comunque poco perché tra amnistie, indulti, arresti domiciliari e affidamento ai servizi sociali, dopo un po' te li ritrovi davanti ancora da "educare".
A questo punto non sarebbe più conveniente, invece, costruire nuove carceri e utilizzare anche quelle che, già edificate, vengono lasciate a marcire nel più completo abbandono? Se non ricordo male, forse l'anno scorso, fu proprio Striscia la Notizia, con l'aiuto del Gabibbo e dei bravi Fabio e Mingo, a condurci in una interessante visita guidata attraverso questi edifici penitenziali abbandonati, costruiti col denaro pubblico e costati svariati miliardi.
Francesco Dotti

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